Sgranocchio gusci di nocciole e mandorle calde mescolate all’ambra dolce che cola, rigata, dal viso, rannicchiata nel nido delle tue parole.
E lì resto.
Dietro a me un filo dipanato per tempo, nel tempo, assente e ritorto, annodati ricordi e frammenti di te e me e chiocciole in gara sui muretti d’estate e foglie come pasto e corse spensierate a nascondino.
E’ passato.
Inciampo breve e poi lungo negli incontri casuali e desiderati e d’essere parte mai paghi e stanchi e.
E’ stato.
Odorano di gelsomino le tue mani, di salsedine e burro, un crogiolo ogni rivedersi, appartenere di colori diversi ad ogni ritrovarsi, sazi di sé nell’interezza.
Sei tornato. Ci sei sempre stato.
La vita è una storia. Un giro di valzer. Una scalata.
La vita è un’onda che va e torna e alcune volte va per sempre, altre no.
Chiara