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Blog to blog #4 Alakim

Creato il 16 novembre 2015 da Nel @PeccatiDiPenna
Blog to blog #4 AlakimBlog to Blog mette faccia a faccia le recensioni di uno stesso libro di due blog diversi, uno ovviamente è Peccati di Penna, l'altro? Scopritelo...
La doppia recensione di oggi è su un urban fantasy per adulti, violento, sensuale e intrigante. Blogger concorde o meno? Vedremo...
Se avete un lit-blog e volete partecipare a questa rubrica, contattatemi!
Alakim di Anna ChillonAlakim è un permanente divorato da una fame crudele. Reietto in cielo e braccato in terra da una schiera di guerrieri immortali, condivide il suo rifugio sotterraneo con due Nephilim, abili combattenti e fedeli compagni nella sorte. Di giorno è costretto all’oscurità, mentre la notte si aggira per le vie di una Marsiglia trasgressiva, in cerca di un modo per assolvere al patto stretto con Lucifero. È proprio durante questa ricerca che un prete dalle eccezionali capacità sensitive gli suggerisce un antico testo custode di segreti proibiti, portandolo così a imbattersi in Nicole, una giovane libraia animalista. La ragazza ingaggia una lotta impari per non venire travolta dall’indole tenebrosa di Alakim e dal suo spiccato gusto per la malvagità, ma l’ardore che scocca tra loro rapisce corpo e mente, lasciandola senza via di fuga, sopraffatta dall’impetuosità dell’immortale e dalla scoperta di una realtà troppo grande da accettare: una realtà per la quale occorre avere fede. Così, in un susseguirsi di eventi inaspettati, mettendo a rischio la propria esistenza, i suoi amici e Nicole stessa, Alakim fa di tutto per dare a Lucifero ciò che gli spetta, lottando, tracciando la sua strada nel sangue e spingendosi oltre i limiti. Perché avere una possibilità di scelta è l’unica cosa cui non è disposto a rinunciare, anche se quello da pagare è un inimmaginabile prezzo.Da Peccati di Penna
Blog to blog #4 AlakimAlakim è un romanzo eccezionale! Dallo stile dell’autrice alla trama, dai personaggi al finale, questo urban fantasy è la fine del mondo.Una trama completa, articolata e diversa dalle solite, un portentoso mix di elementi: azione, sentimenti controversi, situazioni dinamiche, scenari vari e ben delineati in una Marsiglia tanto comune quanto malfamata e scambi di battute che non potevano essere migliori o più incisivi. E non dimentichiamo le radici nella religione, nell’apocalisse e nel concetto di libero arbitrio.Tanti elementi fusi insieme in modo perfetto.
Un testo che non si censura, è violento quando serve violenza, è volgare quando serve quel colore per rendere le situazioni realistiche, è sanguinolento quando c’è morte. In questo romanzo non manca anche il sesso, l’erotismo e pulsioni spinte che da un lato sono ben inserite e dall’altro un po’ esagerate, ma nel complesso tollerabili. In Alakim ritroviamo nozioni su schiere angeliche, su patti con il male, su invocazioni e Nephilim, su Troni e Serafini, e sullo stesso Lucifero angelo, diavolo, mentitore, che dà inizio al gioco per poi concluderlò con classe.  
Alakimael (Alakim), protagonista, ex serafino, è una creatura particolare in bilico tra bene e male, costretto a nutrirsi di violenza e malvagità, costretto a controllarsi per rimanere attaccato a quel piccolo barlume di coscienza in fondo alla sua anima.
«Sono un angelo, non si vede?»
Glielo rivelò in tutta sincerità, sapendo che non sarebbe stato creduto, nemmeno un po’. Puntuale, la risata di Nicole gli piovve addosso.
«Mi sembri di più un demonio!»
«Qualche volta sono anche quello.» 
Alakim, segnato dal patto stipulato con il fratello Lucifero, è un soggetto di gran spessore e con una personalità ricca di sfumature. Ad esempio si nota subito la differenza di quando Alakim e affamato o appagato, la sua lingua tagliente da prepotente diventa intelligente e sarcastica, e il mutamento è sorprendente ma allo stesso tempo in linea con il protagonista.
