Tra “Black Swan” (perdonatemi ma il titolo italiano non riesco nemmeno a scriverlo!) e “The Wrestler” ci sono moltissimi punti di contatto. Se il film con Mickey Rourke si preoccupava di raccontare la difficoltà di un ex lottatore di wrestling nell’integrarsi in un mondo “ordinario”, "Black Swan" compie un processo quasi contrario. I problemi che affliggono la ballerina Nina, interpretata da Natalie Portman, sono tutti concentrati dalla sua ossessione nel raggiungere la perfezione così da non poter avere rivale alcuno e affermarsi definitivamente nel suo ambito.
Anche stavolta Aronofsky si concentra tantissimo sul personaggio. Così come in “The Wrestler” dove Rourke era praticamente “Il Film”, la cosa si ripete anche in "Black Swan" con Natalie Portman (fresca di Golden Globe). L’attrice di “V per Vendetta” si conferma ancora una volta grandissima, regalando un interpretazione straordinaria che quasi sicuramente gli varrà l’Oscar. Complice un personaggio molto interessante e complicato. Una ragazza fragile, troppo sensibile e in difficoltà quando c’è da tirare fuori le unghie, per niente aiutata da una madre super apprensiva e spronata violentemente da un insegnante dai metodi poco ortodossi.
Insegnante interpretato da un sempre grande Vincent Cassell (che in questo film somiglia tantissimo al cantante Morgan!). Insieme a loro anche la bella Mila Kunis nel ruolo di “alter ego” della Portman. Un personaggio completamente opposto alla ragazza fragile, sensibile e indifesa qual’ è Nina, ma sfrontato ribelle e sexy. Lati del carattere che porteranno Nina a manifestare nei suoi confronti un mix di sentimenti che varieranno dalla paura all’invidia, fino all’attrazione verso quel lato dark che a lei tanto manca e che non riesce a tirar fuori.
Da menzionare anche il cameo di Winona Ryder ormai sempre meno presente nel panorama Hollywoodiano, ma quando c’è, anche se in poche immagini, si fa sempre ben volere.
Tornando al dark, “Black Swan” lo è, e anche molto. In una cupezza utile al suo processo di trasformazione, da un inizio che lascia pensare a un film drammatico all'inaspettato e improvviso mutamento a thriller dark/psicologico (se così si può dire!), pronto a confondere continuamente lo spettatore su ciò che è reale e cosa no. Un film coinvolgente, agghiacciante e con una splendida mezz’ora finale.
Complimenti quindi a Darren Aronofsky che a quanto pare ha capito come riuscire a prendersi i consensi del pubblico. Il flop “The Fountain” deve averlo illuminato, ce lo aveva dimostrato con “The Wrestler" e ce lo conferma con questo suo ultimo film. Inoltre sottolineiamo che, a prescindere dalla possibile o meno vittoria all’Oscar della Portman (ma quasi sicuro ce la farà!), il regista statunitense sta diventando un vero e proprio porta fortuna per gli attori protagonisti dei suoi film, sempre pronti a ricevere consensi positivi e ad essere premiati!
Il film uscirà in Italia il 18 Febbraio 2011.
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