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Blu cielo

Da Traveltotaste

Blu cielo

Le dune costeggiano la strada per giungere qui ed un’antilope salta allegra, incurante del pericolo che la circonda.

A guardarla dall’alto del Mehrangarth Fort, Jodhpur sembra la tavolozza di un pittore particolarmente interessato alle sfumature che ricordano il colore del cielo in una limpida giornata invernale. Il Forte è imponente e pare la naturale continuazione della roccia sottostante. All’interno i cortili silenziosi, animati solamente dalle rondini che volano tranquille, hanno qualcosa di paradisiaco.

C’è chi dice che le case di Jodhpur siano state dipinte di blu per allontanare le mosche che, confondendola con l’acqua, non vi si poserebbero.

Blu cielo

Se questo sia vero o meno non so dirlo ma l’impatto visivo è straordinario, specialmente quando ci si immerge nelle sue strette vie.

Le mucche si possono tenere a bada con qualche buccia di banana mentre ai motorini, ahimè, non c’è rimedio.

La pioggia ci spinge a rifugiarci nel primo negozio di spezie dove mi lascio inebriare dai mix per aromatizzare il the e dal fresco cardamomo verde. Assaggio la polpa di mango essiccata ed arriccio un po’ il naso sentendone la leggera acidità. Esco carica di nuovi ingredienti per le mie future ricette per tuffarmi in un negozio di tessuti e sari per poi lasciarmi risucchiare dalle strade che attraversano i mercati di frutta e verdura, riso, cereali e colorati legumi.

In una minuscola bottega un canuto signore lavora abilmente della ceralacca colorata per realizzare dei perfetti e bellissimi bracciali. La ceralacca è una miscela di resine e pigmenti colorati che fonde col calore e che risolidifica quando si raffredda, il suo profumo mi è sempre piaciuto tanto, sa di antico e raffinato.

Ovunque c’è fango e camminare non è agevole ma, nonostante ciò, Jodhpur è talmente gradevole e coinvolgente da stregarmi.

Blu cielo
La sera è quasi d’obbligo cenare in tutta calma in uno dei tanti ristoranti situati sui tetti per godere delle stelle e, magari, dei fuochi d’artificio che illuminano il cielo sopra il palazzo del maharajah masticando un po’ di paan masala.

Il paan masala una miscela equilibrata di foglie di betel, lime, zucchero cristallizzato, noce di areca, chiodi di garofano, cardamomo, menta, tabacco ed altri ingredienti che possono variare. Conoscevo già questa mistura ma la variante che si trova in India è deliziosa, dolce, fresca e fortemente aromatica allo stesso tempo.

Il paan masala viene comunemente masticato ad ogni ora del giorno per rinfrescare l’alito e dopo i pasti per aiutare la digestione. Il suo utilizzo è una tradizione che risale a migliaia di anni fa. Già Krishna, come indicato nella Shrimad Bhagavatam, ne faceva uso circa 5000 anni fa.

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