Bloggers, non fatemi cascare le braccia -e i maroni- parbleu !

Creato il 22 maggio 2012 da Tnepd

La sindrome da masochismo vittimista continua a segnare imperterrita i suoi inutili e controproducenti autogol …

Sinceramente in questi giorni, leggendo qui e là i soliti blog e siti di informazione alternativa, rimpiango il buon Domenico Schietti ( sì, proprio quello della serpentina ), secondo il quale, stringi stringi, il tutto si riduceva ad un complotto per rubargli la figa … lui almeno ti strappava un sano sorriso di tregua ad ogni post.

Invece voi no, imperterriti a darvi martellate sui coglioni in perfetto stile tafazziano, non avete ancora capito che la continua reiterazione chiusa e negativa degli stessi concetti, priva di una qualsivoglia visione escatologica come di un’ autentica via di fuga, fa proprio parte del “gioco” del Pensiero Unico, finendo per imbrigliare senza speranza l’ Immaginario in una trappola ripetitiva delle stesse icone a cui, giocoforza, non potrà mai esistere alternativa … TINA, appunto, e questo anche, seppur involontariamente, a causa vostra.

Così facendo ( ossia limitandovi solo a rimarcare le ormai ben note e inique dinamiche criminali del potere pur senza sapervi adeguatamente staccare dal loro “gioco” -inteso alla Berne- subdolamente ed eternamente invischiante ), entrate automaticamente a far parte della schiera dei gatekeepers, degli utili idioti quanto inutili e controproducenti “temporeggiatori”, insomma parte viva dello stesso sistema che pretendete di criticare, e fautori voi stessi dell’ imbrigliamento di quella capacità critica e di quel dissenso che vorreste invece favorire. Insomma “venite involontariamente agiti”, anche voi, dal grande spot globale che sta conducendo la massa verso una colossale regressione emozionale infantile ( quanto masochisticamente gratificante pur nella sua immensa frustrazione ) proprio per commercializzarle alla fine il proprio prodotto pre-confezionato. Un meccanismo basilare di ogni persuasione occulta, tanto semplice quanto perverso nella sua efficacia, in parte già visto e trattato qui.
Urge pertanto cambiare radicalmente comportamento, dinamiche, icone immaginifiche e modo stesso di pensare. E proporre un diverso Immaginario … o starsene zitti, che è meglio: se non si sa giocare è meglio non sedersi al tavolo, rischiando di divenire non solo vittime, ma anche inconsapevoli complici del baro di professione che abbiamo di fronte.

AMBROGIO, HO VOGLIA DI QUALCOSA DI BUONO …  

Generare un senso di frustrazione, di mancanza, di desiderio è uno dei meccanismi tipici della pubblicità che non a caso usa spesso in modo diretto o indiretto l’ allusione erotica e sensuale proprio per “fare prima”, per arrivare dritta allo scopo inducendo in una frazione di secondo un’ “apertura del varco emozionale che eluda la ragione” ( ma questo i saggi e prolissi disquisitori devono ancora capirlo ) proprio per NON DOVER INTERLOQUIRE con l’ altrui intelletto, che potrebbe opporsi, ma in un certo senso passare “sotto la soglia” della ragione,  bypassando di fatto qualsiasi potenziale resistenza e facendo leva unicamente su istinti, bisogni, sensazioni primordiali.
( Alzi la mano chi non ha maliziosamente ironizzato sulla frase pronunciata dalla sensuale signora in giallo al servizievole Ambrogio …)

Ma è proprio sfruttando la frustrazione generata attraverso l’ allusione promessa e non attuata di un desiderio -che le fareste se vi trovaste voi nei panni di Ambrogio, eh !?- che lo spot storna la vostra attenzione e la carica emotiva così generata sul prodotto commerciale ( Ovviamente l’ esca usata non è sempre e solo di natura sessuale: gli spot di automobili alludono spesso ad un desiderio vuoi di esplicito potere, vuoi di libertà e di fuga in senso lato; quelli di articoli di lusso generalmente alla sensualità; quelli di un semplice biscotto o prodotto alimentare “da introdurre” al senso di affettività positiva, rassicurante e familiare, e/o di genuinità e naturalità … e via dicendo di questo passo ).