Il sollievo illuminò il volto del prete.
«Il distruttore è divenuto salvatore. È la volontà del Signore.» «È libero di pensarla come crede, Morél, ma le garantisco che questa è soltanto l’umile volontà di Alakim che cerca di salvarsi le chiappe.»
L’ex serafino, che abbandona i cieli per esercitare il diritto di scelta, sembra vagare sempre tra razionalità, morale e brutalità, e comprenderlo è difficile.
 Per citare le parole di Alakim:
Una cattiva scelta è sempre meglio di nessuna? 
Alakim non è un eroe, non è di una bellezza fine, non è romantico, può piacere o non piacere per le tante connotazioni e contraddizioni che presenta ma, di certo, è un gran bel personaggio che possiamo conoscere a 360 gradi. 

Nicole, la co-protagonista, anche lei diversa dalle altre donzelle: animalista, ex galeotta, orfana, con una vita non facile, un passato ancor meno facile e un ruolo che è tutto da scoprire. Ovviamente è bella e il suo caratterino, oltre al suo “bel culetto”, non faranno che affascinare Alakim e scatenare la sua fame.Oltre i due non-teneri piccioncini (direi per nulla teneri) ci sono i Nephilim compagni di Alakim: Samshat e Muriel, dalla dubbia moralità, ma non si può far a meno di affezionarsi a loro perché sono tanto angeli quanto umani e peccatori. Dalle prime pagine ho capito che la lettura sarebbe stata piacevole, un buon testo per esser tale non ha certo bisogno di paroloni difficili o una ricercatezza poco consona al tipo di testo o addirittura forzata. Alcuni autori ricamano fin troppo intorno a un concetto, non solo allungando di proposito il testo ma anche rendendolo di una raffinatezza che alla lunga stona o addirittura annoia.
Anna Chillon ha uno stile semplice, egregiamente rifinito e di gran effetto. Descrizioni e analogie si inseriscono morbidamente e con gran naturalezza nel testo non distanziando mai il lettore dallo scorrere narrativo e ciò rende la lettura avvolgente, coinvolgente e mai pretenziosa.
Nonostante la ricchezza di personaggi, di informazioni, di citazioni, non c’è un attimo di confusione, tutto è dosato e ben spiegato. Il lettore riesce ad assimilare ogni parola, ogni concetto, ogni passo di questo avventuroso percorso. Sono pochi i testi che mi piacciono al 100% in stesura, narrazione e contenuti, e Alakim rientra tra questi.
Il romanzo si legge che è una meraviglia e a fine lettura lascia un gran senso di soddisfazione. Io sono rimasta appagatissima da questo urban fantasy.
Massimo dei voti con lode per Alakim e Anna Chillon!
“Notizia del giorno: gli angeli esistono e sono dei gran bastardi.”
❤❤❤❤❤
Da Libri al Caffè
L'altra sera ho finito di leggere il secondo volume di Alakim, Le regole del gioco: dopo aver trascorso più di una settimana immersa nella lettura di questa saga e dei suoi personaggi, che si sono subdolamente intrufolati nel mio cuore e nel mio cervello, ora ne sento la mancanza, sono in crisi d'astinenza!
Pensavo di fare un'unica recensione dei due volumi ma le cose da dire sono tante e verrebbe un post troppo lungo.
Ho iniziato la lettura in tranquillità, senza aspettative particolari: sono bastate poche pagine per essere completamente coinvolta dalla storia e dai suoi personaggi, catapultata in un mondo dove nulla è come sembra, dove non c'è più distinzione tra bene e male, dove il sacro si mescola con il profano. Forse sono finita all'inferno
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
....................................................
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate"
Di notte, tra i sobborghi di una dissoluta e violenta Marsiglia, si aggira un'inquietante figura: un uomo imponente, capelli e barba rossi, occhiali scuri a specchio e trench logoro in pelle. E' Alakim, un angelo....malefico!
