Non l'ho mai stilato un po' perché le liste da spuntare mi creano un po' di pressione, e preferisco seguire l'ispirazione del momento, cercando di sfruttare le occasioni che si presentano e di guardare con occhi entusiasti tutto ciò che si presenta sul mio cammino. E poi perché a volte ci sono cose che ti rendi conto di desiderare solamente quando ti capitano.
Ad esempio un blog tour non so bene se avrei mai pensato di metterlo consapevolmente in lista: ne ho sempre letto le recensioni delle altre blogger che li hanno fatti con ammirazione e piacere, pensando che debbano essere esperienze davvero arricchenti ed istruttive, ma probabilmente, sotto sotto, ho sempre pensato che fossero riservate a blogger più " di successo" rispetto a me, e quindi, in un certo senso, era qualcosa che non osavo sognare.
Ma, quando mi è stato proposto da Turismo Slow di partecipare ad uno di essi, ho subito capito che decisamente era un'esperienza che avrei voluto mettere in lista.
Il mio primo blog tour si svolgerà in Sicilia, in provincia di Catania, fra poco più di una settimana, dal 12 al 15 marzo.
E qui possiamo proseguire con le cose da aggiungere alla lista, perché la Sicilia è sempre stata una meta che vagava da qualche parte nei miei desideri - una terra in cui non sono mai stata ma di cui ho qualche immagine che mi galleggia negli occhi della mente, presa in prestito da qualche film o fotografia, sinuosa ed invitante come una sirena.
Immagini fatte non solo di paesaggi la cui bellezza arriva a toccare corde profonde dell'anima, ma anche di profumi, di suoni, di sapori.
Fantastico su tutto questo, e non vedo l'ora di potermi immergere in questa immagine, di vederla non più soltanto con gli occhi della mente, ma di viverla con tutti e cinque i sensi.
Foto presa da Pinterest
Dicendo Sicilia il primo pensiero è il mare, le acque cristalline, le rocce scure ed i fichi d'india.
Ma il mio giro mi porterà a scoprire una Sicilia diversa, meno famosa, forse un po' inedita e che a maggior ragione sono curiosa ed entusiasta di vedere e raccontare.
Esploreremo infatti l'area rurale che si trova ai piedi dell'Etna - e qui aggiungiamo un altro punto alla lista: vedere un vulcano dal vivo.
L'Etna in foto mi sembra un vecchio drago dormiente, col suo respiro di fumo, con la sua presenza imponente che, nel suo lungo sonno, più che minacciosa ormai sembra quasi famigliare.
Chissà che impressione mi farà conoscerlo di persona, e vederlo accompagnarci sempre nei giri che faremo, sullo sfondo.
Foto presa da Pinterest
L'Etna è il padre-padrone della campagna che cresce sui suoi fianchi e fino ai suoi piedi: i resti dei suoi scoppi d'ira oggi rendono il terreno fertile, fanno crescere vigneti rigogliosi, ma prima hanno distrutto, hanno ucciso.
Qua e là, nei dintorni di Mascalucia e nel Parco Urbano Monte Ceraulo, si possono ancora vedere gli hornitos, le colate laviche a corda e le fratture da eruzione che risalgono al 1669, l'ultima volta in cui la furia del drago esplose in tutto il suo fuoco, distruggendo interi nuclei abitativi.
Ci sono poi quelli che in dialetto si chiamano accalori, le valvole di sfogo del vulcano, grotte e gallerie sotterranee in cui il drago sfiata la sua ira nel sonno e, per ora, continua a dormire.
Visiteremo piccoli borghi con le loro chiesette antiche e con i portali realizzati in pietra lavica (ancora, a dimostrare come un simbolo, che appartengono al vulcano).
Scopriremo una Sicilia diversa, forse anche diversa dalle immagini mentali in cui mi sto cullando in questi giorni.
Foto presa da Pinterest - spero che vedremo proprio questo scorcio!!
Ma, proprio per questo, sono ancora più curiosa di scoprirla e di raccontarvela!
Se già non lo fate, vi invito a seguirmi sui miei social (Facebook, Twitter, Instagram e Google+) per esplorare in diretta con me queste bellezze rurali siciliane.