Buondì, lettori! Oggi è la giornata dedicata al terzo appuntamento della Blogger Love Project, l'iniziativa promossa dai fantastici blog Sweety Readers, She was in Wonderland e Reading is believing! Come terza tappa del progetto, le nostre tre eroine hanno proposto un intervento che penso molte blogger condivideranno perché davvero simpatico, che tratta di descrivere la nostra giornata tipica da blogger, condita di tutte le curiosità che vogliamo aggiungere!
Siccome ieri, quando ho scritto il post, avevo voglia di ridere e allo stesso tempo di fare qualcosa di diverso, ho deciso di personalizzare questa tappa e dividerla in due: My blogging process, che sarà la parte più "tradizionale" in cui vi parlerò un po' delle mie abitudini di blogging, e A day in Isa's blogging life. Quest'ultimo è la vera "novità", se così vogliamo chiamarla. Sono le prime due scene a cui ho pensato mentre mi chiedevo cosa scrivere in questo intervento, momenti di vita vera in cui il blog, in un modo o nell'altro, fa capolino. Ho deciso di buttarle giù in prima persona, delle vere e proprie gag che mi hanno divertita un mondo e spero divertiranno anche voi.
My blogging process
La gestione della piattaforma
Come blogger, mi ritengo una persona che pianifica "ma non troppo". Sono una di quelle che la sera, a notte fonda, scrive interventi per il giorno dopo e li pubblica alle ore più "consone", mentre in realtà mi trovo in università, a spasso per il centro o, beh, ovunque capiti. Questo farebbe di me una persona che pianifica, giusto? Ma non troppo, dicevo, perché raramente riesco a scrivere più di un post nella stessa sera e quando trovo una notizia all'ultimo minuto di cui voglio parlare immediatamente, lo faccio senza farmi scrupoli. Spesso e volentieri, però, mi dedico a un solo intervento, nottata dopo nottata! Quando invece mi capitano pomeriggi liberi o momenti di svago può succedere che riesca a recuperare più interventi, pianificarli e portarmi così avanti. Allo stesso tempo, soprattutto ultimamente, sto cercando di essere più presente anche sulle mie pagine social, condividendo in qualsiasi momento della giornata le news più interessanti che mi capiti di trovare. Considero i social come quei luoghi dove scrivere "breaking news", o commenti simpatici e che richiedano poco impegno. Quelle pagine mi permettono di esserci sempre, per così dire, e di dire la mia senza perdere un secondo. Per approfondire i vari argomenti, poi, aspetto di poter essere davanti al mio fidato pc per scribacchiare qualcosa di più sensato e lineare. Dedico molto tempo al blogging, dunque. Lo faccio perché gestendo questa piccola piattaforma dal 2011, ormai è parte di me e si intreccia con la mia passione per la lettura, invadendo ogni momento della giornata. Quando ho un attimo libero mi fiondo a guardare le ultime novità letterarie e, ve lo assicuro (gli altri blogger lo sapranno), cercare di essere sempre al passo con questo mondo così vario e in costante movimento non è affatto facile. C'è passione, però. Passione e divertimento! Finché entrambi coesisteranno, potete essere certi che mi avrete sempre tra i piedi. Ora, come promesso, vi regalo uno squarcio in prima persona nei primi due momenti che mi sono venuti in mente mentre pensavo a cosa scrivere in questo intervento. È stato più forte di me - dovevo condividerli con voi, e per farlo ho deciso di usare scene di vita vera! Saranno un tantino esasperate, certo, ma pur sempre di vita vera. Enjoy!
A day in Isa's blogging life
I momenti più assurdi, le scene più vere
1. Mai un attimo senza la posta
Generalmente, questa è la reazione appena sveglia. Non badate all'ora.
È giorno. Me ne accorgo dalla pallida luce che penetra dalle serrande, dai suoni di chi già si sta per avviare a lavoro... e da quella stupida suoneria che ogni mattina strombazza più volte di fila, ricordandomi che sono in ritardo.
Perché lo sono, come al solito, ma non ne faccio un dramma. Piuttosto faccio quel che si addice a momenti come questo, che è diventato un rituale quasi quanto il caffè la mattina.
Allungo una mano verso il comodino e afferro il cellulare. Spengo la suoneria e con occhi gonfi di sonno apro le email del blog, scorrendo le novità senza davvero vederle. È una segnalazione dell'editore, quella? Un nuovo libro, proprio di quell'autrice che mi fa battere il cuore? Forse dovresti fare un'anteprima, suggerisce una vocina nella mia testa. Sì, ma prima è meglio che mi prepari per l'università, rispondo io, ancora a letto e con le palpebre pesanti.
Ottima idea, sussurra la me convinta di essere una saggia persona, devi prepararti per l'università, lavarti, fare colazione...
Sorrido. In fin dei conti, oggi non sono così in ritardo.
Poi mi riaddormento, lo schermo del cellulare sul naso.
2. Ogni momento è buono per condividere
Il professore parla e io prendo appunti. Mi sento una così brava studentessa a riportare per filo e per segno tutto quel che esce dalla sua bocca, anche le cose che potrei risparmiarmi. "Vado in bagno un attimo, ragazzi," dice, e io lo scrivo.***
La collega alla mia destra mi guarda in modo strano. Sposta lo sguardo sul mio quaderno, sull'ultima frase del professore e poi su di me.
È biasimo, quel che leggo nei suoi occhi?
La ignoro, accarezzando le pagine.
Pausa caffè, tutti parlano del più e del meno. Sfilo il cellulare dalla tasca e inizio a scorrere il feed di Facebook, poi di Twitter, poi ancora di tutti i social che seguo. Due o tre novità catturano il mio sguardo come fossero pan di stelle - ne mangerei volentieri qualcuno, in questo momento - e decido di condividerle per allietare il pomeriggio dei miei follower. Visto che ci sono, pubblico anche il post che ho scritto la sera prima sul blog e lo spammo allegramente sulle mie pagine.
Mi sento molto soddisfatta dopo averlo fatto.
Il professore rientra in aula con un sorriso stampato in volto. Agita una mano verso la lavagna, indicando le svariate file di formule che ha passato l'ultima mezz'ora a scrivere.
"Ovviamente questo non sarà nell'esame," ricomincia con nonchalance.
L'aula geme annoiata mentre io trascrivo quelle nuove parole. Ci metto un po' a capirne il significato, poi trattengo una parolaccia.
Brutto babbano.
Perché deve fare sempre così?
Questa era la mia terza tappa per il Blogger Love Project. Spero vi abbia divertiti leggerla come ha divertito me scriverla. Lasciate pure i vostri commenti/interventi sul blogging process e la vostra giornata da blogger e passerò a trovarvi! Anche se non lo farete, mi sono ripromessa di stalkerare un po' di più i blog che seguo, per cui molti mi troveranno comunque a invadere le loro pagine! Al prossimo appuntamento, il 16 Ottobre per condividere un altro po' di amore per i blog!