Ormai Bologna è diventata la città degli sfratti, degli sgomberi, della militarizzazione dell’esistenza, del disciplinamento autoritario dei comportamenti, delle farse giudiziarie e delle misure cautelari contro le proteste e le autogestioni.
Con l’avanzare della crisi economica, la Procura, la Curia, la Questura, il «Carlino» e il Comune di Bologna collaborano in modo sempre più stretto nel promuovere una cultura patriottica, normativa, securitaria, favorendo e legittimando fra l’altro la propaganda della destra omofoba e razzista.
Non sorprende che tutti i neonazisti, neofascisti, fascioleghisti d’Italia vogliano farsi la loro manifestazione nazionale nel centro di Bologna in cerca di voti e di pubblicità.
Sabato 17 ottobre sarà il turno dei cattonazisti di Forza Nuova con il lugubre slogan «Ordine contro il caos» con cui vorrebbero opporsi all’inesistente «teoria gender» e all’immaginaria «invasione straniera».
Poi domenica 8 novembre arriverà a Bologna anche il circo xenofobo della Lega Nord con al seguito i neofascisti di CasaPound. Per quel giorno sarà necessario costruire una piazza determinata ma al contempo quanto più trasversale e includente possibile, che sappia dare un segnale d’arresto al delirio neolepenista di Salvini.
Non vogliamo una città di disciplinamento soffocante dei comportamenti e delle sessualità! È tempo di dire basta al razzismo, all’autoritarismo e ai continui vandalismi istituzionali! Basta sgomberi, miseria e oppressione! Basta fascismi in città!
Sabato 17 ottobre riteniamo necessario scendere in piazza e non lasciare che i forzanovisti abbiano l’agibilità che, anche stavolta, le conniventi istituzioni cittadine vorranno lasciare loro. Invitiamo tutte le realtà dell’autorganizzazione sociale e ogni antifascista a partecipare.