“Blanchefleur, é una rosa centifolia,
ossia a cento petali, assai meno popolare di molte altre. Le centifolie come testimoniato nelle antiche ceramiche olandesi, sono un complesso esperimento di varie razze di rose create nei paesi bassi, patria di molte delle rose antiche a noi tramandate.
La storia che nasconde questa rosa bistrattata ma generosa e indistruttibile, oltre che superbamente profumata é da perdere il fiato.
Felix re di al-Andalus, nella Spagna moresca, nelle sue scorribande in Galicia, attacò un gruppo di pellegrini diretti a Santiago di Compostela. Tra questi c’era una giovane donna incinta che fu fatta schiava e portata dal re a Napoli come dama di compagnia della moglie, anch’ essa incinta. Entrambi i figli nacquero la domenica delle Palme. I due bambini Floris (Appartenenza al Fiore) e Blanchefleur (Fiore bianco) furono allevati assieme e diventarono ben presto inseparabili. Felix per paura che il figlio volesse sposare Blanchefleur, decise di ucciderla mentre Floris era a scuola, pentitosi, la vende invece a dei mercanti diretti al Cairo dove passò di proprietà a un Emiro.
CreditsFelix construì un imponente tomba per Blanche, per renderne piu credibile la morte. Lo sgomento di Floris fu cosí profondo da obligare il re a raccontare la veritá. Floris si recò immediatamente al Cairo per cercarla dove incontrò Daire, il guardiano del ponte della torre delle concubine. Ogni anno l’Emiro sceglieva una concubina, uccideva la moglie e sposava la prescelta, e Blanchefleur era tra le preferite. Floris sfidò allora il guardiano della torre a una partita a scacchi con promessa che all’eventuale vincita avrebbe avuto permesso di entrare nella torre. Nascosto in un cesto di fiori, per sbaglio finì nella stanza di Claris, la migliore amica di Blanchefleur che divenne complice della coppia. Scoperti vennero condannati a morte ma il volere morire l’uno per l’altro, persuasero l’Emiro a salvarli e sposarli. L’Emiro sposò a sua volta Claris a cui promise che sarebbe stata l’ultima moglie.
Alla morte di Felix, Floris ereditò il regno e i suoi sudditi furono convertiti al cristianesimo”.
Boccaccio scrisse una versione della stessa storia ne’Il Filocolo‘, nel 1336, mentre era a Napoli. Il racconto è stato un argomento popolare per rifacimenti successivi, e fu trattato dal poeta svedese Oscar Levertin nella ballata romantica “Flores och Blanzeflor”nel 1891.
… e questa è la storia della Rosa centifolia ‘Blanchefleur’ raccontata da Giulio Baistrocchi, artista e amico appassionato di rose e di piante, ne ha studiato l’origine su testi inglesi e francesi e generosamente l’ha condivisa con noi.