Visto: 3 dicembre 2013 - Teatro: Teatro Manzoni (MI)
a cura di Luana Savastano
Portare il cinema a teatro, letteralmente, si può. E l’ha dimostrato molto bene la compagnia danese Neander Teater , che lo scorso 3 dicembre ha debuttato al Teatro Manzoni di Milano, in occasione della rassegna “Il Movimento”, con lo spettacolo Blam ! sottotitolo italiano “La rivoluzione parte dal tuo ufficio”.
E di rivoluzione si tratta. Perché questi quattro bravissimi attori (ma dato quello che ci hanno mostrato nei circa 90 minuti, definirli solo attori è un po’ riduttivo), hanno dimostrato anche a noi italiani, abituati a tutt’altro genere di spettacolo, che su un palcoscenico può succedere davvero di tutto.
La storia, che in realtà è un susseguirsi di scenette e di gag a dir poco surreali, inizia in un tipico ambiente d’ufficio in cui 3 impiegati devono, come ogni giorno, vedersela con la monotonia di una vita condotta tra computer e scartoffie varie , costantemente tenuti d’occhio da un capo odioso e invadente, che li osserva dall’alto della sua posizione e postazione (la sua scrivania si trova ad un livello rialzato rispetto a quelle degli altri attori/dipendenti).
Niente è concesso loro, nessuna distrazione ma solo lavoro. Niente, almeno fino a quando non decidono che è arrivato il momento di rompere questa fin troppo grigia monotonia. Così, in una serie di scenette sempre più in crescendo si arriva all’esplosione finale sulle note di Highway to Hell degli AC/DC, con il pubblico in sala entusiasta e plaudente.
In mezzo, tanti quadri, tanti momenti, che riprendono i più famosi film d’azione, facendo diventare il teatro un vero set cinematografico. A suon di pugni, botte, scazzottate, lanci, salti e persino arrampicate sui lampadari come fossero perfetti acrobati da circo, i poveri impiegati, ormai diventati eroi dai poteri soprannaturali, danno libero sfogo, nel senso più letterale del termine, alla loro frustrazione da ufficio. E noi ritroviamo in scena E.T., Rambo, Robocop, L’incredibile Hulk (e chi ne ha più ne metta, dato che la stessa produzione ha contato circa una settantina di citazioni dal grande schermo) che si muovono in uno spazio che più niente ha a che fare con un ufficio, ma che è invece diventato un campo di combattimento o una navicella spaziale in stile Star Wars.
Efficaci le scenografie di Kristian Knudsen che danno l’impressione di essere in un videogioco a tre dimensioni (basti citare la scena in cui la parte nascosta del palco si innalza a picco mentre gli attori scivolano verso il basso). Ma è ancora più strabiliante scoprire che semplici luci da scrivania, abbinate a boccioni d’acqua possono diventare robot, oppure che i faldoni e i porta carte sono in realtà potenti armi da fuoco, così come gli appendiabiti.
Gli elementi di punta di Blam !, che non è di immediata presa e può essere capito e apprezzato solo guardandolo con la curiosità di voler vedere qualcosa di veramente diverso, sono essenzialmente due: la precisione millimetrica dei tempi scenici, che ha permesso a tutti i pezzi del puzzle di incastrarsi alla precisione, e l’estrema bravura nonché preparazione fisica degli attori/impiegati/acrobati, che non hanno sbagliato una mossa, un gesto o un passo. E che quindi è giusto ricordare: Kristján Ingimarsson (anche regista), Lars Gregersen, Didier Oberlé, Janus Elsig.
Il finale è tutto una sorpresa e una liberazione per ognuno di loro che finalmente ha ottenuto ciò che voleva non senza fatica, appunto. Meritati gli applausi finali con parte del pubblico plaudente in piedi.
Ah sì, inutile dirlo, un mix così travolgente di teatro fisico, mimica, acrobazie e parkour non ha bisogno di… parole!
Blam ! rimarrà al Teatro Manzoni di Milano fino a domenica 8 dicembre. Poi Lugano (9-10 dicembre, Auditorium di Lugano), Bolzano (12 dicembre, Teatro Cristallo) e Senigallia (AN) (14 dicembre, Teatro La Nuova Fenice).
Sito web dello spettacolo: www.neander.dk
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