In kayak, ovviamente! E sul Lago di Como, il più freddo dei laghi del nord Italia!
Ci ha accolti una splendida giornata di sole, con temperature scese sotto lo zero da giorni e vento teso a raffiche di ben 50 chilometri orari. E anche un giornalista che ci ha scattato un gran numero di foto...
In 25 rispondiamo all'appello di Luciano Belloni e ci ritroviamo puntuali sul versante orientale del lago, imbiancato dal freddo vento del nord che gonfia le vele e fa sibilare le sartie.
Ci imbarchiamo dopo avere brindato al varo in acqua dolce di un nuovo kayak arrivato da Trieste, quello di Beatrice, felice come una bambina nella sua muta stagna rossa: ora le manca solo una bella pagaia groenlandese per completare il quadro!
Pagaiamo giusto un paio d'ore tra Dervio e Bellano, in un tripudiodi stalattici di ghiaccio che risplendono al sole e decorano le sponde del lago, cristalli affusolati che pendono da tami, traversine e foglie di edera.
Il vento, ovvaimente, rinforza sulla via del ritorno, ma il gruppo procede diligente in ordine sparso ma compatto, con la tromba di Luciano che ogni tanto richiamava i più veloci ad attendere i più lenti.
Dopo uno spuntino al bar, fantasticando di nuovi viaggi e raduni e traversate, ed una escursione culturale alla Abbazia di Piona, ci "ritiriamo" in albero a Dascio, dove ci raggiungono altri amanti delle pagaiate nordiche per una cena coi fiocchi a base di pizzoccheri: ciliegina sulla torta, il regalo di compleanno consegnato a Mauro, con una settimana di ritardo ma con l'accompagnamento di un bellissimo poema del menestrello lariano, esperto tanto con la pagaia che con la penna. Capace persino di interrompere il borbottio di Mauro, che per tutta sera è andato avanti a bofonchiare che non c'è proprio niente da festeggiare nel passare degli anni!
Il raduno è proseguito anche la domenica, con un nutrito gruppetto di oltre 20 kayakers pronti a sfidare le temperature polari per il secondo giorno consecutivo.
Noi, invece, siamo tornati a malincuore verso casa, per riprendere le letture e gli esercizi di riabilitazione!
An interesting winter meeting in the most cold lake of the North Italy, with temperatures below zero for the entire week-end and a strong wind of more than 20 knots. Here in Italy we call these days "Blackbird days" because a folk story tell about a white dove living in a chimney for a few days to keep out of the cold weather: at the end, the bird was full of soot and from that days on we call the end of January, on 29th, 30th and 31st of the month, the "Blackbird days". The first week-end of February, despite a week after, was really perfect to celebrate it because the low temperatures and the strong winds made this two days the most cold days of the year (maybe). We were 25 kayakers and paddled just for a couple of hours between Dervio and Bellano, but it was a great little adventure with a marvelous scenary full of big icicles!
Than, we spent the rest of the afternoon in a pub and a long dinner in a restaurant, eating a delicious local dish called "pizzoccheri". Mauro receive a birthday gift a week after his brithday to be sympathetic with a week late on the "Blackbird days".