Blogger per caso (esperienza autore Simone)

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 6 ottobre 2012  Autore: Simone Lorenzi

Mi ritengo una persona piuttosto pragmatica e poco creativa. E altresì una persona piuttosto fredda che difficilmente esprime i propri sentimenti o emozioni. Perciò quando Stefano quasi un anno fa mi chiese se volessi scrivere per questo blog ero titubante, anche se alla sua richiesta ho risposto d’impulso affermativamente.

Nei giorni seguenti però riflettendo mi sono detto “Che cavolo scrivo? Io non sono creativo e faccio fatica ad esprimere le mie emozioni… cosa mi invento?”

Eppure ormai avevo dato la mia parola e siccome non bisogna mai rimangiarsi la parola data, cominciai a buttare su carta delle idee molto generiche che mi balzavano in testa su argomenti vari attinenti alla visione del blog e comunque frutto della mia seppur breve esperienza come praticante di aikido, di iaido, come ex-praticante di karate e appassionato di cultura orientale (in particolar modo giapponese). All’inizio non fu semplice, avevo tanti spezzoni di discorsi, di idee, di visioni del mondo, tutto ordinato nella mente in maniera totalmente confusionaria. Nella mia testa aveva tutto un senso ma il problema era tradurlo su carta in un discorso logico e comprensibile ai lettori.

Così un po’ per gioco, un po’ per volontà di provare una nuova esperienza ho cominciato a scrivere e arricchire il blog di contenuti. Dopo un anno non mi ritengo certo uno scrittore, non ho velleità di scrivere libri mainstream. Il mio unico obiettivo è far conoscere il mio pensiero e condividerlo col mondo e con chiunque voglia avere la pazienza di leggere le mie dissertazioni di principiante in ambito “budoistico”.  Condivisione che ha l’obiettivo di essere fonte di crescita per tutti i partecipanti alle discussioni, me compreso. Scrivere pubblicamente su un blog ha il vantaggio di attirare opinioni diverse, permette di venire a conoscenza di punti di vista sconosciuti e quindi favorire uno scambio reciproco di contenuti utili alla crescita e al miglioramento personale. Acuisce altresì la flessibilità mentale e l’accettazione dell’individualità altrui perché scrivere attira anche critica che è costruttiva oltre che se posta in maniera educata, senza atteggiamenti “da so tutto io” e senza intenti offensivi, anche nella maniera in cui siamo in grado di accettare e armonizzarci con le opinioni altrui. Quando ci esponiamo al pubblico dobbiamo insomma sempre ricordare i principi di rispetto che regolano il rapporto tori-uke come fossimo sul tatami e accettare con il giusto spirito la lezione che ci viene impartita.

In questo periodo grazie al blog ho imparato a schiudere il mio cuore e la mia anima e lasciar fluire le mie emozioni nella tastiera. Ho imparato a mettere ordine nel caos dei miei pensieri e esprimermi in maniera più chiara e coerente. La mia mente ha aperto il cancello dorato del dojo dove pratico in cui la visione di base dell’aikido è unica e comporta quindi il rischio di un appiattimento e una diminuzione degli spunti di riflessione, di una fossilizzazione sulle proprie opinioni. Scrivere, leggere, valutare le opinioni altrui, come il fatto di praticare con persone che non siano i propri compagni abituali, ha il pregio di iniettare nuova linfa nel mio percorso che potrò in seguito trasmettere ai compagni di pratica una volta metabolizzati. Spero per cui di poter leggere al più presto articoli di nuovi autori e instaurare così un rapporto di scambio di esperienze in un clima di armonia e collaborazione… in pieno stile aikidoistico.

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