Un po’ di giorni fa ho scovato un blog interessante in rete ripromettendomi (anche con l’autrice) di parlarne qui sul mio, di blog. Ebbene, sono un tantino in ritardo nei tempi, ma finalmente mi prendo quei dieci minuti buoni per scriverne.
Solitamente non navigo in siti / blog dedicati espressamente ai bambini o scritti da madri esplicitamente per le madri: mi urtano, per il solo fatto che nel 90% dei casi sono blog privi di informazioni utili anche per le madri, ricolmi di fotografie di bambini e ricolmi di cianfrusaglie che li rendono incomprensibilmente saturi e illeggibili.
Capirete come per me sia stato un sollievo imbattermi in questo blog, che rispecchia esattamente la mia concezione di semplicità per grafica, impaginazione e contenuti. Non significa che si tratta di un blog semplice nel senso di spurio in contenuti; si tratta di un blog che spiega e condivide con semplicità come si possa far vivere i propri figli in un ambiente, oltre che funzionale, anche bello. L’idea che gli spazi in cui vivono dei bambini debbano essere unicamente pratici e amen se si chiude un occhio sul design e sulla bellezza, è davvero fastidiosa: un bambino deve crescere anche nella bellezza (non intesa come cliché culturale, ma come essenza) per poter formare un proprio gusto estetico tendente al bello.
Inoltre sono capitata sul blog di questa mamma perché sono un tantino bambina nel profondo e mi piacciono gli oggetti e i giocattoli per bambini che stimolino la fantasia e in questo blog ne vengono presentati diversi, assieme a complementi d’arredo in legno, atossici e sicuri per i più piccoli. I giocattoli sono anch’essi in legno, niente più schifezze in plastica, quindi.
Mi piace soprattutto il concetto che oggetti insospettabili possano far divertire i bambini per ore ed ore, senza stancarli mai. Un’idea che mi ricorda certi giocattoli in latta e legno di infanzie passate, magari non ricche in termini economici, ma ricche in termini di bellezza e ricordi positivi. Dedicherò un post ai giocattoli di altre infanzie in altre epoche, mi sono sempre piaciuti davvero molto.
Comunque, il mobilio, dicevo: sul blog di questa mamma trovo molti riferimenti diretti al metodo Montessori per l’educazione del bambino e la cosa mi stupisce molto, dal momento che oggi è alquanto difficile ritrovare questo tipo di impostazione educativa fra le madri iperglamour e concentrate a dare, dare, dare il più possibile ai figli crescendoli alla fine già come piccoli uomini o piccole donne: smartphone, tablet dell’ultima generazione, senza alcun tipo di attenzione rispetto alle loro esigenze. Il metodo Montessori, pur con i suoi punti deboli, ha rivestito e riveste tutt’ora un ruolo importante per chi decide di crescere i propri bambini in maniera intelligente, abituandoli all’indipendenza in talune faccende che sono già in grado di gestire autonomamente: ricordo, anni fa, di aver visitato una scuola totalmente ispirata al metodo Montessori, dove durante la pausa per la merenda i piccoli, con i loro grembiulini da cucina, distribuivano fette di torta e thé a noi studentesse senza ricevere aiuti particolari dagli adulti presenti. Ricordo chiaramente i loro piccoli lettini e tutti gli arredamenti di cui erano circondati costruiti su misura, i giocattoli in legno e come i piccoli utilizzavano questi giocattoli… Molto si perde nei ricordi, ma quanto apprezzai quel tipo di insegnamento e come mi stupirono quei bambini tranquilli e giocosi, sereni.
Il metodo Montessori abbraccia proprio questa idea di autonomia del bambino e di un arredamento che risponda alle sue esigenze: piccole seggiole, piccoli tavoli, piccoli water, piccoli lavandini, inaccessibili agli adulti. Il mondo cresce adattandosi al piccolo e non viceversa. Ne è un esempio questa mensolina pensata per i piccoli che la blogger ha ideato:
Legno, semplice e minimale: sì, ne avrei voluto uno simile nella mia stanza da piccola, anche se per mia fortuna quando sono nata doveva esserci una qualche corrente mirata alla semplicità e all’essenzialità perché la mia stanza godeva di tutti questi elementi positivi personificati nel mobile bianco dai pomelli multicolor e in un semplice comodino della stessa linea progettati per la mia stanzetta da uno zio falegname. Una mensolina così, però, sarebbe stata proprio bene accanto al mio lettino, mannaggia!
Insomma, questa mamma mi fa pensare che forse gli adulti di domani non saranno tanto male. Anche solo per il suo fastidio condiviso verso le mamme che riciclano i soliti discorsi retorici quando incontrano altre mamme che mi fanno scendere il latte alle ginocchia ogni volta che me li becco sul treno, al supermercato, dalla parrucchiera.
Il messaggio quale vuole essere, in tutto il mio sproloquiare? Visitate il blog, perché ci sono tanti bei post interessanti e, soprattutto, un sacco di spunti anche per chi come me non ha figli. E guardate anche la sezione dedicata agli headers del blog: magari potrete perfino finire con il proporvi per il prossimo in cantiere! :)