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Blackguards – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 02/01/2014

Cover Blackguards

PC

Pegi 16
Livello di Attesa
6.5 Registrati per votare!

Genere: ,

Sviluppatore: Daedalic Entertainment

Produttore: Daedalic Entertainment

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese (sub ITA)

Giocatori: 1

Data di uscita: 24/01/2014

VISITA LA SCHEDA DI Blackguards

Quando ci fu l’annuncio, in molti rimasero senza parole. Non capita spesso che team molto apprezzati e conosciuti per produzioni riguardanti un determinato genere si mettano in discussione, rischiando oltremodo brutte figure, decidendo di approcciare un nuovo genere con un progetto tutt’altro che semplice e banale da portare a compimento. Eppure, Blackguards fin dalle prime battute, anche grazie all’esposizione del videogioco nelle principali manifestazioni videoludiche che tutti conosciamo, ha convinto e stupito tanti degli scettici che lo reputavano un prodotto tutt’altro che profondo, vasto ed imperdibile. Daedalic Entertainment comprese però che i tempi di rilascio, inizialmente fissati per la fine del 2013, erano troppo stretti per gli sviluppatori e che ciò avrebbe influito sulla qualità finale del prodotto.

A questo punto, mentre il team era impegnato tra il rilascio dell’ultimo Deponia e nella stipulazione di contratti con team indie per la pubblicazione di produzioni minori (vedi Journey of a Roach e Gomo), si è optato per usufruire appieno del servizio Early Access di Steam, che ha consentito la pubblicazione parziale del videogioco mentre le fasi di sviluppo procedevano. Così facendo, oltre che proporre un prezzo quasi dimezzato rispetto a quello finale, gli sviluppatori hanno praticamente aperto le porte di Blackguards agli appassionati che hanno potuto saggiare alcuni dei capitoli presenti…

Blackguards-evidenza

IO, TU E LE BOTTE IN TESTA!

Come tanti altri videogiochi di stampo tedesco, non solo del genere RPG ma anche avventure grafiche (vedi Chains of Satinav o Memoria), Blackguards prende ispirazione e spunto dal gioco di ruolo cartaceo The Dark Eye, uno degli esponenti di maggior successo in Germania, che venne lanciato nel 1984. Ambientato in Aventuria, questa nuova e prossima produzione attesa per il 24 gennaio su Steam, ne sfrutta il background, slegandosi però da tutte le altre che abbiamo avuto modo di saggiare in questi anni. Come vedremo nel corso di quest’anteprima, Blackguards propone diversi elementi di rottura dalle produzioni passate e ne è un chiaro esempio il gruppetto di protagonisti che controlleremo durante le fasi di gioco: non sono eroi, ma pericolosi criminali o presunti tali, privi di disciplina e con principi morali alquanto discutibili. Attraverso i quattro capitoli di gioco finora disponibili (il titolo, complessivamente, è costituito da 5 capitoli), è possibile avvertire una caratterizzazione importante degli stessi, che verrà a galla attraverso tutt’una serie di dialoghi profondi e non banali, che tra una battaglia e l’altra daranno credibilità a tutto il gioco, rendendolo piacevole e scorrevole, fluido da giocare. I compagni d’armi da comandare avranno così spazio di rivelare in parte il proprio passato, che andrà a comporre un quadro riassuntivo importante di quel che è stata la loro vita fino all’istante prima dell’incontro che ha dato vita al piccolo gruppo di combattenti, ormai considerati come feccia dalla società. La trama, per quanto potuto provare, si sviluppa in maniera interessante e senza intoppi di sorta, ma per avere un riscontro certo bisognerà attendere la release finale. Il titolo presenta inoltre delle location di gioco tipicamente fantasy ma, in contrasto con l’universo di The Dark Eye, sono state riviste e migliorate, in un certo senso svecchiate da altri prodotti del genere, proprio a voler rappresentare o provare ad aprire un nuovo corso legato al gioco di ruolo per eccellenza, diciamo pure “storico”, del territorio germanico.

Fin dai primi istanti si evince una cura ed una attenzione per i dettagli maniacale, che solitamente si traduce in qualcosa di importante a gioco rilasciato, per immersione nelle fasi di gioco e bontà a livello di gameplay. Ogni personaggio ha schede tecniche piene di attributi, grazie alle quali sarà possibile farli crescere tramite svariate abilità e peculiarità, differenziate a seconda del loro ruolo; ciò vale anche per l’abbigliamento, chiaramente. I punti utili ai potenziamenti (definiti come PA in-game) saranno accumulabili tramite le battaglie e grazie a questi potremo sbloccarne di nuovi o potenziare quelli già in nostro possesso, in modo che il sistema di classi inflessibile messo in mostra possa, in qualche modo, essere addolcito per ottenere varietà e tattiche d’attacco/difesa, quindi un maggior numero di componenti strategiche, più ampio ed eterogeneo. Gli scontri avvengono in mappe contraddistinte da caselle esagonali, che altro non sono che ambientazioni collegate le une alle altre da percorsi prestabiliti, da scegliere tramite una mappa riassuntiva, scordatevi quindi l’esplorazione libera, che a nostro avviso avrebbe portato a troppa dispersione e a fasi narrative scialbe, che invece in Blackguards rappresentano un chiaro punto di forza di cui a breve parleremo. Quindi, a spostamenti, ricerche, dialoghi da selezionare e non, scelte morali, si alterano i combattimenti tattici nei quali lo stratega che è in noi dovrà cercare di fare del proprio meglio per portare a casa la vittoria col minor danno possibile; le cure difatti non verranno concesse in caso di vittoria, tanto meno di sconfitta, ma bisognerà fare uso di pozioni specifiche o delle soste in piccoli villaggi e cittadine per ristabilirsi al meglio, fare compere nei negozi o scambiare/vendere il materiale raccolto precedentemente, che ci sarà riconosciuto ad ogni vittoria, come i punti PA di cui sopra. Queste pause, se così possono essere chiamate, torneranno quindi utili per spezzare l’azione di gioco e per far proseguire la trama, effettuando anche scelte che avranno ripercussioni sulle vicende future; questo, tutto a discapito della fase esplorativa, della quale non si sente la mancanza grazie alle vicende di gioco narrate, che pian piano vanno a comporre un complesso d’insieme sempre più intrigante per l’amante del genere.

