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Che dire, io c'ho provato.
C'ho provato ad ogni episodio a dare delle attenuanti a Nucky, a cercare di rimediare ad una trama prolissa e troppo, troppo, ricca di personaggi guardando alla perfezione registica ed estetica della serie, a quelle immagini da togliere il fiato.
Ma no, niente, getto la spugna.
Questa quarta stagione non s'aveva da fare, o almeno non così.
Se nelle prime due infatti, oltre alla novità dell'ambientazione e la sua rigorosità storica, a tenere banco era il rapporto tra Thompson e Jimmy, con l'uscita di scena di quest'ultimo la serie si è saputa riformare grazie ad un cattivo d'eccezione come Gyp Rosetti (che tanto per dire ha battuto Jesse Pinkman agli Emmy), ma passato a miglior vita pure lui poco è rimasto.
Gli autori sembrano divertirsi, infatti, ad aggiungere e diramare le situazioni tra il Boardwalk, New York, Chicago e pure Tampa, ma quello che ne esce è il poco approfondimento e la poca simpatia verso dei protagonisti già spigolosi e ora anche lasciati indietro.
Lo stesso Nucky appare ora quanto mai stanco e fermo, a cui scorrono addosso tutti gli avvicendamenti del caso e pronto alla pensione, Mister White, invece, si smuove solo alla vista di una bella donna, mentre Van Alden continua la sua esistenza di inetto totale passando sotto la protezione di Al Capone. In questo guazzabuglio di situazioni, acquistano più luce ruoli da comprimari come quello di Eli e di Ed, dimenticandosi a volte troppo spesso di Margaret e di Gillian.
A cercare di dare una ventata di novità e di freschezza, entrano nel calderone William, nipote di Nucky e promessa del suo Impero, e la conturbante Sally (la ex Medium Patricia Arquette), personaggio ben costruito ma relegato a chiamate interurbane per la maggior parte del tempo. Nel ruolo dei cattivi, invece, oltre a uno stiracchiato J. Edgar Hoover, il Dottor Narcisse ne ha di strada da fare per competere con un Gyp d'alta classe!
Come si dice, però, il ragionevole dubbio ci può sempre essere, così ho aspettato con un po' di ansia il finale, visto che praticamente ad ogni episodio finivo appisolata sul divano. Ma, niente, nemmeno questo ha saputo dare di più se non qualche lacrimuccia per un altro gran personaggio che funzionava perso, lasciando invece aperte porte che francamente non avrò voglia di aprire ad un anno a questa parte.
E dispiace, sì, perchè niente si può dire a quelle fotografie di rara bellezza e a quell'attenzione ai dettagli, a quelle musiche vintage e stupende che arricchiscono ogni puntata, ma la noia prevale, quindi ciao Nucky, continua pure senza di me!
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