In ogni caso, sia che la persuasione occulta agisca in modo “piacevole e sintonico” come sopra citato, sia che agisca in modo “spiacevole e distonico” ( facciamo l’ esempio a caso di uno spot in cui una bomba uccida vittime innocenti, meglio se minori caricati stavolta di enorme valenza positiva ? ) è sempre sulla frustrazione emotiva di nostri bisogni innati, istintivi, irrinunciabili che si va ad inserire ogni pubblicità, propaganda, vendita di oggetti o di “valori” che sia ( “valori” che non a caso sono emozionalmente caricatissimi: un “concetto”, come troppi prolissi intellettuali non hanno ancora capito, è difficilissimo da vendere … provate a vendere una bibita semplicemente elencandone gli ingredienti, magari neanche tanto salutari, e poi invece vestitela da babbo natale … )

PER INCISO: L’ UOMO E’ DUNQUE “NATURALMENTE PERVERSO E CATTIVO” ?

Ma neanche per idea, alla facciazza sia dell’ assunto cattolico di “peccato originale” che di quello illuminista-kantiano di “Male Radicale” ( peraltro ottimi esempi dell’ artata introduzione dello stesso virus logico in due ideologie e fasi storiche apparentemente contrapposte e antitetiche ) …

… La bomba che fa strage di innocenti, la crisi che porta ai suicidi, l’ ingiustizia sociale oggi così volutamente e insistentemente propagandate dai media si basano proprio sul senso di giustizia e equità innati nell’ uomo, altrimenti col cavolo che tali esche funzionerebbero … ed ovviamente se i media vi sottopongono ora e così insistentemente tali temi ( previa creazione della stessa crisi e attentati strombazzati, of course ) è proprio perchè si sta cercando una vostra reazione emozionale ed istintiva talmente forte da bypassare qualsiasi ragionamento, e farvi aderire di pancia ad una qualche soluzione già pre-confezionata.
Esattamente come fa un qualsiasi spot, appunto, che fa sempre leva su un’ istintività adattiva alla vita non certo per approdare ad essa ma ad un suo qualsivoglia surrogato, all’ asso nella manica già predisposto … ed ecco perchè limitarsi a generare frustrazione e rabbia impotente diventa, particolarmente in questa precisa e delicata fase di “compressione sociale”, rinforzante del gioco già attuato dal sistema-baro stesso. Senza possibilità di uscita ( che equivarrebbe ad alzarsi saggiamente dal tavolo o per rovesciarlo davvero, -ma ci vuole tanto, troppo coraggio- o quantomeno per allontanarsene definitivamente ).

IL MOTORE OCCULTO, GLI ARCHITETTI DEL SISTEMA, E LA PERSUASIONE EMOZIONALE-OPPOSITIVA 

Il modo più semplice ed efficace per capire il nostro sistema organizzativo sociale, sistema che “usa” l’ economia quale volano occulto della macchina di potere e di controllo, è quello di pensare a voi come pecore e ai dominanti come pastori, prescindendo da ogni astrazione morale e dogmatica di sorta.

Per il pastore le pecore sono solo “cose” e mezzo di sostentamento da sfruttare al massimo pur senza mai arrivare alla loro totale eliminazione: il pastore può essere un “buon pastore” o un “cattivo pastore”, ma nulla al mondo impedirà che agisca sempre nell’ ambito di tale ottica e relative dinamiche. Se serve non esiterà quindi a sacrificarvi, oltre che impossessarsi del vostro “prodotto interno lordo” tosandovi e mungendovi; e se non ha di meglio a portata di mano, o in caso di qualche strana alterazione del gusto, non esiterà a infilarvelo in quel posto a prescindere dal vostro esplicito consenso: solo quando devono mostrarsi più raffinati i pastori hanno imparato a convincere le pecore che vengono inchiappettate nel loro interesse, altrimenti fa niente et voilà, l’ introduzione è bruta e si esime dai preliminari, come ben sanno nei pascoli del “sud del mondo”.
Del resto de gustibus ( loro ) non disputandum est, come del tutto pleonastico e del tutto simile all’ inutile e insulso belare pecoreccio è il nostro disputare dei gusti padronali su blog e altre cazzate varie: se va bene si salva solo un po’ di forma, se va male neanche quella. E questo non dipende affatto dalle pecore, e neanche dai pastori limitrofi ( strizzatina d’ occhio agli strateghi geopolitici ), ma semplicemente dal fatto che tale sistema, per la sua stessa sussistenza, vuole che ci siano pascoli più floridi e più liberi di altri, in grado di “assorbire” lo sterco prodotto dall’ intera forza-lavoro pecoreccia.