A tutto ciò unite l’amore per i combattimenti a turni, che si svolgono all’interno delle caselle esagonali succitate: potremo spostarci all’interno di caselle più chiare (brevi spostamenti) ed attaccare con le armi in nostro possesso, o lanciare magie che vanno a consumare delle quantità di mana, oppure optare per spostamenti più lunghi che, al contrario, ci costringeranno all’attacco nel turno successivo. L’ordine di attacco dei nostri personaggi segue linee guida chiare, ossia tiene conto delle statistiche o degli armamenti in possesso, in modo tale che l’uso di armi pesanti sia in un certo senso “rallentato” rispetto a quello con armi più leggere. E poi, la solita possibilità di agire sulla telecamera di gioco, in modo da settare l’angolazione da noi preferita, e la selezione dei comandi tramite mouse – cliccando sul PG di turno si aprirà un menu radiale tramite cui selezionare la mossa – che ci consentirà così di sferrare attacchi al nemico, ma non solo: difese, incantesimi o l’utilizzo di oggetti utili presenti nello scenario. Proprio su quest’ultimi va aperta una parentesi a parte, perché il team di sviluppo ha cosparso le arene di gioco di elementi con cui è possibile interagire per ottenere vantaggi in battaglia: pozze di fango che possono far scivolare il nemico di turno, grossi lampadari appesi a corde che possono mettere fuori combattimento, in men che non si dica, più d’un soldato, e tanto altro. Inoltre, non mancano le coperture, che si possono anche creare con l’uso della magia, utili per ripararsi dai proiettili nemici.

Del punto di vista tecnico, visto lo stato attuale della beta, è poco importante parlarne, ma forniamo comunque un giusto appunto sulla situazione. Blackguards è un titolo che brilla per contenuti, profondità, più che per un comparto grafico di prim’ordine; difatti, nonostante la discreta qualità tecnica messa in mostra dalla beta, non ci sentiamo di dire che col rilascio finale quanto visto venga migliorato ed elevato a tutt’altro valore qualitativo. Le nostre impressioni son quelle di esser difronte ad un titolo – ricordiamo pure che si tratta del primo lavoro tutto in 3D per il team di sviluppo tedesco – che conterà decisamente poco su quest’aspetto, che si rivelerà sicuramente accettabile (come del resto lo è allo stato attuale), ma non spacca-mascella come altre produzioni dello stesso team, solo che in 2D e con fondali disegnati a mano, ci hanno abituato. Comunque, gli ambienti e le mappe realizzate ci son parsi riprodotti in buona maniera, così come i personaggi, ovviamente si denota la mancanza di textures d’impatto o di effetti di contorno di spessore. Sul lato sonoro invece si è già a buon punto, con un doppiaggio in Inglese decisamente buono ed effetti e brani audio di ottima fattura; il tutto è assistito da sottotitoli in Italiano, anche se per alcune schermate la loro introduzione non è ancora ultimata, com’è logico che sia in un titolo ancora incompleto.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Blackguards potrebbe stupire in positivo, nonostante siano ancora molti gli scettici su questo primo RPG da parte di un team da sempre conosciuto per l'ottimo lavoro svolto su un altro genere, quello delle avventure grafiche. In questo progetto c'è però tanto coraggio di rischiare, di mettersi in gioco per aprirsi nuovi orizzonti che, chissà, magari potrebbero davvero ampliare il bacino d'utenza delle produzioni di questo team di sviluppo, finora mai troppo tenute in considerazione dal videogiocatore superficiale. Magari, con l'uscita definitiva fissata al 24 gennaio 2014, arriverà anche per loro il momento di aprire gli occhi per cimentarsi in un gioco di ruolo dal buon gameplay, con battaglie profonde che consentono una vastità smisurata di approcci; cosa che li renderà spesso e volentieri belli tosti, in un gioco che non andrà incontro al giocatore casual e a chi effettuerà scelte senza ponderare bene il da farsi. Allo stesso tempo, una trama convincente e dei personaggi ben caratterizzati faranno il resto, cercando di creare un legame col giocatore fin dalle battute iniziali...

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