Blue Jasmine, un one-woman-show!

Creato il 02 dicembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Dopo la debacle di To Rome with Love, Woody Allen torna nelle sale con il suo nuovo film, Blue Jasmine, un potente omaggio a Un Tram che si chiama Desiderio, animato come sempre da un grande cast. La bravissima Cate Blanchett è protagonista assoluta della pellicola affiancata dalla brillante Sally Hawkins, Peter Sarsgaard e dal sempreverde Alec Baldwin. Il titolo deriva dalla commistione del nome della protagonista Jasmine e della canzone Blue Moon, che rappresenta più di tutto l’illusione di una vita. Jasmine (Cate Blanchett) è infatti una donna dell’alta società di New York sposata con un ricco uomo d’affari di nome Hal (Alec Baldwin).

Tutto sembra andare alla grande, il suo shopping, i suoi party con gli amici e la sua apparentemente felice vita matrimoniale. D’un tratto Hal si rivela un truffatore portando la famiglia al tracollo finanziario e Jasmine, dopo aver preso atto della sua infedeltà, ha un forte esaurimento nervoso. Decide così di trasferirsi per qualche tempo dalla sorella a San Francisco. Ginger (Sally Hawkins) è tuttavia completamente diversa da lei, non veste abiti firmati, frequenta tipi poco raccomandabili e non si cura minimamente di vivere un’esistenza rispettabile.

L’encomiabile bravura dell’attrice protagonista non basta tuttavia ad esaltare quello che Variety ha definito “il film più crudele che Allen abbia mai realizzato.” Si tratta di un Woody Allen sicuramente diverso da quello a cui ci siamo abituati negli ultimi anni. L’universo di Blue Jasmine è lontano dalla fantasia, dal romanticismo e, se vogliamo, anche dalla brillantezza con cui Allen aveva per esempio scritto la sua dedica alla città di Parigi, in Midnight in Paris o alla stessa Manhattan. Jasmine è una donna alle prese con delle serie problematiche, deve gestire il fallimento della sua esistenza vuota e superficiale, la solitudine dovuta al vuoto che da sempre la circonda e deve, soprattutto, tenere a bada i suoi nervi. Eppure la sua preoccupazione numero uno rimane quella di viaggiare in prima classe con valigie rigorosamente Louis Vitton, vestire con capi di alta moda e mantenere alto il suo stile di vita borghese. Senza denaro, tenta di trovare un obiettivo ma è talmente incapace di provvedere a se stessa da fiondarsi nelle braccia del primo scapolo d’oro che le capita sottomano, raccontandogli un mucchio di bugie sul suo conto.


Davvero strepitosa l’interpretazione di Cate Blanchett, senza la quale il film non sarebbe stato possibile. Sempre calibrata la sua performance nonostante la difficoltà di dover affrontare le varie fasi del suo personaggio, che viene prima attentamente studiato e poi finalmente assassinato. Meravigliosa anche Sally Hawkins, una delle migliori attrici inglesi in circolazione, fin troppo sottovalutata in relazione al suo grande talento. Piuttosto ingeneroso il ruolo che le affida Allen, che non sfrutta a pieno le qualità dell’attrice. Di Ginger infatti non sappiamo niente a parte ciò che di lei ci appare ovvero una volgare e indiscreta giovane donna madre di due bambini paffuti e disarticolati che vivono nel suo mondo al limite della civilizzazione.

Una lotta di classe quella tra le due sorelle in cui nessuna ha la meglio. Woody Allen è piuttosto impietoso verso i protagonisti di questa pellicola non mostrando alcun tipo di simpatia né di compassione per il tracollo di Jasmine né tantomeno per lo squallore in cui è condannata a vivere Ginger. Allen si limita piuttosto a filmare l’umiliazione della protagonista, mostrando un sadismo che va al di là della solita misantropia. Il soggetto di questa sua nuova pellicola avrebbe potuto dare vita ad un lavoro da Oscar ma, a causa di una sceneggiatura alquanto pigra e poco originale, il film risulta tutt’altro. Difficilmente lo spettatore potrà affezionarsi a Jasmine, né appassionarsi al turbinio della sua esistenza. Blue Jasmine è una tragedia senza catarsi ma è anche una commedia di fronte alla quale non si ride né si piange. A Jasmine manca tutto ciò che conta nella vita: l’amore, la sicurezza economica e la pace interiore. Al film di Allen, idem. In conclusione, Woody Allen è troppo prolifico? I suoi film non sono mai troppi.

L’uscita nelle sale italiane di Blue Jasmine è prevista per il 5 Dicembre 2013.

di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net


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