IL MEZZO DI DOMINIO o MOTORE STORICO OCCULTO:  Il paragone serva a descrivere con buona approssimazione sia l’ escatologia delle parti che l’ enorme differenza dei mezzi a loro disposizione: non importa che le pecore, come l’ ochetta Martina del noto antropologo Konrad Lorenz, si credano simili ai pastori, anzi facciamoglielo credere di proposito: alimentare questa falsa credenza è l’ astuzia più grande del pastore, che in questo modo evita di vedersi fuggire il branco in massa e a gambe levate, pur senza dover recintare visibilmente il gregge. Il recinto, invisibile e subdolo, consisterà invero in pastoie “virtuali” attuate attraverso l’ economia e la moneta, sistema che si è rivelato inoltre estremamente pratico ad estendere, rinnovare e perpetuare con poca o nessuna fatica il dominio di pochi pastori su immense moltitudini di pecore.

Il “ciclo del debito”, rivelatosi perfetto allo scopo di controllo occulto, diventa ciclo storico tout-court: una macchina perfetta che può e deve andare avanti da sè, senza la minima sbavatura nè tantomeno intromissione di qualche pecora impertinente. Come il motore a quattro tempi della vostra auto, conosce solo un modo di procedere, e non può essere che quello e solo quello intrinseco al sistema: aspirazione, compressione, scoppio, ritorno; alternanza di fase attiva e fase passiva. Dove la fase attiva corrisponde a quella di sviluppo e relativo benessere in cui vengono lasciate pascolare e crescere le pecore ( corrispondente ai nostri ultimi anni ’50/60 ), cui consegue una fase di sfruttamento dell’ energia prodotta dal motore storico-sociale; e la fase morta corrisponde alla crisi indotta per portare il ciclo ad azzerarsi e ripetersi ( fase attuale ), cui conseguirà necessariamente una nuova fase di compressione ( dissenso da canalizzare e utilizzare sia come “chiusa” del precedente ciclo che come introduzione al nuovo ) e scoppio ( ossia la “fase nascente” del nuovo ciclo, il periodo di ottimismo, nuova fiducia e reale ricrescita necessarie a far ripartire la baracca ).

( Va da sè infatti -c’è ancora bisogno di ripeterlo ?- che gli strumenti virtuali di “massima aspirazione del lavoro prodotto” oggi spinti al massimo della loro devastante efficacia, dovranno essere abbondantemente dismessi domani, proprio per consentire una nuova fase di produzione “reale”. Per questo il sistema genera e controlla anche l’ apparente “opposizione” alle sue stesse malefatte ).

IL COMPUTER EMOZIONALE E I PERSUASORI:  Ora, un conto è “far credere” alle pecore di essere simili ai pastori, un altro farlo davvero: e la differenza sostanziale sta proprio nel fatto che mentre i primi sanno benissimo di menare il can ( pardon, la pecora ) per l’ aia procedendo in questo modo “ciclico”, alle altre vien fatto credere di procedere in linea retta, addirittura in modo “evolutivo”, come se si stesse veramente andando da qualche parte ( vedasi il capolavoro di indottrinamento storico-filosofico in tal guisa effettuato a partire da Giambattista Vico fino all’ odierno Milton Friedman e ai suoi “Chicago Boys”: in realtà entrambi sono i persuasori occulti delle relative epoche, e propinano a ben guardare la stessa truffa travestita da solfa pseudo-intellettuale ) …

Del resto, l’ astuzia del pastore è proprio quella di far credere alle pecore che sono “libere di muoversi” mentre le trascina in questo percorso obbligato, e non può certo renderle edotte del principale inganno su cui basa la propria supremazia …
Dunque, abbiamo che la macchina è strutturata per andare avanti da sè, servendosi proprio delle pecore che ne costituiscono il combustibile, pur facendo credere alle stesse non solo di essere in gita di piacere, ma anche di poter decidere ( astuzia delle astuzie ! ) da quale parte andare … 

Cazzo, che grande magheggio … ma come ci riescono, parbleu ?? …
E come trasformare un moto circolare e ripetitivo in un moto apparentemente rettilineo ed evolutivo ??

