di Terry Southern
Titolo: Blue Movie
Titolo italiano: Blue Movie
Genere: satirico, erotico
Autore: Terry Southern (sito ufficiale – Wikipedia)
Nazionalità: U.S.A.
Anno prima pubblicazione: 1970
Ambientazione: Los Angeles, California e Liechtenstein. 1970
Personaggi: Boris Adrian detto B o King B, Sidney “Sid” H. Krassman, Angela Sterling, Arabella, Les “Rat Prick” Harrison, Morton “Morty” L. Kanovitz, Nathan “Lips” A. Malone, Nicholas “Nicky” Sanchez, Tina “Teeny” Marie
Casa Editrice: Grove Press
Copertina: John Gall (design), Michael Northrup/Strobophoto (art)
Pagine: 255
Provenienza: Book Depository
Link al libro: IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 18 giugno 2014
fine lettura: 27 giugno 2014
Voto: 5 e 1/2/10
What I want to know is, why are the other ones—the stag films—always so ridiculous? Why isn’t it possible to make one that’s really good—you know, one that’s genuinely erotic and beautiful.
Quello che voglio sapere è, perché gli altri – i porno – sono sempre così ridicoli? Perché non è possibile farne uno che sia veramente buono – sai, uno che sia veramente erotico e bello.King B
(Pagina 29)
A fine lettura non sapevo decidermi se questo romanzo mi era piaciuto o no. Alla fine ho quindi optato per un voto medio che considera cosa ho trovato interessante e cosa invece mi ha lasciata piuttosto perplessa.
Boris Adrian, detto King B, è il regista più quotato di Hollywood, un artista, un maestro. E’ anche un uomo molo curioso, e guardando i film porno, si chiede: ma perché devono sempre essere fatti così male, da un punto di vista tecnico? Allora decide di farlo lui: un porno, ma con arte.
L’inizio di questo romanzo mi è piaciuto, ho apprezzato il modo in cui l’idea si forma nella mente del regista, e gli escamotage col produttore per trovare dei finanziamenti. Però, ecco, a parte questo per il resto la trama non mi ha interessato più di tanto, anzi, alcune cose mi hanno sinceramente dato fastidio. Mi rendo conto che si tratta di un romanzo satirico, e che probabilmente non avrei dovuto prenderlo così tanto sul serio, ma non ho potuto rimanere disturbata dalla totale mancanza di moralità di praticamente tutti i personaggi. Gli uomini paiono essere tutti più o meno pedofili, le donne tutte prostitute (in senso stretto e in senso lato) e non viene mai presa da nessuno in considerazione l’idea che si possa dire di no ad un’offerta sessuale. E poi, ovviamente, il maschilismo imperante, che trova il suo punto culminante nel personaggio di Arabella, attrice lesbica a cui piace praticare fellatio. Esprime bene la visione della donna in questo romanzo quello che dice Sid a pagina 166: broads feel . . . insecure when that hole i empty – believe me, I know (le ragazze si sentono… insicure quando quel buco è vuoto – credetemi, lo so). I personaggi quindi sono tutti molto negativi. Anche Boris, che all’inizio mi interessava per il modo in cui guardava al mondo con l’occhio da regista, in termini di pars, angoli e close-ups, si dimostra non meno orribile degli altri visto che poter girare il film è l’unica cosa che gli interessa, e non gli importa minimamente se per far questo deve compiere meschinità, abusi, sfruttamenti o quant’altro. L’escalation di reati che i protagonisti intraprendono ad un certo punto mi ha fatto chiaramente capire che probabilmente stavo decisamente prendendo tutto troppo sul serio. Nonostante questo però proprio non sono riuscita a farmi andare giù la totale mancanza di rispetto e considerazione che i protagonisti avevano nei confronti di… bè, qualsiasi altro essere umano. Alla fine quando Angela si suicida la cosa non interessa veramente a nessuno, a parte il necrofilo D.D. Harrison ma solo perché in questo modo riesce a farsela un’ultima volta.
Blue Movie by roflwaffle07 on deviantART
La copertina di questa mia edizione non mi piace particolarmente, invece questa nell’immagine qui a lato che ho trovato su deviantart la trovo favolosa: il libro come fosse un film in VHS!
Il titolo è molto semplice: blue movie era il modo in cui si era soliti riferirsi ai film per adulti. Sicuramente d’impatto, come titolo, quando uno sa che significa!
Il segnalibro che ho usato durante la lettura mi è arrivato insieme al libro. E’ stato prodotto da BookDepository sui disegni di un lettore (Kate Mathewson, Australia) che aveva partecipato ad un concorso (QUI tutti i segnalibri scelti).
Commento generale.
La storia è interessante, a prescindere dalla sua preponderante componente piccante, e si fa seguire con curiosità, però nonostante il palese intento satirico i personaggi eccessivamente negativi non mi hanno convinta.
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