Titolo: Blue
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Anno: 2011
E' arrivato in libreria – dal mese di settembre – il secondo libro della saga delle Gemme di Kerstin Gier, trilogia di grande successo che dalla Germania ha invaso le librerie di tutta Europa, vendendo oltre un milione di copie.
Gwendolyn è una sedicenne estremamente brillante e simpatica, molto “normale” nel senso bello del termine, che nel precedente libro, in un giorno come tutti gli altri, scopre di essere la dodicesima viaggiatrice nel tempo e viene coinvolta, suo malgrado, in una loggia segreta di guardiani del Cronografo, misterioso oggetto magico che permette di regolare e controllare i salti nel passato dei portatori del gene.
Pagina dopo pagina si scoprivano in Red, primo capitolo della trilogia(di cui abbiamo parlato qui http://www.i-libri.com/red-kerstin-gier.html), i buffi tratti caratteriali della protagonista, le sue innate doti paranormali, come la capacità di vedere i fantasmi, e ci si innamorava con lei di Gideon, compagno viaggiatore nel tempo, bello- nemmeno a dirlo -, presuntuoso e coraggioso.
Il primo capitolo ha probabilmente saputo coinvolgere i lettori, ma il secondo capitolo promette di conquistare nuovi appassionati: la vicenda e l’intrigo si infittiscono, i personaggi acquistano tratti più definiti e compare un nuovo simpatico personaggio ad aiutare Gwendolyn, alle prese con la diffidenza di Gideon: uno spiritoso doccione, il gargoyle-demone Xemerius.
Il mistero del cronografo e dei genitori segreti della giovane protagonista – essi stessi viaggiatori del tempo prima di lei - si infittisce, non sarà facile comprendere se fidarsi o meno dell’impenetrabile conte di Saint Germain e perfino il romanzo si chiude con un messaggio in codice che non vi sarà facile decifrare.
Il libro, in perfetto stile urban fantasy e infarcito di colpi di scena, sentimenti e amicizia, promette di incantare le giovani lettrici e far pesare ancor più l’attesa per l’uscita dell’ultimo libro della saga, Green, prevista per il prossimo febbraio, sempre con Corbaccio.
Nota di merito alle note di buon umorismo che pervadono un po’ tutto il romanzo e, in particolare, le pagine centrali dell’opera, al momento dell’incontro dei giovani viaggiatori con il misterioso conte, durante occasioni mondane nel 1700, episodi in cui Gwendolyn sfoggia tutto il suo irresistibile sense of humor e la sua simpatia.
Sicuramente una delle migliori uscite del genere della stagione.