… Come fa la Microsoft, per esempio … ossia ottenendo che venga preinstallato in fabbrica il proprio software “limitante” sull’ hardware potenzialmente superiore delle pecore ( e a rendere ben edotti di questo dovreste servire anche tutti voi blogger, e non certo a tramutarvi a vostra volta in “programmi” che girano sterilmente e inutilmente all’ interno del sistema operativo in uso !! ) …

E credetemi, la cosiddetta “persuasione occulta”, e la “persuasione di massa”, non consistono certo nelle fandonie internettiane volte a trovare la parola “sex” in loghi e immagini, o in altre strampalate quanto fantascientifiche ed innaplicabili tecniche di condizionamento coatto e forzoso, applicabili al più solo su pochi individui ed in condizioni del tutto particolari … No: il meccanismo di persuasione di massa è molto più semplice, visibile, e viene applicato del tutto alla luce del sole, eppure è così difficile da vedere per gli occhi delle pecore condizionate, quanto diabolicamente efficace a raggiungere lo scopo del pastore !… E come lo spot pubblicitario sopra menzionato, appunto, usa dinamiche potenzialmente “buone e adattive” per propinarci via-via il suo surrogato emotivo, la cicoria al posto del caffè buono, la reazione in scatola al posto di quella spontanea, la pseudo-vita della macchina-sistema-debito al posto della vita vera.

LA LOGICA BINARIA-EMOZIONALE … In pratica si installa sulle pecore in fase di assemblaggio ( educazione, scuola, cultura, praticamente TUTTI i canali tradizionali di trasmissione generazionale del sapere ) un software per cui la pecora arriverà a percepire, intendere, interpretare, indagare la realtà solo in modo binario ( secondo la logica “on-off” tipica dei computer, tanto per intenderci ) e preferibilmente del tutto emozionale ( quest’ ultimo è tuttavia un aspetto più visibile, quindi meno efficace in quanto maggiormente correggibile dal singolo ).

E’ il tipico modo di pensare per opposti, per contrapposizioni di neri e di bianchi netti, di acceso-spento,  di buono e cattivo, di amico e nemico, di destra e di sinistra, ecc. ecc.
Il potere “sa” che questo, ben lungi dall’ essere un veritiero approccio cognitivo, è un artefatto escogitato per il controllo del popolino, ( vedi la simbologia molto esplicita del pavimento massonico a scacchi, delle due colonne del tempio, degli “opposti” di Sole e Luna, ecc. ), e non a caso ogni percorso di consapevolezza consiste soprattutto in un processo di “epurazione” da una falsa visione del Reale indotta attraverso i tradizionali canali educativi ( e ancora non a caso ogni canale che si proponga come ulteriore evoluzione pone sè stesso come potere superiore e unificante del dualismo “popolare” in cui sono fallacemente immerse le persone “normali” ).

Facendo un parallelo musicale, le pecore suonano e capiscono per tutta la loro esistenza solo “L’ Uva Fogarina”, ossia la progressione armonica dei 2 soli accordi di Tonica e Dominante, e neanche riescono lontanamente a percepire la musica suonata dal pastore che ha imparato a destreggiarsi con le fughe di Bach !
( … L’ esempio è molto meno peregrino di quel che sembri, e rispecchia perfettamente un percorso sociale, storico e culturale realmente avvenuto: mentre nel Rinascimento l’ élite si ri-appropria di una regola universale secondo cui si struttura spontaneamente tutta la materia sia vivente che non ( regola riassumibile, per farla breve, nella legge logaritmica di Fibonacci ), e per diretta conseguenza anche di una più adeguata metodologia di indagine del reale che porta alle tante innovazioni e scoperte dell’ epoca, contemporaneamente la stessa èlite intrappola la massa in una eterna dicotomia di pseudo-contrapposizioni fideistiche, artefatte e facilmente controllabili.

L’ esempio precedentemente portato degli assunti di “peccato originale” e “male radicale” esemplifica perfettamente lo stesso uso strumentale di pseudo-opposti per il controllo “fideistico” delle masse pur all’ interno di strutture di pensiero in sedicente antitesi come quello cattolico e quello illuminista: e una volta introdotto il troyan, ( e saturando entrambe le alternative introdurlo diventa un gioco da ragazzi ), il virus logico, il software farlocco prenderà il controllo del computer, e ogni “programma” pur valido che gira in esso non potrà più sfuggire a questa logica perversa, arrivando di fatto al classico “loop” autogeno che impedisce ogni vera comprensione intrappolando la dialettica in una “singolar tenzone” dove, a dispetto di ogni “logos”, sarà impossibile giungere sia ad una sintesi che ad una uscita qualsiasi in quanto già impedita dall’ errore di partenza ( ne abbiamo già parlato qui, quindi non sto a ripetermi ).
Succede in genere in questi casi che ne scaturisce solo conflittualità e confusione ( come facilmente sperimentabile anche nelle nostre dispute tra blogger ), entrambe facilmente cavalcabili dal pastore, o conduttore che sia. 

