Blog Tour: Have a little faith in me by Seraphina Donavan

Creato il 20 novembre 2013 da Anncleire @anncleire

It wasn’t painful, but it was immovable. “Being gentle with you doesn’t mean I’m not the one in charge,” he whispered the words hotly against her ear as he pressed her hand onto the counterop again. His other hand stilled, his fingers still deep inside her. “If you move from this spot, if you make the slightest indication that you’re going to be disobedient, I will stop. Do you want me to make you come, Kaitlyn?”

“Have a little faith in me” è uno di quei libri che mi ero dimenticata di avere, ma che avevo accettato perchè a propormelo è stata Barbara Hightower con cui collaboro da quasi un anno e che mi ha fatto conoscere Mary Ting. Capirete come non mi sono tirata indietro quando mi è stato proposto questo libro. Non mi sono andata a rileggere la trama, ero un po’ dubbiosa, ma quando mi sono immersa nella storia, mi sono accorta che era una romance…e che romance! Con un filo di erotica che non guasta. Se non leggete cose che scappano un po’ dai soliti schemi, dove il corteggiamento è leggero e le scene passionali molto limitate…è meglio che state lontano da questo libro.

In superficie, Kaitlyn DuChamps è tutto quello che Grant Ashworth disprezza – una ereditiera viziata con un caratteraccio, che deve scontare la sua pena in una fattoria mentre cerca di soddisfare le ultime volontà di suo zio. Viziata o no, non si può negare che è bellissima. Anche quando si beccano l’uno con l’altro, lui la vuole, e non ci vuole molto per capire che c’è molto più di quello che mostra al mondo in Kaitlyn.

Kaitlyn indossa il suo caratteraccio come un’armatura. L’ha forgiata lei stessa dalla bruttura, dalla pena e dal tradimento che si nascondono nel suo passato. Nessuno entra in lei, nessuno vede la vera lei, viene ammesso oltre le sue mura costruite attentamente. Anche quando si immerge nella passione che scoppia tra di loro, una passione con Grant che non ha mai vissuto, Kaitlyn cerca di rimanere emotivamente distante.

Ma Grant vede attraverso di lei, scavando nei suoi segreti, abbattendo le mura…e quando il suo passato arriva a sorprenderla, deve decidere quanto si fida di lui.

Sono sincera, leggo tonnellate di libri del genere. Sono talmente fissata con le romance che resto incantata nel trovare trame simili ad altre che ho già letto. Questo è inevitabile in un campo dove è stato scritto di tutto. Quello che mi spinge ancora a leggere libri del genere non è l’epicità di certi racconti, che pure fa la differenza, ma la capacità di una scrittrice di usare i soliti clichè per costruire una trama che funzioni, che regga alle pressioni e che sconvolga il lettore. La Donavan pur usando i soliti prototipi, il maschio alfa, levigato dal lavoro nella fattoria con i cavalli e la ricca e viziata donna che arriva a metterlo a posto, riesce a far immergere il lettore in una atmosfera passionale e critica, in cui ad ogni pagina si urla “e baciala” e il primo bacio è uno scoppio che risuona. La storia, narrata dai punti di vista di entrambi i personaggi, ma in terza persona, e con dei cambi di prospettiva talmente smooth che quasi non ti accorgi, e resti a leggere una scena incantato, non ha molto. Certo c’è un mistero, il passato di Kaitlyn che minaccia di saltar fuori nei momenti più inopportuni, ma questa è principalmente una storia di fiducia e rispetto e sicuramente di seconde occasioni. I personaggi si connettono subito, si guardano e si vogliono, ma in qualche modo, ci vuole un po’ prima che i due riescano a sciogliersi. Il sesso, che arriva a sconvolgerli alle spalle, apre solo le porte ad una storia che si fa sempre più intensa e scoppiettante e che divora i due, lasciandoli vulnerabili. Ma entrambi testardi, entrambi paurosamente vittime di sé stessi e del loro passato, scappano, continuamente, rinfacciandosi i loro comportamenti e vivendo di pregiudizi. Lui è rude e incongruente, lei schizzinosa e raffinata, in un gioco di potere in cui nessuno vuol cedere, ma che alla fine vede Kaitlyn sottomettere la sua fiducia in Grant, che se la conquista sul campo. Niente è semplice, i due lottano fieramente, in ogni campo, dall’uscita al locale, al ripulire le stalle, ma in qualche modo, i due trovano un terreno comune su cui avvicinarsi e far nascere qualcosa di potente.

La schiera dei personaggi secondari, funzionali alla trama, trova la solita bitch da uccidere a vista, piena di gelosie, veleno e tradimenti, Tessa, la cattiva della situazione, che viene dal passato di Kaitlyn e la vuol vedere in ginocchio. L’amica sostenitrice, Lorelai e naturalmente Margaret, la mamma di Grant. E come non citare Deena. Adorabile.

Il particolare da non dimenticare? Dei cuccioli…

Una storia passionale, piena di sentimenti, tensione sessuale alle stesse e scene commoventi e di redenzione, “Have a little faith in me” è una storia di fiducia e rispetto che si conquistano sul campo, condividendo tutto con la persona che si ama, senza risparmiare nulla.

Buona lettura guys!

Ringrazio immensamente Barbara Hightower per avermi concesso di leggere il libro in anteprima e di partecipare al Blog Tour in cambio della mia onesta opinione.

 

Dove trovare il libro:

Goodreads  |  Amazon

Volete sapere qualcosa su Seraphina Donavan?

È un’inguaribile romantic con una mente deviata e sporca. Queste cose, combinate con il suo amore per la scrittura, l’hanno spinta a compiere un salto e trasformare le sue fantasie in parole scritte su una pagina. Una ragazza prosperosa, ha deciso di celebrare donne con le curve con il suo lavoro attraverso la scrittura e con un uomini bellissimi che le amano. Ha pubblicato 11 libri e sta lavorando a molti altri. Vive nel Kentucky centrale, trascorre molto tempo a salvare animali in difficoltà, lavorare ad un’agenzia no profit e sognare di diventare un’autrice best-selling. Vive in una casa che ha più carattere che parti funzionanti e le spiace trascorrere il tempo con i suoi bimbi pelosi. Sentitevi liberi di contattarla con domande o pensieri… ama connettersi con i suoi lettori e rimanere in contatto con tutti.

Dove trovarla:

Goodreads  |  Website  |  Facebook  |  Twitter

Siete pronti a leggere un’anticipazione della storia?

Tre…

Due…

Uno…

Grant stood in the middle of the living room, sipping a glass of bourbon and looking far more appealing than any man had the right to. His blonde hair, just a tad too long, brushed the collar of his white dress shirt, and the grey trousers he wore were perfectly tailored to him. He’d shed his muddy cowboy boots in favor of black dress shoes. He’d also shaved the burnished gold stubble that had only intensified the rugged masculinity of his chiseled features.

Approaching him, Kaitlyn was thankful for her heels and for the nanometer of height advantage they’d provided her. She’d judged him to be just over six feet, and with her heels, she was an inch above that. It wasn’t much but she’d take it. Gesturing to his glass, she asked, “What do I have to do to get one of those?”

“Use those long legs of yours to walk across the room, pick up the bottle, tip it to roughly a ninety degree angle and pour the contents into a glass of your choosing,” he replied. 

“How long did it take you to become this much of an asshole?” she asked. 


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