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Blu cavolfiore

Creato il 28 aprile 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Blu cavolfiore di Maria Caterina PreziosoJacob e Jurek. Un sopravvissuto il primo, un mistificatore il secondo. Sono loro i due protagonisti di “Blu cavolfiore“, il nuovo romanzo di Maria Caterina Prezioso, edito dalla Golena Edizioni. Jacob e Jurek si giocano la narrazione come una sorta di partita a scacchi multidimensionali. O meglio più che una partita a scacchi potremmo definire il gioco nel quale si impegnano Jacob e Jurek, gioco nel quale a turni non sempre alterni ognuno dei due tira i dadi, come una partita a Monopoli. Infatti dato che in “Blu cavolfiore” si parla delle multinazionali e del loro dominio, o tentativo di dominio, tentativo che spesso sembra riuscire nel proprio intento, sui cittadini. Degli scacchi multidimensionali “Blu cavolfiore” ha però la caratteristica di vedere una narrazione condotta su più piani; quello interno è affrontato mediante la vicenda di Jacob e dei suoi spostamenti all’interno del nostro Belpaese, da Roma, al Veneto per finire a Novi Ligure. Quello che potremmo definire il piano esterno. piano questo che amplia il respiro di “Blu cavolfiore“, è gestito dal mistificatore Jurek che arriva a trattare le questioni spinose della perdita di sovranità della Nobile decaduta Europa a favore della ex Dama di compagnia Stati Uniti d’America, delle multinazionali e del loro già anticipato tentativo di dominare la vita dei cittadini fino a giungere ai discorsi sulla clonazione e sulla brevettabilità persino di articoli che fino a non molti decenni fa sarebbe stato considerato una sorta di bestemmia anche solo pensare di poter sottoporre a brevetto.

Il finale di partita è giocato dal solo Jacob il quale così risulta alla fine sopravvissuto anche al suo compagno di partita Jurek il quale viene “fatto sparire” dalla scena e fatto sparire in maniera non certo incruenta verso la fine del romanzo. Questo finale di partita viene disputato nel comune di Novi Ligure, cittadina piemontese che dette i natali ai due Campionissimi dell’italico pedale, ossia Costante Girardengo e Fausto Coppi. Proprio questi due Campionissimi consentono al due volte sopravvissuto Jacob di ripercorrere alcuni episodi della storia nostrana. Di Fausto Coppi viene rievocato lo scandalo della relazione del Campionissimo con la cosiddetta Dama Bianca mentre della vicenda del capostipite dei Campionissimi del pedale Costante Girardengo viene richiamata la vicenda, dai contorni oscuri e nebulosi, dell’amicizia di Girardengo con il Pollastro, al secolo Sante Pollastri noto fuorilegge e bandito citato anche da Francesco De Gregori nella famosa canzone “Il bandito e il campione”.

Con il romanzo “Blu cavolfiore” Maria Caterina Prezioso si conferma come una delle voci più fresche e, per utilizzare un termine in voga in questi anni, alternativa della narrativa italiana. Anche con “Blu cavolfiore“, come aveva già fatto con “Cronache binarie“, l’autrice si dimostra una magistrale costruttrice di trame ed un’abilissima affabulatrice in grado di utilizzare gli episodi della nostra storia passata e della cronaca per creare vicende che appassionano il lettore tenendolo incollato dalla prima all’ultima pagina.



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