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Trama: Sailor e Lula, due giovani innamorati, fuggono verso la California per evitare che la madre di lei li separi e anche per fuggire ai detective e ai sicari che la donna ha messo sulle loro tracce..
Cuore selvaggio è una bestia stranissima dalla trama assai semplice, una sorta di Romeo e Giulietta in salsa kitsch che racchiude dentro di sé tutti i "sogni" della provincia americana e tutti i generi cinematografici cari alla cultura pop. Sailor e Lula sono innamoratissimi, anzi, di più: come diceva il titolo di un vecchio telefilm anni '90 sono Innamorati Pazzi e vivono solo per questo amore che li lega, invincibile ed immutabile, fatto di fuoco e fiamme, sesso, violenza, Frasi Storiche e musica sparata a palla. Questo sentimento non convenzionale, neanche a dirlo, è ancor più rinfocolato dall'odio smisurato della madre di Lula (una coguara psicopatica) verso Sailor, reo di averla rifiutata prima, presa poi e anche di aver testimoniato ad un evento passato che non vi sto a dire, due cose che portano la signora a scatenare contro il giovane l'amante psicopatico e tutta la sua rete di ancor più psicopatici sicari. Sailor, duro e puro come il miglior James Dean ma con un pizzico di Febbre del Sabato Sera, e Lula, una Barbie con voglie da maiala, sorella maggiore della ben più sanguinaria Mallory di Natural Born Killers, vivono così questo amore contrastato da film finché, neanche a dirlo, il sentimento s'inceppa non tanto davanti ad assurdi personaggi e ad ancor più assurde circostanze, bensì davanti a cose prosaiche e "normali" come incidenti stradali (veri e propri presagi di sventura!), gravidanze non previste, stasi e noia: il cuore del tenerissimo Sailor è "selvaggio" come il mondo che circonda i due e non sarà facile per il protagonista domarlo ed afferrare il microfono per cantare Love Me Tender, ammettendo finalmente anche a sé stesso che il suo amore per Lula va oltre le pose da duro, il pericolo, la musica, il sesso e le fughe in macchina.
Accanto alla semplicità della storia, ovviamente, c'è lo sbrago di un David Lynch che prende due personaggi a loro modo mitici e li infila nel breviario dell'iconografia americana stessa filtrando il tutto col suo stile onirico e creando, di fatto, l'American Dream (o Nightmare, fate voi) definitivo, il trionfo del kitsch. La madre di Lula diventa la Malvagia Strega dell'Ovest, quella presenza che si fa sentire nel vento ed infesta con orribili presagi la fuga della ragazza e di Sailor, il desiderio di Lula di tornare a casa si concretizza nel batter di tacchi di un paio di scarpette rosse e la bella Glinda compare davanti al ragazzo in tutto il suo splendente fulgore ma questo citazionismo del Mago di Oz è solo la punta dell'iceberg: Elvis, le bande di strada, i gangster, le rapine, l'arte e la poesia americani, Tennessee Williams, i road movies, la gioventù bruciata, la guerra del Vietnam, i dollari d'argento, l'happy ending, insomma ogni elemento di Cuore Selvaggio è contemporaneamente un omaggio a e una presa in giro del Sogno Americano e dei miti che lo hanno accompagnato, non c'è nulla nel film che abbia la pretesa di essere verosimile, anzi. Purtroppo, visto nel 2014 non è neppure verosimile Nicolas Cage, troppo facile ridere oggi davanti ad ogni sua apparizione e ad ogni sua performance nelle vesti di novello Elvis ma mettetevi nei panni di chi ha visto Cuore selvaggio nel 1990 e capirete che non c'era attore migliore per interpretare Sailor, nessuno in grado di annullarsi così totalmente e metterci tutta la follia necessaria; lo stesso vale, ovviamente, per il leppegosissimo Bobby Peru di Willelm Dafoe (osceno, da brividi, mezz'ora scarsa di pura abiezione!), la folle Juana Durango di Grace Zabriskie (la mamma di Laura Palmer, ve la ricordate?) e la mostruosa Marietta di Diane Ladd (nominata all'Oscar come miglior attrice non protagonista), punte di diamante di un cast allo stesso tempo disarmante e perfetto. Due aggettivi che si adattano perfettamente a Cuore selvaggio. Se non avete mai avuto modo di guardarlo vi consiglierei di provare l'esperienza, non ne uscirete indenni, ve lo garantisco!
Del regista e sceneggiatore David Lynch ho già parlato QUI. Nicolas Cage (Sailor Ripley), Laura Dern (Lula Fortune), Willelm Dafoe (Bobby Peru), Crispin Glover (Dell), Isabella Rossellini (Perdita Durango), Harry Dean Stanton (Johnnie Farragut), William Morgan Sheppard (Mr. Reindeer), Pruitt Taylor Vince (Buddy) e Sheryl Lee (la strega buona) ho già parlato ai rispettivi link.
Diane Ladd (vero nome Rose Diane Ladnier) interpreta Marietta Fortune. Americana, madre di Laura Dern, ha partecipato a film come Chinatown, Alice non abita più qui, Qualcosa di sinistro sta per accadere, La vedova nera e a serie come Love Boat, L'ispettore Tibbs, Kingdom Hospital,Cold Case e E.R. - Medici in prima linea. Anche regista, sceneggiatrice e produttrice, ha 82 anni e due film in uscita.
Grace Zabriskie interpreta Juana Durango. Indimenticabile Sarah Palmer della serie Twin Peaks (e dovrebbe tornare nella nuova stagione del 2016!), ha partecipato a film come La bambola assassina 2, Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, Fuoco cammina con me, Armageddon, The Grudge e ad altre serie come Santa Barbara, Moonlightning, Dharma e Greg, Streghe. Ha 73 anni e due film in uscita.
Tra gli altri attori segnalo la presenza di parecchi membri del cast di Twin Peaks: Sherilyn Fenn (Audrey Horne nella serie) compare nei panni della ragazza coinvolta nel primo incidente, il mitico Jack Nance (Pete Martell) interpreta 00 Spool mentre David Patrick Kelly (William Horne) è Dropshadow. Cuore selvaggio ha una sorta di "sequel" che sto già cercando di procurarmi, Perdita Durango, diretto nel 1997 dal regista Alex De La Iglesia; se il film vi fosse piaciuto cercatelo anche voi e aggiungete Assassini nati - Natural Born Killers, True Romance (o Una vita al massimo, ma è un titolo che mi fa schifo) e Velluto Blu. ENJOY!
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