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- Scritto da Simone Soranna
- Categoria principale: Le nostre recensioni
- Categoria: Recensioni film in sala
- Pubblicato: 06 Ottobre 2015
Presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia 2015, Black Mass sulla carta era un titolo molto atteso, anticipato da sequenze che lasciavano ben sperare soprattutto in un interessante (e forse ormai inatteso) ritorno di Johnny Depp in un ruolo significativo e degno di nota dopo gli innumerevoli strafalcioni cui ormai ci aveva abituati.
La pellicola di Cooper invece non regala molte emozioni né a livello contenutistico nè formale. Il regista si limita a mettere in scena una storia di gangsters ben assodata ma che non presenta molti picchi, lavorando su una regia fondamentalmente piatta e monocorde, priva di grande entusiasmo se non in qualche breve felice intuizione qua e là.
Tuttavia Black Mass non è nemmeno esente da punti di forza. In primis l’interpretazione del suo protagonista, mirata e funzionale alle caratteristiche del personaggio e priva di smorfie o esagerazioni nel quale sarebbe potuta abbondantemente incappare. In secondo luogo a Cooper va dato il merito di essere riuscito a realizzare un prodotto elementare e alla portata di una vasta fascia di pubblico senza scendere a patti con lo spettatore, almeno non in maniera esplicita. Alla fine si ha la sensazione di avere appena assistito a uno spettacolo senza infamia e senza lode, eppure lo stesso script nelle mani sbagliate avrebbe potuto dare luogo a qualcosa di molto peggio.
Probabilmente dunque è giusto guardare il bicchiere mezzo pieno. Ma sempre di mezzo si tratta.
Voto: 2,5/4