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“Bling Ring”: i giovani ladri di Hollywood nell’edizione Dvd del film di Sofia Coppola

Creato il 08 agosto 2014 da Filmedvd
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In attesa della sua nuova versione live-action de La sirenetta, dell’ultimo film di Sofia Coppola, Bling Ring, a quasi un anno di distanza dalla sua uscita in sala, per certi versi non può che rimanere un ricordo opaco, prossimo allo svanimento. Non perché si tratti di un film di cui si può fare a meno nella sua totalità, ma perché si ritrova a condividere con i suoi protagonisti, adolescenti di Los Angeles con la fissa delle star, delle sembianze labili e sfocate; come le chiacchiere e le foto che si addensano sui social network e quelle riprese a circuito chiuso che catturano su schermo questi giovani truffaldini e ne scontornano i volti, i corpi, le gesta.

“Bling Ring”: i giovani ladri di Hollywood nell’edizione Dvd del film di Sofia Coppola

Tale adesione al futile in Bling Ring è però in larga parte consapevole: la Coppola si acquatta dietro le proprie creature mimetizzando il suo stile più del solito, eclissandosi quasi del tutto e contribuendo a restituire la piattezza monodimensionale di un mondo privo di direzione e di autentici sussulti, nonostante gli sfarfallii dei telefonini, le condivisioni continue, i furti faraonici ai nababbi di Hollywood. La prima parte del film è, costeggiando questo preciso vademecum, un loop straniante, perché non succede nulla e, quel che più conta e spiazza, non si avverte la necessità che nulla accada; come se tutto quell’ordinario e nient’affatto eccezionale campionario di vuotezza, tutto tronfio con il proprio anelito di visibilità, sia stato concepito solo e soltanto per scorrere in quel modo, uguale a se stesso dall’inizio alla fine.

Difficile, da questo punto di vista, trovare un altro film che immortali le devianze della cultura pop mantenendo il suo sguardo così radicalmente rasoterra, con un’imperturbabilità cui la Coppola ci ha da tempo abituato e che ormai non stupisce più. Eccezion fatta per l’ultima parte del film, che sacrifica l’ottima tenuta saldamente preservata fino a quel momento per lasciarsi andare a un gravoso commento morale sulle azioni dei personaggi; quasi come se la regista fosse giunta improvvisamente alla conclusione che la sua messa a fuoco priva di avvallamenti e dislivelli in questo caso no, non poteva proprio essere abbastanza. E allora ecco piombare sul film una parafrasi giudicatoria di scarso interesse e di pedestre resa cinematografica, dimenticabile sia sotto il profilo formale che su quello – sempre che possa costituire un parametro di giudizio – della cronaca.

“Bling Ring”: i giovani ladri di Hollywood nell’edizione Dvd del film di Sofia Coppola

Una macchia considerevole, soprattutto ripensandola con un po’ di debita distanza cronologica, che pone un eccessivo divario tra il fautore della rappresentazione e il suo contenuto, con una pedanteria decisamente sterile e anche anacronistica; che non dice nulla sull’oggi perché non ha la forza di mostrare fino in fondo la pervasività che l’estetica social, eccessi e spettacolarizzazione del nulla inclusi, ha avuto e sta avendo sulla vita della gente, sui racconti giornalistici, sulla definizione delle identità. Le effusioni pamphlettistiche e para-giudiziarie cui la Coppola si abbandona nel finale non mettono abbastanza in guardia su tutto ciò proprio perché rappresentano una soluzione troppo classica e soprattutto rassicurante (dunque assai poco moderna e per nulla contemporanea), mentre se Bling Ring avesse avuto il coraggio di finire com’era iniziato sarebbe stato un documento storico, sociale e antropologico di sconcertante crudeltà e profondissimo disagio, perché avrebbe solo rispecchiato lucidamente, e mai giudicato.

Gli extra dell’edizione Dvd di Lucky Red, oltre al promo internazionale e al trailer italiano, propongono anche la conferenza stampa di presentazione del film alla Casa del Cinema a Roma, tenutasi lo scorso 17 settembre in occasione dell’uscita italiana del film e moderata dalla direttrice di Ciak Piera Detassis. Sollecitata dalle domande dei giornalisti presenti, Sofia Coppola ha modo di parlare della moralità anodina dei suoi personaggi, cui ha volutamente cambiato i nomi rispetto ai reali protagonisti della vicenda sia per evitare ritorsioni legali che per appropriarsi della vicenda nel modo più personale possibile, così da maneggiare la storia con lo stesso distacco emotivo dei suoi veri artefici. La regista rivela anche di aver fatto passare ai suoi attori del tempo insieme per amplificarne la complicità e di averli fatti introdurre per davvero in casa altrui nottetempo, per toccare con mano la sensazione che si prova nel compiere un gesto del genere.

Bling Ring DVD

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