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Boelens al Villaggio della Birra

Da Gianni Tacchini @villaggiobirra
kris boelens

Chiunque abbia frequentato il Villaggio della Birra non può non essere rimasto colpito dalla simpatia istrionica di Kris Boelens, anima del piccolo/grande birrificio che porta il nome della sua famiglia. Kris è riuscito a dare continuità ad una storia produttiva familiare iniziata a Lokeren (nel XIX secolo) e proseguita a Belsele (a pochi chilometri da Lokeren stessa) dal 1993. Siamo nel Waasland, Fiandre Orientali, molto vicini a St. Niklaas. A Lokeren Henri Boelens nel 1897, sposato ad una cugina di J. De Meester, proprietario della birreria De Valk, rileva la birreria del cugino e le mette il nome di Boelens-De Meesters. La produzione, (la birreria riforniva allora tutti e 17 i bar della zona) viene interrotta nel 1915, quando i tedeschi fanno razzia dei bollitori in rame; la produzione, ma non la vendita. Henri Boelens, infatti, con il permesso dei tedeschi stessi, continua ad imbottigliare birra acquistata da altre birrerie, e a venderla. Questo diventa il business di famiglia, distribuire la birra di altri, anche dopo la morte di Henri e il subentro in azienda di Hubert (figlio dello stesso Henri e padre di Kris), che sarà anche sindaco di Belsele fra il 1948 e il 1958.

Kris boelesn

Kris Boelens durante il Laboratorio con Kuaska del 2009

Nei primi anni ’80 Kris, durante una sua vacanza in Germania, “ritrova” lo spirito birrario di famiglia, butta un’occhiata interessata alle varie metodologie produttive locali e, ritornato a casa, decide di ridare vita alla tradizione produttiva familiare, modificando vecchi macchinari di proprietà della famiglia e installando in una parte del magazzino quanto necessario per iniziare a produrre.E’ del 1993 la Bieken, la sua prima birra, che prende il nome dall’antica fabbrica di wafer al pepe di Sint Niklaas, e piano piano arrivano anche tutte le altre (Waaslander, Dubbel Klok, Triple Klok, Santa Bee, Waase Wolf), assieme a premi e riconoscimenti.

Nel 1999 la birreria viene insignita di un premio per gli sforzi fatti per mantenere viva la tradizione birraria Belga ed in particolare quella delle birre speciali, e nel 2006 Kris vince, con la Bieken, al Great British Beer Festival di Londra, il premio di migliore birra artigianale belga. nel 2012 Kris cambia l’impianto di produzione, passando da uno semi-artigianale ad uno del tutto professionale con la possibilità di fare cotte da 25 hl (espandibile a 50 hl.) e una cantina del tutto adeguata.

Tripel Klok

Tripel Klok Bruichladdich Oak Barrels

Una bella tripel, solida ed alcolica, con un leggero carattere agrumato che si affaccia all’aroma, e che lascia il posto ad un mielato caldo e astringente nel gusto. Accanto all’agrumato, il naso coglie da subito le note rustiche di lievito, un “terroso” rustico ma non graffiante, e una sensazione leggermente floreale, accompagnata da alcoli a profusione. 8.5% alc. vol.

Tripel Klok Bruichladdich Oak Barrels

Tripel Klok Bruichladdich Oak Barrels

Versione lanciata al Brugge Bier Festival 2014 della Tripel Klok lasciata riposare per tre settimane in botti del whisky Bruichladdich. Il risultato è piacevole, il torbato che rilascia la botte è lieve e accompagna la birra senza prenderne il controllo. 8.5% alc. vol.

Bieken Rosé

bieken

Kris rinnova l’immagine alla Prinsesken cambiandole nome in Bieken Rosé. Belgian Ale con aggiunta di sciroppo di fragola, cosa scrivere? Ambrata, dolce, ruffiana. 5.5% alc. vol.


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