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Blue Valentine: la storia di un amore

Creato il 23 marzo 2011 da Pianosequenza

Blue Valentine: la storia di un amore

Blue Valentine
(Blue Valentine)
Derek Cianfrance, 2010 (USA), 120'
uscita italiana: da definire
She sends me my blue valentines, remind me of my cardinal sin
I can never wash the guilt or get these bloodstains off my hands
And it takes a whole lot of whiskey to make this nightmares go away
And I cut my bleedin' heart out every nite
And I'm gonna die just a little more on each St. Valentine's day
Don't you remember, I promised I would write you these blue valentines... Blue Valentine, Tom Waits
Dean (Ryan Gosling) e Cindy (Michelle Williams) s'incontrano per la prima volta nella casa di riposo dove la ragazza va a trovare ogni giorno l'amata nonna. Non sembra si tratti del canonico colpo di fulmine (almeno per lei) ma una lunga conoscenza e le casualità della vita li uniscono indissolubilmente; dal loro legame nasce una bambina (Faith Wladyka), diventano una famiglia quasi felice. Nel frattempo l'amore è però lentamente sfiorito, fino a trasformarsi in triste malinconia.
Nell'intreccio costruito dall'esordiente Derek Cianfrance (con Cami Delavigne e Joey Curtis) ci sono echi che fanno tornare alla mente la “trilogia esistenziale” di Antonioni ed in particolar modo il capolavoro La notte (1961): i due protagonisti, tra i più brillanti esponenti della nuova generazione di attori americani, vedono svanire il loro amore proprio nel breve intervallo di una notte, l'ultima passata insieme. Ovviamente si tratta della proverbiale “punta dell'iceberg”, figlia di anni nei quali la coppia ha lasciato che la vita prendesse il sopravvento, condizionandone aspettative e speranze. Il regista infatti ce li presenta qualche anno prima, quando ancora tutto per loro sembrava possibile: Cindy è al college, studia per diventare un medico e si diverte col fidanzato wrestler (Mike Vogel); Dean ha trovato il suo primo lavoro e con i colleghi idealizza su amore e destino. L'inattesa gravidanza della ragazza, incerta sull'identità del padre, forza gli eventi, ed i due si ritrovano sposati. Per Dean si tratta dell'avverarsi di quelle speranze sulle quali fantasticava da tempo ma per la imperscrutabile Cindy diviene una strada a senso unico verso un'esistenza mediocre e priva di soddisfazioni. Il premuroso giovane del quale si era innamorata, così pieno di potenzialità (come spesso gli rinfaccia durante le loro discussioni), si è trasformato in un alcolista, che lavora da imbianchino e sembra non avere alcuna ambizione nella vita oltre ad amarla incondizionatamente. Ma senza stima non può esistere l'amore, che quindi svanisce, giorno dopo giorno; anche l'ultimo tentativo di Dean per risvegliare quella passione ormai finita si rivela inutile.
Cianfrance asseconda con abilità il ritmo della narrazione, nella quale si alternano i due piani temporali, che sembrano raccontare storie differenti: nel passato c'è una luminosa storia romantica, nel presente la sua cupa conclusione (con fotografia dominata da colori freddi ed in particolare da quel “blue” che in americano è sinonimo di tristezza). Grazie a questo riuscito escamotage emerge dallo sviluppo anche una dimensione positiva, che stemperi l'inevitabile durezza della realtà; le disavventure dei due protagonisti, straordinariamente comunicativi, riescono infatti a suscitare nello spettatore empatia e partecipazione. Resta l'amaro in bocca solo a quelli le cui emozioni sono state ormai anestetizzate da anni trascorsi ad ammirare i consueti canovacci delle commedie romantiche. Indipendente (per davvero).

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