Il blogtour dedicato al bellissimo romanzo
In questa seconda tappa conosceremo meglio i personaggi. Preparatevi a una sfiata virtuale all'insegna della bellezza giacché quest'ultima è un requisito indispensabile per essere ammessi alla Corte di Namîr.
Prima di entrare nel vivo dell'argomento, vi ricordo che mentre si svolge il blogtour è in corso su Facebook un Giveaway, abbinato all'evento, che vi dà la possibilità di vincere una copia del romanzo gentilmente offerta dalla Triskell Edizioni.
In coda al post troverete il link e le istruzioni per partecipare.
Íron è un giovane che si trova costretto ad affrontare, più volte, gli scherzi di un Destino che sembra non avere in serbo niente di buono per lui.
Nato da una famiglia libera e benestante, fin da bambino impara l'arte di profumiere dal padre, ma quel futuro sicuro e tranquillo svanisce nel momento in cui l'uomo viene ucciso. Il ragazzo, rimasto solo con la madre, si arruola come guerriero nei Nodon per poter provvedere al sostentamento di se stesso e della donna che lo ha cresciuto. Quest'ultima però, provata dalla solitudine e dalla perdita del marito, presto viene a mancare, e a Íron non resta altro che continuare a difendere i Confini dalle creature assetate di sangue che li minacciano.
Una grave ferita in battaglia lo rende incapace di portare avanti quel compito, così la sua vita cambia nuovamente quando viene mandato nei Giardini Oltre la Cascata, alla Corte in cui i giovani di bell'aspetto e con particolari doti vengono addestrati per divenire amanti e sposi delle Dame che governano quel regno.
Alla Corte di Nemîr, Íron si ritrova a mettere in dubbio tutti i principi su cui ha sempre fatto affidamento perché in quel luogo, per sopravvivere, deve imparare a non ascoltare il proprio cuore e a nasconderlo dietro a ciò che deve mostrare di essere.
Testardo e forte nello spirito, legato alla nobiltà e all'intraprendenza di guerriero ma ancora offuscato dall'innocenza di un ragazzo che ha visto l'amore davanti ai propri occhi senza mai conoscerlo per davvero, colui che doveva diventare profumiere impara invece l'arte della seduzione e della lussuria per soddisfare una donna. Instaura una bella amicizia con una delle fanciulle che giacciono con lui ma sarà con uno dei suoi maestri che, quel cuore mantenuto celato, inizierà a battere inaspettatamente.
"Che razza di vita è questa? Giacere con qualcuno, giorno dopo giorno, per apprendere un'arte che non ha niente a che vedere con l'amore... solo per soddisfare i piaceri di una donna che, se mai mi dovesse scegliere, guarderà a me solo come il corpo che le dovrà dare una discendenza? Che razza di vita è?" lo ripeté con ancora più foga, guardando fisso negli occhi azzurri dell'uomo che ora stava fronteggiando. "Per sette anni ho rischiato di morire con la consapevolezza di stare facendo la cosa giusta e... sarei stato felice e onorato di dare la vita in quel modo! Sono qui da poco più di un mese e ogni volta che mi guardo allo specchio provo vergogna e disprezzo per me e per quello che sono costretto a essere! Non dirmi che questa è vita!"
Adasser è uno dei maestri che addestrano i giovani Maeldir della Corte di Nemîr ai segreti del piacere carnale. È un uomo sincero e ammirato da quasi tutti, severo quando serve ma capace di ascoltare e di guardare oltre l'apparenza di quel mondo in cui vive per andare incontro ai bisogni degli allievi di cui si occupa. Con un passato doloroso alle spalle, Adasser ha ormai chiara, dentro di sé, quale sia l'unica via per affrontare il futuro in quei Giardini, ed è quindi con convinzione che accoglie il giovane Íron e lo prende nel proprio gruppo benché le sue condizioni non lo rendano il candidato migliore agli occhi degli altri maestri.
Ma sarà proprio a causa dell'arrivo di questo giovane e di un susseguirsi di eventi inarrestabili che Adasser si troverà a rivedere proprio quel passato che non era mai riuscito, veramente, a dimenticare, e ad aprire gli occhi su un sentimento che, per anni, ha insegnato rigorosamente a non ascoltare.
"Devi dimenticare ciò che credi, ciò che pensi a riguardo, ciò che ti sembra giusto. Se vuoi restare in queste Case... se vuoi avere una speranza di sopravvivenza... queste sono le regole: dimentica i sentimenti che hai provato in precedenza fuori da qui perché gli unici ai quali dovrai permettere di raggiungere il tuo cuore, saranno quelli per la Signora che ti chiamerà a sé. Se riuscirai in questa impresa, ogni giorno sarà più semplice da vivere e la strada che ti sarà chiesta di percorrere per giungere alla salvezza, in discesa. Al contrario, dimentica questo consiglio, invece, e la tua esistenza sarà faticosa, difficile e dolorosa, anche in un posto ricco di serenità e sicurezze come questo."
