Magazine Disegno e Illustrazione
( Chiedo perdono fin da subito per la scarsa qualità delle immagini, ma io e la mia reflex siamo al momento ai due poli opposti d'Europa )
Prima Bologna Children's Book Fair per la sottoscritta, che si è imbarcata sul treno delle 06:07 direzione Mestre con un triplo caffè e qualche farfalla nello stomaco. Niente portfolio, niente appuntamenti, niente aspettative. Volevo che la prima volta fosse un'avanscoperta. E ho fatto bene. Dopo tre ore di treno e un viaggio in autobus, entro in Fiera accompagnata da un francese che conosco sul momento, che con sguardi carichi di comprensione mi indica l'entrata e il punto in cui devo far passare il pass. Mi sento un po' una bambina sperduta, ma grazie al mio eroe del giorno agguanto la plastichetta protettiva e mi appendo la targhetta al collo.
Arrivo e mi dirigo subito al rinomato "Muro del Pianto" per affiggere qualche bigliettino con lo scotch. Li ho stampati la sera prima e sono brutti - rispetto alle cose meravigliose che vedo appese.
Resto affascinata dal modo in cui le persone hanno saputo sfruttare lo spazio. Dai cassettini di carta e dalle complesse e fragili sculture che attirano la mia attenzione, fino a poster coloratissimi - peraltro di mie connazionali di cui mi capita di seguire l'operato su blog e profili vari. Un'illustratrice mi chiede in prestito lo scotch e mi offre un caffè per sdebitarsi. Colgo questi segni come Destino e dichiaro istantaneamente il mio amore per l'umanità tutta.
L'amore si esaurisce dopo circa un'ora di full immersion nella folla. Pensavo si trattasse di un'eufemismo. Pensavo i bloggers esagerassero. No, alla Bologna Children's Book Fair c'è davvero tanta gente.
L'ospite d'onore di quest'anno è la Svezia. Mi sono innamorata dell'angolo libri e mi sono fermata a sfogliarne diversi. Ovviamente il mio preferito è stato "quello dei cavalli grassi".
Durante la giornata altro non ho fatto che cercare di vedere il più possibile e di annotarmi i nomi di Case Editrici che potrebbero fare a caso mio in futuro e che si avvicinano al mio stile. Ho seguito un paio di presentazioni e mi sono fermata intere manciate di minuti a fissare intensamente oggetti del desiderio - miei, e non solo.
La mostra degli illustratori si è rivelata stimolante. Ero curiosa di vedere cosa avrebbe passato le selezioni e sono rimasta particolarmente affascinata da un'artista in particolare, Kristina Brasseler.
Quando esco dalla Fiera sono stanca, sta piovendo e il mio zaino è pieno di opuscoli, cartoline, biglietti. Obbiettivo dell'anno prossimo: presentarmi come illustratrice, con trolley e portfolio, appuntamenti e speranze.
Bonus track: presentazione dell'"Illustrated Bologna Children's Book Fair Survival Guide".
Giochiamo a "Trova Irene".
Un indizio: sono la persona più scazzata della folla.