Blatter, mister Adidas, vuole un’altra rielezione in Fifa

Creato il 30 maggio 2013 da Mbrignolo

Blatter sul sito della Fifa www.fifa.com

INCHIESTE (Milano). “Continuano a chiedermi del limite di età  e come prima cosa dico che c’è una commissione che stabilità le riforme e che deciderà democraticamente. Però lo sapete tutti che io sono sempre stato contro il limite di età. Si può essere efficienti a 60,70 e anche a 80 anni per il bene del calcio. Quello che fa la differenza è la passione”: ecco le parole con cui Joseph Blatter, grande boss del calcio mondiale, presidentissimo della Fifa, sta preparando il terreno per un’altra sua rielezione che lo metterebbe di fatto nella storia del calcio, ma anche al sicuro da molte controversie come lo scandalo ISL. Le ha proferite, il 77enne di Visp, alla vigilia del 63° congresso mondiale della Federcalcio Internazionale che si sta svolgendo alle Mauritius. Le frasi arrivano dopo alcune sue dichiarazioni, fatte al congresso d’Asia e al congresso dell’America Centrale, le quali possono far dare per certo che, nel periodo post Brasile 2014 di cui stiamo per vedere un antipasto con la Confederations Cup di giugno, il prode dirigente della Fifa ripunterà alla poltrona di numero uno del calcio mondiale.

Ci permettiamo di chiedere un’opinione ai lettori del nostro sito sull’idoneità del dirigente svizzero a continuare il suo lavoro quale presidente della Fifa, ma per farlo consegnamo a chi legge uno spunto di riflessione. Nel 1972, quando Blatter lavorava alla Longines, un certo Horts Dassler, plenipotenziario della Adidas (!), lo notò e lo assunse come direttore dello sviluppo “Blatter venne addestrato a Landersheim, al quartier generale della Adidas, prima di passare alla Fifa. Lì passò il tempo a lavorare fianco a fianco con Horst, imparando il funzionamento della Adidas. Horst e Blatter divennero amici intimi, nei mesi in cui Sepp, visse a Landersheim, un’amicizia ben cementata”. Queste frasi tra virgolette sono tratte dal libro, uscito qualche anno fa, che si intitola “I Padroni del Calcio” ed è stato scritto dal giornalista Andrew Jennings, che per questo libro ha avuto più di qualche problemino. Poco più in la si legge. “Nel 1981 “Grazie a Dassler venne nominato segretario generale della Fifa, monsieur Blatter. Dassler disse: “metteremo qui questo tipo, è a posto, è uno dei nostri”. Glielo dico io – riferisce un testimone di nome Guelfi su quei giorni – Blatter era il lacché di Dassler”. Bene, può un dirigente nato così continuare a essere il capo del calcio mondiale? Diteci la vostra.


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