A Bologna si susseguono assemblee, presidi e iniziative per preparare una larga accoglienza popolare al ducetto Matteo Salvini e alla sua Marcia su Bologna che sempre più risulta una miserabile ammucchiata di leader scaduti dell'estrema destra, di partiti e partitini neofascisti, fascioleghisti, neroazzurri.
Lunedì 26 ottobre a XM24, via Fioravanti 24, alle ore 19.00, vi è stata un'assemblea per preparare la critical mass comunicattiva BICIbatteRUSPA del 6 novembre.
Mercoledì 28 ottobre, in via Zamboni 38, alle ore 20.30, si è tenuta un'assemblea cittadina per fare il punto sull'organizzazione dell'8 novembre come giornata di riscossa e di autodifesa popolare.
Un appello firmato da "Anarchiche/anarchici" invita a contrastare localmente, su tutti i territori, la Lega Nord e i neofascisti con l'azione diretta proprio nei giorni della loro Marcia su Bologna.
Qui intanto è uscito anche il resoconto della riunione del 23 ottobre della rete "Bologna non si lega".
Venerdì 6 novembre vi sarà la critical mass antirazzista ad alto impatto liberatorio.
Via del Pratello sarà impavesata di "zecche rosse" per dichiarare che è una strada contagiata dall'antirazzismo e dall'antifascismo.
Alle 10.30, vi sarà un presidio davanti alla Prefettura per denunciare il razzismo strisciante delle istituzioni bolognesi, della Questura e dell'Ufficio Immigrazione.
A Porta Lame, alle ore 11, si terrà una commemorazione della battaglia di Porta Lame del 7 novembre 1944 per dire che l'antifascismo non è una vuota icona da custodire, ma una pratica quotidiana di trasformazione dell'esistente.
In Via dello Scalo 21, dalle ore 14, la Rete dei Comunisti invita a un'assemblea pubblica per organizzare al meglio la contestazione.
In Piazza San Francesco, dalle ore 18, vi sarà un presidio antifascista e antileghista.
Per la giornata dell'8 novembre si è scelta una strategia plurale per dare il massimo disturbo alla propaganda razzista e autoritaria del ducetto leghista.
Domenica mattina l'ANPI effettuerà un presidio in Piazza Nettuno per difendere il Sacrario dei Partigiani dalle camicie verdi-brune.
È probabile che altri concentramenti, punti di aggregazione e azioni a sorpresa rallegrino una delle domeniche più grigie e inquinanti degli ultimi mesi.