Black Pool Match - #1

Da Bebbo

Ero uscito dal motel per comprare le sigarette...erano rifinite.
Mi fermai al tabaccaio vicino al black pool, così poi avrei fatto una partitella...
"Marlboro morbide...la stecca, e...un cartone di birra da 66, quella in offerta"
"Oggi in promozione abbiamo anche questa splendida bottiglia di Scotch! Si presenti ad una cena con questa e farà un figurone!" disse la commessa tutta contenta
"Sei mai andata a cena con una bottiglia di scotch?"
"Beh...no, ma sarebbe..."
"E allora sta zitta e incarta...stronza"
Uscì dal tabacchi, misi il cartone di birra in macchina ed entrai al black pool.
"Ei...guarda un po' chi si rivede, ma non eri morto?" era Jimmy, un vecchio amico...
"Guarda un po' che coincidenza, mi avevano detto la stessa cosa di te"
"Come va vecchio mio, è un vero piacere!"
"Non c'è male, ti rovo bene!" lo abbracciai "Che mi racconti..."
"Ormai sono fuori da due mesi, i ragazzi della w.c. mi vogliono bene e mi tengono lontano dai casini..."
"Perchè cos'hai combinato"
"Te lo ricordi Jack? Jack Nose, braccio B"
"Allora?"
La porta si apre ed entrano due tipi, facce nuove, mai visti in città...Jimmy li fissa con faccia seria e poi mi guarda..."Beh...ti va una partitella? Come ai vecchi tempi...Black Poll Match!"
"Ok"
"Nolan, aprici il 9..."
Jimmy prese le palle, due stecche e due birre.
"Tieni, offro io!" Mi passò una birra ed incominciammo a giocare.
Era molto che non mettevo piede nel black pool, ma non era cambiato nulla dall'ultima volta che ci entrai...
A parte qualche faccia nuova, ed i tavoli sempre più lacerati dai mozziconi, il locale aveva sempre lo stesso aspetto...un vero e proprio letamaio...
Le pale dei ventilatori da soffitto erano solo scena...impossibile smuovere l'aria là dentro, il fumo a volte era talmente denso che si faceva fatica a respirare.
"Allora, cosa c'è con Jack" Gli chiesi
"Non voglio che si sappia in giro..." Abbassò la voce e mi venne vicino "Il colpo sulla 46esima...la banca...ti ricordi o no???"
"Certo che mi ricordo"
"Presero solo Jack, io scappai in tempo...poi mi trovarono a casa, nel box, poche ore più tardi...pochissimi sapevano dell'esistenza di quel box...entrai in cella e mi misero vicino alla sua, non mi parlò mai...ed uscì dopo una settimana! Nox, cristo, mi sono fatto due anni!!!"
"E allora?"
"Allora cosa"
"Allora cosa vuoi..."
Si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio...lo guardai e gli dissi
"Questo non me lo chiedere"
"Perchè! Per dio amico, guarda come mi hanno ridotto....cazzo! Ogni settimana devo tornare in questura a firmare un cazzo di foglio che dice che sono stato bravo, quelli se mi ribeccano mi fanno il culo...non mi posso muovere! Se mi ribeccano sono finito!"
"Non posso farci nulla Jimmy, lo sai"
"Si che puoi! Nox, ascolta, ho due civette alle calcagna che mi spiano anche quando vado a pisciare, sono braccato, credimi, mi devi aiutare!!!"
"E tu lo chiami aiuto? Per quanto mi riguarda quelle civette potrebbero anche essere qui, adesso, in questo locale, potresti anche essere tu, per liberarti dalla condizionale..."
"Io non ti farei mai una cosa del genere e tu lo sai"
"L'unica cosa che so adesso è che la libertà è una merce molto cara J, per la quale sono state vendute molte cose...anche gli amici"
"Cara? E quanto cara? Più cara di 20mila?"
"Non sto parlando di soldi J, non mi offendere"
"Ok scusami...sono un po' agitato...Ascolta Nox, io gliela devo far pagare, ma non posso, lo puoi fare tu per me, ed io ti darò quello che vorrai, qualsiasi cosa, te lo giuro!"
"Me lo giuri?"
"Certo amico, lo sai che ti puoi fidare"
Stavo per fare una cazzata, lo sapevo.
"Va bene, ecco cosa voglio: voglio che da questo minuto in poi giuri che non mi chiederai mai più una cosa del genere, qualsiasi cosa accada, io per te sarò solo un amico con cui fare due chiacchiere e bere due birre..."
"Ma Nox, lo sai che..."
"Dillo!"
"Ok, Ok...Va bene, hai la mia parola."
"Ok" buttai la stecca sul tavolo "Usciamo da qui, seguimi"
Uscimmo dal locale ed entrammo nella mia auto, misi in moto e mi recai con J nel parcheggio sotterraneo del mercato chiuso. Tenevo sempre un occhio al vetro per vedere se qualcuno ci seguiva, ma non notai nulla di strano.
Mi parcheggiai in fondo, con il muso della macchina verso fuori, lasciai il motore acceso pronto a ripartire.
"Bene" disse J "Ecco cosa devi fare"

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