Recensione
- UDR / WARNER
- Anno: 2016
Ecco arrivato sulla mia scrivania quello che si prospetta come l’album hard rock del 2016: Released, dei transalpini BlackRain, licenziato dalla UDR/Warner.
Il quartetto di rockers formatosi dieci anni fa nelle alpi francesi, dopo una lunga gavetta fatta di importantissimi live al fianco di Europe, Alice Cooper, Scorpions ed i nuovi eroi dell’hard rock mondiale come Steel Panthers, Kissin’ Dynamite e Crash Diet e con quattro full length alle spalle, con It Begins (il precedente lavoro uscito nel 2013) quale il picco qualitativo, è pronto al grande salto e Released conferma l’attesa degli addetti ai lavori, per un album che dovrebbe rivelarsi un’esplosione di suoni street/hard rock, direttamente dalla Los Angeles del periodo ottantiano.
Prodotto da Jack Douglas, nome di spicco del panorama rock americano (Aerosmith, Cheap Trick, Alice Cooper, The New York Dolls e John Lennon) l’album è stato registrato tra Parigi ed ovviamente la città degli angeli, con il mix finale curato da Douglas insieme a Warren Huart, ingegnere del suono della band di Steven Tyler e Joe Perry.
Tanto spiegamento di forze, ha dato i suoi frutti e Released non può che essere destinato al successo: tutto è perfetto, il suono patinato e cristallino, le canzoni formano una raccolta di hits che trent’anni fa avrebbe fatto tremare il music biz, con la leggera attitudine stradaiola della band e quel tocco ruffiano che è la chiave per entrare nei cuori dei vecchi e nuovi rockers sparsi per il mondo.
Tra le note di brani dall’appeal conclamato come l’opener Back In Town, l’esplosiva Mind Control, Puppet On A String, la semi ballad strappa lacrime Home, l’irriverente Rock My Funeral, troverete di che crogiolarvi se continuate ad infilare nella vostra autoradio i greatest hits di Motley Crue, Skid Row, Poison ed in parte, ma solo in parte, Guns’n’Roses.
Tutto fila liscio come l’olio, le songs entrano in testa alla velocità della luce e non meravigliatevi se, dopo un solo ascolto, vi ritroverete a canticchiare uno dei ritornelli di questi tredici brani, costruiti per piacere senza se e senza ma.
E allora, vi chiederete, perché il voto non rispecchia del tutto queste valutazioni ?
Perché, a mio modesto parere, Released è “troppo” perfetto per un album che dovrebbe trasudare sporco rock’n’roll: il tutto risplende di una luce asettica, a causa di un’attenzione ai particolari che è sintomatica dell’intento di costruire a tavolino un lavoro in grado di sfondare, ma che lascia qualche dubbio sull’effettivo impatto e molti di più sulla reale attitudine della band.
Ci si aspetta da un momento all’altro che l’album esploda davvero, che la voce lasci intravedere gli effetti collaterali di serate da sballo, e le sei corde ci facciano godere di un riffing di matrice street, dai richiami punk/blues cari a band storiche come L.A Guns o primi Gunners, ed invece si scivola nel compitino, nello schema strofa-ritornello-strofa, carino, perfetto per le radio, ma alla lunga abbastanza prevedibile.
A mio parere un’occasione in parte mancata, anche se sono sicuro, l’album farà sicuramente conquistare nuovi fans ai BlackRain, ma se volete ascoltare fottuto rock’n’roll puro Los Angels style, rivolgetevi altrove.
TRACKLIST
01. Back In Town
02. Mind Control
03. Killing Me
04. Run Tiger Run
05. Puppet On A String
06. Words Ain’t Enough
07. Eat You Alive
08. Home
09. For Your Love
10. Fade To Black
11. Electric Blues
12. Rock My Funeral
13. One Last Prayer
14. True Survivor (Bonus)
15. Jenny Jen (Bonus)
LINE-UP
Swan Hellio – Lead vocals, Guitars
Axel “Max 2” Charpentier – Lead guitars
Matthieu De La Roche – Bass
Frank Frusetta – Drums