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Bologna, fecondazione eterologa: primo caso di gravidanza da embrione congelato 10 anni fa

Creato il 22 gennaio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Sei gravidanze, di cui una ottenuta con un ovocita congelato da 10 anni, il primo caso al mondo per la fecondazione eterologa. E tutte grazie a donazioni volontarie e gratuite, con 6 donatrici donne e 4 uomini ‘arruolati’ in questi mesi dal Policlinico di Sant’Orsola di Bologna. Il 57,5% delle coppie in attesa del trattamento proviene da fuori Regione. Sono i risultati ottenuti per la fecondazione eterologa dal Centro di procreazione medicalmente assistita bolognese diretto da Eleonora Porcu.

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Per la prima volta al mondo, una gravidanza da fecondazione eterologa è stata ottenuta con un embrione congelato da oltre 10 anni. E’ successo al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. In tutto si sono ottenute sei gravidanze: i trattamenti di fecondazione eterologa sono stati possibili grazie alla presenza di donatori volontari: si tratta di 4 uomini e 6 donne. I quattro uomini hanno un’età compresa tra i 35 e i 40 anni. Tra le 6 donne, 5 avevano ovociti congelati nella banca del Sant’Orsola dopo trattamenti di fecondazione omologa che avevano portato a una gravidanza. Da una di queste è arrivata la gravidanza con ovocita congelato da oltre 10 anni.

“Il nostro Centro – ha spiegato il direttore generale Mario Cavalli – è un punto di riferimento nazionale, come testimonia l’alto afflusso di coppie da fuori regione. La qualità della ricerca e dell’assistenza si sposano alla scelta di realizzare percorsi di fecondazione eterologa con donatori volontari e gratuiti, una disponibilità che ci vogliamo impegnare a far crescere, anche con l’attivazione della Biobanca regionale dei gameti al Sant’Orsola”.

“La dimensione della gratuità è per noi fondamentale – ha commentato la professoressa Eleonora Porcu – e si affianca a risultati scientifici di grande rilievo, come la prima gravidanza al mondo da fecondazione eterologa che abbiamo ottenuto con ovociti congelati da oltre dieci anni. La disponibilità delle donne e degli uomini a donare qualcosa di così prezioso è un fatto di grande significato che va comunque incentivato”. Le prime nascite sono attese in primavera.


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