C’è un confronto plausibile e non troppo difficile da fare tra il nuovo dramma targato NBC e il principale crime della rete, The Blacklist – e i produttori di Blindspot sono totalmente d’accordo su questo punto.
“Certamente ci sono delle somiglianze con The Blacklist, ma non credo che sia necessariamente una brutta cosa” spiega il produttore esecutivo Martin Gero al Television Critics Association summer press tour di Beverly Hills. “Abbiamo stabilito una straordinaria quantità di storia dalla cornice d’apertura dello show. Abbiamo fatto un’enorme quantità di storia per esser sicuri di restare in attività per un po’”.
La serie si incentra sull’amnesica Jane Doe (interpretata da Jaimie Alexander di Thor) che emerge da un borsone a Time Square nuda e coperta di tatuaggi, tra cui uno con il nome dell’agente dell’FBI, Kurt Weller (Sullivan Stapleton di Strike Back).
In maniera analoga a The Blacklist, Blindspot presenterà elementi procedurali mantenendo anche “una mitologia più importante settimana dopo settimana” ha spiegato Gero. “Tutto quello su cui indagano ha a che fare con la ragione per cui il nome di Kurt Weller è sulla sua schiena e il cosa succede a Jane”.
Tuttavia, a differenza del dramma con James Spencer (che ha fornito solo alcune risposte del mistero centrale nel corso delle prime 2 stagioni), la prima stagione di Blindspot fornirà ai telespettatori una “qualche grande risoluzione entro la fine dell’anno” promette Gero.
Sempre l’EP ha continuato: “come fan, mi piace che le stagioni televisive siano un po’ come una collana di libri. C’è un inizio, una metà ed una fine. Non spieghiamo soltanto le briciole, noi inforniamo pani interi di storia [in] ogni episodio”. Il debutto sarà Lunedì 21 Settembre. [TVLine]
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