- una dose di pasta frolla friabile di Santin
- 250 g di formaggio Philadelphia
- 250 g di marmellata di mirtilli(*)
- 1/2 cup di zucchero a velo
- 1 uovo
- 1-2 cucchiai di succo di limone
- scorza grattugiata di un limone
- 1 cucchiaio colmo di fecola
Col mattarello stendere 2/3 della frolla tra due fogli di cartaforno e formare un disco con cui foderare uno stampo da crostata da 21 cm, meglio se col fondo rimovibile per evitare spiacevoli sorprese al momento di sformare, dato che questa frolla è veramente delicata e il ripieno risulterà essere abbastanza pesante.
Col restante terzo di pasta frolla, formare un altro disco, sempre tra due fogli di cartaforno e grande abbastanza da poter coprire la crostata una volta che sarà stata riempita.
Tenere entrambi in frigo per il tempo necessario a preparare il ripieno e accendere il forno a 200° statico.
In una ciotola mescolare, a mano con un cucchiaio, il Philadelphia con lo zucchero, l'uovo e la scorza di limone.In un altro recipiente, diluire la marmellata con il succo di limone e incorporare la fecola.
Riprendere la teglia e versare nel guscio di frolla prima la crema al formaggio, livellando bene, e poi sopra la marmellata, livellando pure questa.
Coprire con l'altro disco di pasta frolla, dando una bella rollata di mattarello per fare in modo che i bordi aderiscano. Con la punta di un coltello affilato, praticare una croce al centro per far sfiatare il vapore che si formerà in cottura (anche se quasi sicuramente, il ripieno preferirà sfogarsi squartando i bordi tutt'intorno, com'è successo a me ;-P ).
Infornare e far cuocere a 200° per i primi 10 minuti, quindi abbassare a 180° e lasciar cuocere altri 30 minuti, quindi abbassare ancora a 160° e far cuocere ancora 20 minuti. Come sempre, tempi e temperature sono indicativi e soggetti ai diversi comportamenti dei vari forni. Sappiate soltanto che richiederà un tempo di cottura insolitamente lungo per una crostata, e comunque dovrà essere costantemente controllata se non si vuole rischiare che la frolla si carbonizzi.
Far stiepidire, quindi sformare e trasferire su una gratella per farla raffreddare completamente.
Ora lo posso dire: lo sposalizio mirtilli-Philadelphia è sicuramente uno dei più riusciti, e l'acidulo del limone si colloca ottimamente per smorzare l'eventuale sapore un po' "formaggioso". Un accostamento davvero davvero di grande successo, ve lo consiglio!
(*)Se lo si desidera, al posto della marmellata di mirtilli si possono usare i mirtilli freschi. In tal caso, a 250 g di mirtilli andranno aggiunti, oltre al succo di limone e alla fecola, 1/2 cup di zucchero a velo. Si mescola bene il tutto in modo da far sciogliere lo zucchero e quindi si procede come da ricetta.