
Buongiorno, miei cari lettori caffeinomani!Oggi il blog Coffee&Books ospita la prima tappa di un interessante Blogtour! Denise Aronica, giovane collega blogger (Reading is believing il suo blog), si è lanciata nel mondo della scrittura e ha deciso di autopubblicare il suo romanzo, un'opera alla quale ha dedicato tempo e sacrifici e che, finalmente, vedrà la luce molto presto. Ma prima, conosciamo meglio, tramite il blogtour da lei organizzato, l'opera e l'autrice :DViaggi in mondi paralleli. Ecco di cosa parla il romanzo d'esordio di Denise, un romanzo che promette di avvincere il lettore con il suo piglio fantastico, le avventure un po' surreali narrate e una bella storia d'amore.
La linea sottiledi Denise Aronica

Serie: La linea sottile #1Prezzo ebook: 2,99 euroPagine: 235Genere: sci-fi, paranormal romanceData di pubblicazione: 14 Luglio 2014AUTOPUBBLICATO
Quando Beth torna dal college per l’estate nella piccola cittadina di Queen’s Creek, in Arizona, non sa che la sua vita sta cambiare. Senza rendersi conto di come o perché, si ritrova a passare attraverso uno specchio e finisce in un mondo apparentemente simile al suo, ma non del tutto identico. Nella realtà al di là dello specchio, infatti, la madre di Beth, morta suicida anni prima, è viva e vegeta e le appare davanti canticchiando mentre si appresta a fare il bucato. Anche suo fratello maggiore, Joe, scomparso da mesi, si aggira per casa in tutta tranquillità e la sua sorellina più piccola, Amy, da tempo ricoverata in una clinica psichiatrica, sembra stare alla grande. Beth scopre che qualsiasi specchio diventa una porta, sotto le dita di chi, come lei, possiede il Dono. E che attraverso quella porta si può avere accesso a infinite possibilità. Infiniti mondi alternativi. Assieme al suo amico immaginario, Peter, e alla sua migliore amica, Charlie, Beth scoprirà la verità sulla sua famiglia e verrà coinvolta in un qualcosa che si rivelerà essere più grande di lei. Qualcosa che potrebbe mandare in frantumi la sua vita. Riuscirà a vegliare su coloro che ama e, allo stesso tempo, a fare la cosa giusta prima che sia troppo tardi?
L'autrice
Denise Aronica ha ventitre anni, è nata a Palermo, ma vive ormai in Romagna da più di dieci anni. Si è appassionata alla lettura da bambina grazie ai suoi genitori che usavano leggerle una favola ogni sera prima di metterla a dormire. Ad un certo punto, quando frequentava ancora le scuole superiori, ha deciso di voler raccontare anche le sue di storie, così ha iniziato a scrivere. Al di fuori di questo, nel tempo libero le piace occuparsi del suo blog letterario (Reading is believing) ascoltare musica di ogni genere, giocare a tennis e guardare più telefilm di quanti non riesca a seguirne.

