Eh già. Come?
Vi mancavano eh le richieste di b-movies per il Bollalmanacco On Demand? Tranquilli, dovevate solo aspettare che arrivasse Aislinn a perorare la causa di Incubo sulla città contaminata, diretto dal regista Umberto Lenzi nel 1980. Il prossimo film On Demand non sarà proprio un film ma un episodio della serie TV I giochi del Diavolo, ovvero La venere d'Ille. ENJOY!
Trama: A seguito di una fuga radioattiva alcune persone vengono trasformate in violenti mostri assetati di sangue, apparentemente indistruttibili, e cominciano ad attaccare gli inermi cittadini…
Ma ciAAooo!!!
Incubo sulla città contaminata, conosciuto all’estero comeNightmare City, è praticamente il seme da cui è nato Planet Terror di Robert Rodriguez e ciò deve dunque farvi capire quanto la pellicola di Lenzi abbia fatto proseliti fuori dal nostro Paese. Io l’avevo già visto parecchio tempo fa (ma sinceramente non ne ricordavo neppure un fotogramma) e riguardandolo in questi giorni devo dire che, tra tutti i b-movie italiani che mi è toccato sorbirmi per masochismo mio o sadismo altrui, non è neanche uno dei peggiori, anzi. Il motivo va ricercato nel fatto che l’azione dei mostri (ma chiamiamoli pure zombie, anche se non viene mai detto nel film, ché quello sono!) è talmente serrata da non lasciare allo spettatore neppure il tempo di porre l’attenzione su eventuali lacune logiche, sull’assurdità dei dialoghi o sulla pochezza della realizzazione: all’urlo di “Oorgh!Aaargh!” i mostri lenziani si avventano sull’ignara popolazione, portando nel giro di due giorni e mezzo (se non ho fatto male i calcoli) l’umanità all’estinzione completa e mettendo in ginocchio polizia ed esercito che non sanno letteralmente che pesci pigliare. Comprensibile dunque il successo ottenuto tra il pubblico americano semplicione visto che Incubo sulla città contaminata è praticamente un bignami dell’horror di serie Z, nel quale il messaggio ecologista veicolato dalla noiosissima e pedante dottoressa Anna si perde in una serie ininterrotta di violenze gore perpetrate soprattutto ai danni di signorine poco vestite (il binomio tette e sangue è vincente, si sa!). Alla fine c’è anche la zampata “autoriale”, è vero, ma quella piace soltanto a gente rompipalle come me, che cerca l’elemento disturbante piuttosto che accontentarsi di venire appagata da atrocità assortite.Ma smettiamola di essere seri e di rendere lode a Incubo sulla città contaminata e cominciamo un po’ a parlare delle “lacune logiche, l’assurdità dei dialoghi e la pochezza della realizzazione”, tanto più divertente e simpatico. I mostri della pellicola non parlano quindi da quel lato non possono essere fonte di trash ma per il resto ci sarebbe da scrivere un romanzo! Gli attori sepolti sotto un mix di fango, stoppia e cerone nero sono meravigliosi per l’innocenza con cui saltano addosso alle vittime, succhiandole e facendo la faccia cattiva, arrivando anche a protendere le manine per afferrarle meglio: la maggior parte dei fendenti calati dai mostri però va a vuoto e gli attori che interpretano gli esseri umani muoiono tutti un po’ prima che l’eventuale lama arrivi anche solo a sfiorarli (probabilmente colpiti da un attacco fulminante di tartaro come il padre di Jean Claude) e ovviamente tra belluine urla di dolore e smorfie degne di Mario Merola. I mostri potrebbero essere uccisi come gli zombi, con un bel colpo inferto alla testa, ma di tutti i militari e poliziotti che si vedono nella pellicola non ce n’è uno che tenti l’headshot come farebbe un qualsiasi CaVVVlll di The Walking Dead, anzi, la maggior parte di loro si limita a stringere di più il fucile e far la faccia spaventatissima. Non è quindi così insolito che i mostri in un giorno si siano già moltiplicati come i Gremlins, anche perché l’unico essere umano non interdetto è il protagonista che, prima di fuggire con la Ecto-2, ne abbatte uno a colpi di giacca. True story. A corollario del tutto ci sono ovviamente un’infinità di scene Scult, come il balletto iniziale che fa molto Heather Parisi, l’occhio e la tetta di pasta di mandorle finemente tagliati via dalla donnina urlante, un chirurgo particolarmente abile nel lancio del bisturi, due imbecilli in camper che si accorgono solo dopo ore di avere un cadavere mostruoso ad un metro dal loro mezzo di locomozione, la parola “fumettaro” usata come epiteto dispregiativo, gatti che si teletrasportano da una location all’altra e tante altre perle che vi consiglio di scoprire guardando Incubo sulla città contaminata. Coraggio, lanciatevi, ché avrete sicuramente visto di peggio!
Del regista Umberto Lenzi, che compare anche nei panni di un reporter, ho già parlato QUI.
Mel Ferrer (vero nome Melchior Gaston Ferrer) interpreta Murchison. Americano, ha partecipato a film comeQuel motel vicino alla palude, Mangiati vivi! e a serie come Colombo, Wonder Woman, Dallas, Fantasilandia, Love Boat e La signora in giallo. Anche regista, produttore e sceneggiatore, è morto nel 2008 all'età di 90 anni.
A quanto pare sia Franco Nero che Fabio Testi erano stati presi in considerazione come protagonisti ma alla fine il ruolo di Dean è andato a Hugo Stiglitz per rendere appetibile la pellicola anche al pubblico sudamericano (evidentemente all'epoca i nostri film venivano esportati principalmente lì!). A tal proposito, tanto è l'amore provato all'estero per Incubo sulla città contaminata che il buon Tom Savini sta cercando fondi per il remake, che dovrebbe uscire nel 2016: io ho tantissima fiducia in Tom e il progetto ha già raccolto abbastanza per poter partire ma se volete finanziarlo anche voi potete ancora andare su Indiegogo e versare l'obolo che vi renderà parte di quest'insana e meravigliosa follia. Nell'attesa, se Incubo sulla città contaminata vi fosse piaciuto recuperate La notte dei morti viventi (l'originale e il remake di Tom Savini) e il già citato Planet Terror. ENJOY!!