Cínir è un ragazzo che, come tutti gli altri Maeldir, trova alla Corte di Nemîr un apparente e momentaneo rifugio dalla vita di stenti ai Confini a cui sarebbe stato destinato. Abbandonato ancora in fasce davanti alla porta di un sarto della Città sul Fiume, viene accudito e cresciuto dall'uomo e grazie a lui riesce a vivere anche senza quella famiglia che non l'ha desiderato e protetto. Alla morte del sarto, ormai anziano, Cínir non ha altri mezzi per continuare a sopravvivere se non proporsi per entrare nei Giardini Oltre la Cascata.
Ancora ingenuo e inesperto, quando viene accolto in quelle Case, si trova a dover affrontare qualcosa di completamente nuovo e affascinante, nonostante le crudeli verità di quella nuova esistenza, presto, lo porteranno a rendersi conto della prigione dorata in cui è costretto.
La sua insicura e sensuale dolcezza attira subito le attenzioni di un altro Maeldir e il cuore di Cínir comincerà presto a dimenticare le regole che quella vita impone, incapace di restare sordo ai battiti di un cuore che non ha mai provato affetto e amore.
"Credevo di avere davanti a me quel ragazzino impaurito dallo sguardo languido e innocente che ho accompagnato nella sala dei Bagni lo scorso anno."
"È ancora... davanti a te," sospirò Cínir, assecondandolo e circondandogli la vita con un braccio [...] "È ancora... tra le tue mani... come lo è stato sempre, dalla notte in cui ti ho chiesto di aiutarmi ad apprendere alcuni segreti di un corpo femminile che ancora non conoscevo. Invece sono finito sotto di te a implorarti per avere... il tuo... di corpo."
Duvain è un giovane attraente e sfrontato, consapevole del proprio fascino e abile a usarlo per ammaliare e sedurre. Proveniente dalla casa di una facoltosa famiglia di Lainor e quindi in possesso dell'educazione e dell'eleganza che i Maestri della Corte di Nemîr richiedono, Duvain non è nato, tuttavia, in quella casta privilegiata. La sua infanzia è stata segnata dalle atmosfere violente e indifferenti delle case di piacere dalle quali riesce ad allontanarsi grazie alla madre e, successivamente, passa gran parte della giovinezza a servire la ricca famiglia che li ha accolti, ad apprendere l'arte della danza e a esibirsi per loro.
Nonostante mostri una maschera impertinente agli occhi di tutti e nasconda molto del proprio essere fragile a chiunque, Duvain riesce a dare tutto se stesso al giovane per cui perde la testa e per il quale è pronto anche a dimenticare tutto ciò che è e che ha sempre voluto diventare.
"Io appartengo a te," cominciò allora a bisbigliargli Duvain con tutta la dolcezza che, nonostante la vita vissuta in passato, ancora riusciva a possedere. "Il mio corpo... è stretto tra le tue braccia." Come a voler sottolineare quella frase, gli lasciò le mani e lo attirò a sé, circondandolo con forza con entrambe le braccia, prima di girare su se stesso e spingerlo all'indietro in direzione del letto. "Il mio cuore... è racchiuso tra le tue mani," proseguì fino ad adagiarsi, con lui, sul materasso, ignorando i cuscini rimasti sotto di loro, "e non ho vita... senza il tuo respiro che accarezza il mio viso e riscalda la mia anima."
Hethuin è uno dei giovani che vive nelle abitazioni dei coltivatori nei Giardini Oltre la Cascata. Il suo destino è ben lontano da quello che rincorrono i Maeldir e la sua realtà non ha niente a che vedere con la seduzione e le lezioni dei Maestri per imparare a essere uno sposo perfetto.
I suoi giorni sono fatti di duro lavoro nei campi, di semina e di raccolti, e di serate passate davanti a un camino insieme agli zii a discutere delle attività da svolgere la mattina seguente.
Sicuro del futuro che lo attende e legato ai valori più genuini che si imparano dalla terra e dalla natura, Hethuin si ritrova spesso a ironizzare sulla perfezione e la bellezza di tutte le fanciulle e i giovani da cui è sempre circondato, ma è proprio da uno di questi che inizia a sentirsi attratto.
Consapevole della propria condizione, sa come stare al proprio posto senza destare sospetti, eppure quello che inizia a provare diventa presto troppo difficile da nascondere e controllare.
"Perché mi parli in questo modo? Lo sai bene che non mi è permesso niente di tutto questo! Sai bene qual'è il nostro destino!"
"Io posso dartene uno diverso," proseguì il coltivatore con un tono dolce, facendo un passo verso di lui [...] "Posso allontanarti per sempre da quella Casa, da quel futuro obbligato o dai Confini. Sì, è vero, non posso prometterti una vita cinque volte più lunga di quella degli uomini, ma... posso assicurartene una sola, reale e completa, fino a quando gli Dei lo vorranno."
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