Tornando all’ esempio in questione quindi, sarà del tutto inutile e infruttuoso addentrarsi nella disquisizione ( e DIABOLICO assumerla a preteso sistema “intelligente” di indagine del reale ) dicotomica e manichea se l’ Uomo sia o meno intrinsecamente buono o cattivo, in quanto l’ “errore logico” è già contenuto, in questo esempio, nello stesso postulato di partenza ( dove il preteso razionalismo kantiano di “Male Radicale” diventa ben più sibillino ed indecifrabile dello stesso “Peccato Originale”, finendo col dover per forza chiamare in causa, per la sua accettazione, un “atto di fede” che porta alle stesse conclusioni pratiche che l’ Illuminismo enunciava -ma davvero ?- di voler contestare ):
“L’ Uomo, per sua natura, è incapace di discernere il Bene dal Male” dice l’ assunto di peccato originale …
“L’ uomo, pur essendo dotato della capacità di discernere il Bene dal Male, è automaticamente portato a scegliere il male” … dice l’ assunto di Male Radicale
( … con la stessa conseguenza logica che, incapace di agire nel proprio interesse, l’ uomo necessita comunque di una guida, un riferimento “a lui esterno” )

Anche analizzando l’ affermazione di Kant, che teoricamente dovrebbe essere la più razionale e meno fideistica, ci accorgiamo immediatamente che non solo essa è del tutto gratuita, non solo manca al suo interno di ogni consequenzialità logica, non solo è in aperta contraddizione con sè stessa, non solo essa viola inesorabilmente entrambi i principi della logica Aristotelica ( non contraddizione e necessità logica ), ma, come abbiamo visto, è vistosamente smentita proprio dall’ utilizzo di quelle tecniche di persuasione occulta che, per funzionare, DEVONO NECESSARIAMENTE far leva sui più innati istinti dell’ Uomo: e la naturale avversione alla violenza, all’ ingiustizia e alla sopraffazione sono tra questi.
 Tra parentesi, nessuna “strategia della tensione” potrebbe mai funzionare se dessimo retta a Kant, nessun ciclo del debito potrebbe mai ripartire sull’ onda di una più o meno innescata rivolta, rinascita sociale o astruso “cambiamento” che sia, così come diverrebbe impossibile la stessa conservazione della specie. E il fatto che si usino ampiamente tali leve innate, pur distorcendone l’ indirizzamento finale, sia in pubblicità che in propaganda, indica oltre ogni possibile dubbio che gli “architetti sociali” sono ben consci delle reali dinamiche umane e della loro valenza sostanzialmente positiva, anche se poi a voi preferiscono raccontare solo delle gran balle.

( Anche in questo caso quindi, e mai come in questo caso invisa al potere e ad ogni pensiero “politically correct”, la verità non risiede in falsi postulati ideologici arterioscleroticamente opposti, ma DENTRO il sistema stesso che si va ad indagare, che ci dirà che: “L’ Uomo è dotato di determinati impulsi e stimoli adattivi atti alla sua conservazione, impulsi che sarà il contesto sociale ad indirizzare verso il “suo bene” ( sviluppo positivo ) o verso il “suo male” ( distruttività, sviluppo sadico e/o masochista )  … dove è chiaro che anche gli assunti di “Bene” e di “Male”, lungi dall’ essere degli assoluti astratti, ( come invece si esige sia la fantomatica “crescita” ) sono del tutto relativi al sistema osservato. Chiusa la parentesi ).

ECCO, IL GIOCO E’ FATTO:  Una volta abituato il gregge a pensare e reagire in modo binario, una volta reso l’ uomo stupido come una macchina, ( come un volgare “ordinateur” direbbero i francesi ), una volta resa la sua reazione neanche più razionale, ma soltanto emotiva, controllarlo sarà un gioco da ragazzi, come un gioco da ragazzi sarà far procedere un motore a dinamica “circolare” in apparente linea retta: basterà proporre via-via all’ attenzione delle pecore solo l’ ultimo segmento della trama, provocarne la loro reazione oppositivo-emotiva e introdurre conseguentemente in gioco l’ asso, che già stava nella manica, teso solo a promuovere il reiterarsi del gioco e dell’ inganno.
Ed ecco che le stupide pecore, sapientemente istigate e sospinte da cani “persuasori” più o meno occulti, attuano la strategia circolare del pastore pensando di procedere libere e indipendenti in linea retta … o addirittura di “evolvere”.

Semplice, e geniale. Ma per favore: parafrasando Kubrick, invito almeno voi blogger a non prestarvi più, nemmeno involontariamente, a questo gioco perverso.

http://mon-dart.blogspot.com/2012/05/blogger-mi-fate-cascare-le-braccia-e-i.html


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