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Bobby Causey: lo scultore dell’immaginario e le sue realistiche statue di cera

Creato il 14 gennaio 2015 da Alessiamocci

Navigando in rete mi sono imbattuta in fotografie tratte dal mondo del cinema, che invece si sono rivelate immagini raffiguranti statue di cera, tanto reali da lasciarmi sbigottita.

Soltanto dopo un attento e minuzioso esame sono apparse per quello che sono, e in alcuni casi, ho dovuto fidarmi di ciò che mi trovavo a leggere.

L’autore di questi prodigi è Bobby Causey, un giovane originario del Michigan, di cui esiste un bellissimo sito, che vi inviterei a visitare. Avrete modo così di verificare che sto dicendo il vero, circa la veridicità dei suoi soggetti.

Causey si definisce “scultore dell’immaginario” e realizza statue di cera a grandezza naturale, talmente fedeli al vero che, guardando una foto, ci vuole un po’ per rendersi conto che non si tratta dell’immagine di un film.

L’esatto opposto di quello che accade nel Museo delle Cere inglese, dove personalmente sono stata, in cui le statue hanno tutte un’aria troppo “patinata”, e una posa talmente “rigida” da sembrare innaturale. Senza contare che, la fisionomia di attori e sovrani, non cambia in base al sopraggiungere dell’età, offrendo al pubblico personaggi eternamente giovani, quasi avessero fatto un patto col diavolo, e ormai non più corrispondenti agli originali.

Da bambino, Causey si è distinto vincendo numerosi concorsi di disegno, ma la sua vera passione è sempre stata la scultura. Nonostante egli sia autodidatta e non abbia mai frequentato un vero e proprio corso, il suo talento deborda. L’artista utilizza delle tecniche non proprio “ortodosse” nella realizzazione delle sue opere, ma poiché è il risultato quello che conta,  gli si può tranquillamente perdonare tutto.

So cosa va fatto e lo faccio”, afferma. Fra i suoi lavori, vanno citati Heath Ledger nei panni di Joker, ruolo che gli è valso un oscar dopo la morte; Jack Nicholson nel film “Shining”, e il Christopher Reeve di “Superman”. Notevole anche un Bruce Lee, perennemente imbronciato, che sembra lì, davanti a noi, pronto a colpire in un’istantanea scattata sul set.

Il realismo è totale, e per ottenere questi risultati, lo scultore studia centinaia di foto dei suoi soggetti. Ogni minimo particolare va colto.

“L’unica guida che ho è la persona che ritraggo”, spiega CauseySo che aspetto ha, ma non basta creare una grande somiglianza, vanno resi l’emozione e i pensieri”.

Causey sceglie sempre soggetti cinematografici, in questo modo l’emozione che si va a creare è più forte, perché risulta un connubio fra quelle generate dal film e dalla recitazione degli attori.

Non fraintendete: alla fine mi piacerebbe fare qualche pezzo originale, ma al momento mi diverto molto con i personaggi dei film”, ci confessa.

Complimenti quindi a Bobby Causey, per queste statue che sembrano prendere vita e diventare davvero realistiche. È un attimo, un “intento” che viene colto al volo ed immortalato. Forse proprio quell’”anima” che è mancata alla mia foto con una giovane Regina Elisabetta al Madame Tussauds di Londra.

 

Written by Cristina Biolcati

 


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