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Bollati Boringhieri: le novità in libreria dal 23 maggio 2013
Creato il 22 maggio 2013 da Miriam Mastrovito @miriammas«Il libro nasce da un grande paradosso, che gli conferisce genio e poesia» [Claudio Magris] Descrizione: Solitamente ci affrettiamo a togliere dalla vista ogni segno o richiamo della nostra debolezza, della nostra mortalità, e ciò è più che comprensibile. In un’epoca in cui l’intelligenza si distoglie non solo dalle vicende immediate della coscienza, ma più in generale dall’uomo, Améry riflette in questo suo libro sul vissuto, sui segni che la vita lascia sul nostro corpo, registrando con la maggiore lucidità e fedeltà possibili i processi nei quali si trova invischiato chi invecchia, cioè tutti noi. Le sue sono le riflessioni di uno stoico estremo, che procedono sostanzialmente con il metodo dell’introspezione, senza tuttavia trascurare l’osservazione e l’immedesimazione, ma tralasciando volutamente ogni criterio di scientificità, o tantomeno di rigore logico. Con la stessa disincantata lucidità con cui ha analizzato la sua esperienza di sopravvissuto ad Auschwitz, Jean Améry riflette su quell’implacabile perdita di terreno che chiamiamo invecchiare, e, anche se la sua analisi mette in gioco la sua propria sfera personale, e nonostante non vi sia traccia di dubbie attribuzioni di valore del declino – la saggezza dei vecchi, la nobiltà della rassegnazione –, le sue parole riguardano tutti noi. L'autore:
Jean Améry (Vienna 1912 - Salisburgo 1978), pseudonimo di Hans Chaim Mayer, dopo gli studi di filosofia in patria emigra all’epoca dell’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista in Belgio, dove partecipa alla resistenza. Catturato, viene deportato ad Auschwitz, dove resterà fino alla liberazione del campo, nel 1945. Tra le sue opere, pubblicate da Bollati Boringhieri: Intellettuale a Auschwitz (2011), Levar la mano su di sé. Discorso sulla libera morte (2012) e Charles Bovary, medico di campagna. Ritratto diun uomo semplice (1992).
In libreria dal 30 maggio Titolo: La seconda morte di Mallory Autore: Reinhold MessnerEditore: Bollati BoringhieriCollana: Varianti Pagine: 236Prezzo: 16,50 euro
Descrizione: Nel 1924, lo scalatore inglese George Mallory, insieme al compagno Andrew Irvine, tentò la prima conquista dell’Everest. Entrambi morirono nell’impresa – erano al terzo tentativo – ma nessuno ha mai saputo con certezza se prima o dopo aver raggiunto la cima. Di sicuro, entrambi furono avvistati a circa 250 metri dalla vetta, prima che scomparissero per sempre dietro alle nubi. Poi, nel 1999, il ritrovamento del corpo perfettamente conservato di Mallory ha riproposto questa storia leggendaria. Purtroppo Mallory non aveva con sé la macchina fotografica che avrebbe potuto confermare o meno il compimento dell’impresa: non fu mai ritrovata neppure la foto della moglie che intendeva lasciare sulla cima a testimonianza della sua conquista. Reinhold Messner, il più grande scalatore vivente, celebre tra l’altro per aver compiuto la prima ascensione dell’Everest senza ossigeno e in solitaria, proprio sulla parete tentata da Mallory sessant’anni prima, affronta l’enigma della fine del suo predecessore, e ci offre una ricostruzione insieme documentata e romanzesca. Attraverso la vicenda pionieristica di Mallory, riletta alla luce della propria esperienza e ricostruita al di là del mito, l’autore di questo racconto appassionante accompagna il lettore sulla scena himalayana, quando era ancora sede d’imprese eroiche, prima che diventasse meta turistica per comitive. E fornisce, forse, la soluzione dell’enigma. L'autore:
Reinhold Messner, uno dei più grandi alpinisti viventi, vive tra Merano e Schloss Juval, in Val Senales (Alto Adige), dove cerca di mettere in pratica le sue idee sull’uso ecocompatibile della montagna. Tra i suoi libri: La montagna nuda. Il Nanga Parbat, mio fratello, la morte e la solitudine(2003), K2 Chogori. La grande montagna (2004), La montagna a modo mio (2009), Grido di pietra. Cerro Torre, la montagna impossibile (2009), Razzo rosso sul Nanga Parbat (2010), Parete ovest. La montagna senza compromessi (2011), On top. Donne in montagna (2012). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato Salvate le Alpi (2001).
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