Salve a tutti.Il Minuetto Express, come potete notare, è inattivo da diverso tempo.L'ultima recensione comparsa sul blog (Gravity, film stupendo) risale all'ottobre del 2013.Gli ultimi due articoli riguardavano la tanto sospirata pubblicazione di HydroPunk- The Drowned Century, la fantastica antologia di racconti che trovate anche e soprattutto su Amazon!A parte quello, silenzio assoluto.Come forse ricorderete ho trascorso gli ultimi 12 mesi in Australia. E non certo a grattarmi gli attributi, aggiungerei. :DLavorare a Melbourne è stata un'esperienza fantastica, il viaggio finale di due mesi lungo la East Coast e il sudest asiatico... leggendario.Vuoi per le otto ore di differenza rispetto al fuso orario italiano, che rendono la comunicazione "in tempo reale" piuttosto complicata, vuoi per la stanchezza post-lavoro, vuoi per la connessione Internet ballerina, vuoi per le mille cose da fare (tra cui cucinare, lavare i piatti, portar fuori la spazzatura, ed essere il Miglior Fidanzato del Mondo)... beh, il blog ha perso rapidamente posizione tra le mie priorità, esattamente come avevo sospettato ancora prima di partire.Poi non dite che non metto le mani avanti, eh.
Tutto l'entusiasmo e le energie che investivo nel lavoro o in altri ambiti hanno progressivamente abbandonato il blogging.Mettiamoci anche che ho francamente perso l'entusiasmo per molte cose. La grinta per segnalare libri fantasy/sci-fi in lingua inglese, articoli che alla fine leggevano in quattro gatti (bravissimi gatti, ma pur sempre quattro), era già bella e morta prima di partire per l'Australia. Mi era rimasta giusto la fiducia nelle recensioni cinematografiche, ma alla fine anche quelle- statistiche alla mano- non interessano più all'internauta medio. Per carità, smuovevo ancora cifre importanti, ma non riuscivo a generare il dibattito intelligente che ho sempre desiderato.Volete trovare dibattiti, non necessariamente intelligenti? E' pieno di gruppi cinematografici su FB in cui le discussioni si riducono spesso e volentieri a "Questo film è bello o no? Capolavoro o schifezza?"Due parole in croce, l'opinione di qualche personaggio di spicco, e tac, la recensione è servita.Se avete ancora voglia di farvi due risate, la sezione commenti dei siti di streaming e di download è un'autentica miniera d'oro.Giuro.
E poi Google che si inventa in continuazione nuovi modi per "rinnovare" il page ranking e i criteri con cui un blog può ottenere maggiori visualizzazioni... e via, a caccia di Like, +1 e Retweet, alla continua ricerca di titoli provocatori per attirare più visite, una spirale senza uscita in cui sono caduti tanti, troppissimi blogger.Ok impegnarsi per proporre contenuti freschi e interessanti, ma rodersi il fegato in questo modo no, grazie.Ne ho viste troppe di "mini-crociate" create ad hoc per scatenare flamewars, di ripicche tra primedonne,di pugnalate alle spalle e di trollate imbarazzanti, un'ondata di schifezza immane che ha spazzato via quasi tutto.E poi sabotaggi, progetti ignorati, leccaculo sfacciatissimi, cricche di hipster del cazzo pronti a pararsi le chiappe e ad attaccare "Gli Altri" alla minima provocazione, recensioni farlocche, e un generale instupidimento dei contenuti.Se suono cattivo e disilluso, è perchè non ne potevo davvero più.
Tuttavia- arrivo al punto, tranquilli- non serve arrabbiarsi.La colpa è soprattutto mia, che avevo finito per incastrarmi in una forma di blogging che in realtà non avrebbe portato a nulla.Si, l'importante è divertirsi e condividere la propria opinione, ma ho sempre voluto fare di più con questo posto.Il problema è che il blog, almeno nel modo in cui come lo stavo portando avanti, era diventato solo una terrificante perdita di tempo buona solo a farmi stare seduto per ore alla scrivania ad ingrassare sempre più.Mea culpa.Non si può cavare sangue da una roccia, dopotutto, e non è neanche il caso di prendersela con la roccia stessa.Quante ore perdute, quanti progetti accarezzati ma mai portati avanti perchè "tanto in Italia non funzionerebbe"... e intanto, per passare il tempo, via di recensioni.
Il pubblico italiano è infinitamente più ristretto di quello anglofono, su questo non ci piove, e questa differente dimensione comporta enormi conseguenze. Le nicchie esistono comunque- appassionati di Gdr, lettori di fantascienza oltre a Dick e Asimov, cinefili senza una scopa in culo- ma sono notevolmente più piccole e da sole purtroppo non bastano.Potrei anche spiegare il progressivo abbandono del blog, oltre che per via dell'avventura australiana e di un' enorme mancanza di interesse, anche col fatto che sono invecchiato. Non sono più lo stesso ragazzo che ha aperto il M.E. nel lontanissimo 2010. Non si può avere le stesse priorità in eterno.Questo non mi impedisce di guardare puntate di The Legend of Korra a nastro o di leggere quantità improponibili di libri di fantascienza, eh. E' solo che non sento più la stessa impellente necessità di parlarne con Internet.
Insomma, tutta questa pappardella per dire cosa? Che chiudo il blog?NO.Se avessi voluto farlo sarebbe già successo, e tanti saluti.Ma non sto nemmeno qui a promettervi fantomatiche riaperture DOMANI MATTINA, con recensioni nuove di zecca e ricchi premi.Ho delle idee- che prevedono drastiche ristrutturazioni di palinsesto, e non solo- e se ne riparlerà prossimamente.Una su tutte, quella di puntare sulla realizzazione di qualcosa di mio, un bell'ebook che ho nel cassetto da un anno, piuttosto che ricominciare a parlare di cose fatte da altri.Per quanto riguarda le recensioni, beh... potrebbero tornare, sebbene in formato decisamente differente e con un tono molto più ironico del solito.Nel frattempo sto lavorando ad un ebook a metà tra il manuale d'istruzioni e il diario di viaggio, dedicato all'Australia, e non escludo di parlarne tra queste pagine (anche se non si tratta di fantascienza)... e continuo a battermi per pubblicare in Italia libri fichissimi ancora inediti.Il primo frutto delle mie fatiche, You di Austin Grossmann, è uscito da poco in libreria per Multiplayer Edizioni. Non c'è di che.Il prossimo sarà Internet Apocalypse di Wayne Gladstone, e anche lì ci sarà da ridere.
Le cose non saranno più le stesse, insomma, e ci tenevo a dirvelo con un bel post lungo lungo.Perchè nonostante tutto, là fuori, ci sono parecchie persone a cui questo postaccio interessa davvero, persone gentilissime che mi hanno scritto mail, messaggi su FB o anche tweet, e che hanno mantenuto salda la mia convinzione di tenere aperto il Minuetto. Se non fosse stato per voi avrei probabilmente ceduto subito.Grazie mille!Questa rinascita, e tutto quello che ne conseguirà, è dedicata a voi.A prestissimo!