Sono la più maledetta tra le creature della terra. Ecco cosa sono. Un tempo regnavo puro e potente, giungendo in ogni luogo e la mia volontà era legge. Ora sono braccato e non ho regno nell'Eden né agli inferi. La mia casa è una tana nel fondo oscuro del mondo. Io sono il più inetto tra gli esseri, perché ho deciso per me stesso, pur non avendone il diritto. la mia essenza è ancora lì, la posso sentire sotto una coltre di carne, sangue e ossa. Io ero la luce. Io sono la luce
Alakim è un serafino, uno degli angeli della prima cerchia, tra i più potenti e luminosi. Dopo aver cacciato il fratello Lucius (Lucifero) dall'Eden, ritenendo gli uomini non degni del libero arbitrio che il creatore gli ha donato, disobbedendo agli ordini divini, è sceso sulla terra per distruggerla. Bandito dall'Eden, cacciato dai Troni, ha perso la sua luce e la sua anima è destinata al Tartaro, priva di volontà.
Il fratello Lucius, che spera di averlo al suo fianco prima o poi, gli propone un patto che lo può salvare dalla fine cui è destinato. Alakim accetta, ma ora la sua anima di serafino è nascosta da una coltre oscura e affamata di violenza, di dolore, di malvagità.
Gli è rimasto ancora un ricordo, nel profondo, del suo essere d'angelo e grazie alla sua forza di volontà riesce a trattenere la sua fame il più possibile o a fermarsi prima di commettere azioni efferate anche se questo gli comporta sofferenze disumane.
Alakim è un personaggio oscuro, il lato malefico predomina ma in lui si percepisce la potenza di ciò che è stato, la sofferenza della sua situazione attuale e non si può non esserne irrimediabilmente attratti, come capita anche a Nicole, una libraia venticinquenne dall'aria timida ed introversa che incrocia la sua strada. Dopo il primo incontro, durante il quale lui quasi la aggredisce, Nicole è turbata perché sente nei confronti di questo uomo una forza magnetica. La ragazza, in realtà, è molto coraggiosa, è uno spirito indomito ed è capace come nessuno a mettersi nei guai. Nonostante le sue paure e le sue manie, segue il suo istinto che la porterà ad avvicinarsi ad Alakim e ai suoi amici.
Sì perché Alakim non è solo in questa corsa contro il tempo per rispettare il patto con Lucius.
Ha conosciuto due permanenti come lui e vive con loro in una grotta. Sono Nephilim, figli di un angelo e di una umana, braccati anch'essi dai troni.
Samshat, figlio dell'angelo dei dominatori, nonostante la sua enorme mole e la sua bravura in guerra, è pacato, dolce, tranquillo, un gigante buono. E' colui che sa riportare Alakim sulla retta via, quasi come fosse un padre.
Muriel, trecentodiciassette anni rinchiusi in un corpo da ventitreenne, è di una bellezza sconvolgente, figlio dell'angelo della delizia, un viso magnifico con due occhi di ghiaccio molto tristi, che nascondono un passato doloroso. E' tranquillo, riflessivo, intelligente, la mente del gruppo e sensuale da morire in ogni suo gesto.
Entrambi sono legati ad Alakim da un rapporto fraterno, sono disposti a perdere la vita per aiutarlo nel suo compito e per salvarlo , probabilmente in lui riconoscono la sua superiorità angelica sebbene celata dal buio. E Nicole, soggiogata dallo sguardo d'argento liquido di Alakim, non può che aiutarli, mettendo in gioco tutta se stessa. Il suo rapporto con il serafino non sarà mai dolce e romantico, tutt'altro, ma questo è Alakim, prendere o lasciare!
In un continuo susseguirsi di eventi, spinti sempre più al limite, Alakim e i suoi amici, fanno di tutto per mantenere il patto con Lucius; ma forse, vista la sua natura, il diavolo ha preso in giro Alakim e forse il patto non potrà mai risolversi o forse non è mai esistito.
Malvagità, violenza e lussuria contro un grandissimo legame d'amicizia e la possibilità di scegliere
perché
una cattiva scelta è meglio di nessuna scelta
Uno stile impeccabile ed unico, che coinvolge e non lascia scampo. Argomenti duri, scene violente o lussuriose ma mai volgari. Forse è proprio vero che il male attrae più del bene: il viaggio verso l'inferno è appena iniziato!
❤❤❤❤❤
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