blood meridian, il film che non si farà (forse) mai...

Creato il 29 maggio 2015 da Omar
è più di un decennio che noi appassionati di western e southern gothic aspettiamo la ripetutamente annunciata trasposizione cinematografica di Blood Meridian (Meridiano di sangue, da noi pubblicato per Einaudi), capolavoro assoluto di quell'inarrivabile bardo del Texas - più volte in odore di Nobel - risponde al nome di Cormac McCarthy (e che quaggiù si venera quasi quanto il suo nume tutelare William Faulkner). Ma il progetto continua a vivere purtroppo un  indecifrabile limbo già da molti anni. Opzionato ben vent'anni fa dall'attore Tommy Lee Jones, che ne scrisse un primo adattamento sulla fiducia dello stesso McCarthy, la pellicola risulta ad oggi ben lungi dall'essere sorretta da una vera e propria produzione, restando in perenne fase «di sviluppo», una definizione che significa tutto e niente.
Qualche anno trapelò con grande clamore la notizia che la regia fosse finita in mano al grande Ridley Scott, il quale dichiarò che intendeva (con notevole sollazzo per chi aveva amato la pagina scritta) mantenere sul grande schermo tutta la violenza originale del romanzo. Senonché il testimone, per una serie di lungaggini produttive che stremarono ben presto il regista di Blade Runner, è passato successivamente all'attore e regista Todd Field salvo finire infine, negli ultimi cinque anni, nelle mire registiche di un altro autore/attore che di McCarthy e Faulkner è un devoto totale, quel James Franco cui si deve l'ottima trasposizione di Child of God (e di altre cose di matrice faulkneriana, ne parlammo qui e qui). L'unica cosa che finora però Franco è riuscito ad architettare è stato girare, qualche tempo fa, una sorta di test filmico di mezz'ora con Scott Glenn, Luke Perry e Mark Pellegrino, ancora grezzo ma decisamente carico di un certo potenziale (lo potete vedere in coda al post) che però non ha convinto il produttore Scott Rudin (che detiene i diritti sul romanzo).
A tutt'oggi non si sa verso quale destino produttivo sia più opportuno dirottare il film, poiché giudicato di fatto da Hollywood una storia a bassa "filmabilità" (a causa di quella commistione di lingue, di stile arcaico che si mescola abilmente allo slang e che è ovviamente difficilissimo rendere in celluloide), il che, unito alla esigenza di individuare un cineasta il più possibile in sintonia con l'opera di McCarthy, rende questo film una chimera che forse aspetteremo a lungo, troppo a lungo.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :