Le tanto attese lettere arancioni con la previsione dell'età pensionistica stanno arrivando. Viene presentata l'idea di pensioni anticipate a garanzia di maggiore flessibilità in uscita. Tutto rosa e fiori?
Le lettere Arancio - per i dipendenti privati
“Il calcolo della pensione tiene conto della normativa vigente e si basa su tre elementi fondamentali: l’età, la storia lavorativa e la retribuzione”. Sono queste le parole che accompagnano le lettere arancioni che saranno inviate a 7 milioni di lavoratori e nelle quali sono contenute, tra l’altro, anche la data del presunto pensionamento e altri dati.
"Finalmente le buste arancioni arriveranno a casa degli italiani". Così il presidente Inps, Tito Boeri, ha annunciato che le lettere "verranno inviate entro 2016". Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con Agid, ha spiegato, che permetterà di "raggiungere chi non è digitalizzato invitando queste stesse persone a munirsi di spid", il pin unico per accedere ai servizi on line.
Anche ai dipendenti pubblici arriverà a casa la simulazione della pensione futura. Lo fa sapere il presidente dell'Inps, Tito Boeri, spiegando che se per i privati c'è la busta arancione, per i travet "le informazioni arriveranno insieme al cedolino, per posta, in base ad accordi con le pubbliche amministrazioni". Si tratta di raggiungere, sottolinea, "circa 1,5 milioni di lavoratori pubblici ancora non digitalizzati". L'Inps conta di portare a termine le intese con le diverse amministrazioni entro il 2016.
Flessibilità in uscita
"La proposta dell’Inps sulla flessbilità delle pensioni prevede una uscita anticipata fino a 3 anni, con delle riduzioni che sono all’incirca il 3% in meno per ogni anno di anticipo, per un massimo di tre anni anticipati (9% massimo totale)".
La situazione di fronte a queste novità, sembra tutt'altro che rosea. E ha pure parlato di togliere le pensioni al lordo a chi si trasferisce all'estero. Ma come andrà a finire in Italia? Ai posteri l'ardua sentenza!