Prima di farvi leggere l'estratto previsto per questa prima tappa del Blogtour (che sono certa vi incuriosirà molto), vi propongo il calendario con tutte le date e i blog partecipanti. Seguite ogni tappa e, alla fine, ci sarà anche un bel Giveaway per voi sul blog di Denise! ^_^
CALENDARIO BLOGTOUR
18 GIUGNO - Prima tappaCoffee & Books (Presentazione del libro + Estratto)
21 GIUGNO - Seconda tappaIl profumo dei libri (Presentazione dei personaggi)
24 GIUGNO - Terza tappaSweety readers (Universi paralleli)
27 GIUGNO - Quarta tappaDreaming fantasy (Intervista)
30 GIUGNO - Quinta tappa Diario di una dipendenza (Recensione in anteprima)
03 LUGLIO - Sesta tappaReading is believing (Conclusione e giveaway)
ESTRATTO
Esco dalla doccia grondante e mi avvolgo nell’asciugamano bianco che ho preparato. I capelli zuppi continuano a sgocciolarmi sul viso, li sposto indietro pettinandoli con le dita. Sono davanti al lavabo, ma non riesco a vedermi allo specchio così ci passo sopra una mano per togliere i residui di vapore. Il mio riflesso non è confortante. Ho ancora delle occhiaie abbastanza marcate. Nei miei grandi occhi castani non c’è la benché minima traccia di allegria. Risulta evidente quanto sia triste e sciupata. La linea delle labbra sembra aver deciso di rimanere perennemente contratta. Tornare a casa per le vacanze forse non è stata la migliore delle idee. Sospiro e resto lì a fissarmi per un po’. Penso ancora a come sarebbe la mia vita se la mamma fosse viva, se non avesse mai divorziato da papà. Come sarebbero le cose se fossimo ancora una famiglia felice? È una specie di ossessione e il dottor Grayson sostiene che è il chiodo fisso di tutti i figli i cui genitori divorziano. Il mio sguardo si perde e quando torno a mettere a fuoco il riflesso nello specchio c’è qualcosa che non va. Sembra che il vetro sia diventato liquido, riesco a scorgere delle piccole increspature, come se fosse davvero fatto d’acqua. Perfetto, se c’era una cosa che morivo dalla voglia di aggiungere alla lista delle mie stramberie sotto la voce “amico immaginario”, era proprio “allucinazioni”. Chiudo gli occhi e mio malgrado, mi costringo a darmi una sberla. Fa male. Scuoto la testa, come a cercare di far sparire quello che ho visto. O meglio, quello che penso di aver visto. Li riapro, ma lo specchio è ancora nelle stesse condizioni. Sembra quasi vibrare. Allungo istintivamente una mano e ne tocco la superficie. È densa e fredda, gelida. Una strana sensazione mi pervade lo stomaco, mi sento quasi mancare. Chiudo ancora gli occhi e quando li apro nuovamente barcollo. Torno a guardare lo specchio, è di nuovo solido e non c’è più traccia di vapore. Devo avere avuto una specie di calo di zuccheri. Non sono pazza. È tutto ok. Tutto ok. L’occhio mi cade sul bicchiere dove io e papà teniamo i nostri spazzolini, solo che al posto di essercene due, ce ne sono cinque. Cinque? Mi domando perché ne abbia comprati così tanti e da quanto tempo siano lì. Poi la porta del bagno si spalanca e quando vedo la persona che l’ha aperta non posso fare a meno di urlare. «Scusa tesoro, avrei dovuto bussare» dice mia madre come se niente fosse. «Pensavo non ci fosse nessuno in bagno, non eri andata a fare spese con Charlie? Probabilmente non ti ho sentito rientrare.» Non riesco a parlare. Che diavolo mi sta succedendo? Di cosa sta parlando? Si comporta come se la sua presenza sia la cosa più naturale del mondo. Va verso la cesta dove teniamo i panni sporchi e si mette a fare una selezione tra i colorati. Osservo i vestiti che ha tra le mani e mi domando da dove saltino fuori un paio di t-shirt che non ho mai visto e che di certo non appartengono a me o a mio padre. Lei si volta. È proprio come la ricordavo. Non ha un aspetto molto sano. Sotto ai suoi occhi ci sono delle borse ben peggiori delle mie e sembra stanca. I suoi capelli, neri come la notte, sono raccolti in una crocchia. «Sei sicura di stare bene?» Domanda apprensiva dopo avermi dato un’occhiata. Annuisco. Tutto pur di farla uscire dal bagno. Alla fine fa spallucce e se ne va. Mi appresto a chiudere la porta e a girare la chiave nella serratura un paio di volte per evitare che entri ancora e poi mi ci appoggio contro con la schiena. Osservo la mia espressione sconvolta dallo specchio. Tutto questo non sta succedendo. Non è reale.
Allora, che ne pensate di questo estratto? Il brano è tratto dal sesto capitolo del romanzo e narra del primo "viaggio" di Beth. Se siete curiosi di leggere tutto il romanzo, cominciate prenotandone una copia. Cliccando QUI, infatti, avete la possibilità di prenotare una delle copie speciali messe a disposizione dall'autrice, comprendenti la novella extra "Diario di un viaggiatore", la dedica e un segnalibro!

La prima tappa termina qui, ma vi ricordo di non perdere tutte le altre e vi auguro, come sempre, di divertirvi! :)
A presto!
xoxo






