Lo ha affermato Di Vaio capitano e bomber della società rossoblu:
«Abbiamo preso questa decisione tutti insieme dieci giorni fa. Abbiamo aspettato l'ultimo giorno utile per formalizzarla con la speranza che nel frattempo succedesse qualcosa. Nella squadra c'è una grande delusione per le promesse fatte e non mantenute, ci siamo sentiti presi in giro da questa proprietà la cui credibilità adesso, per noi è pari a zero. Se nel frattempo la proprietà dovesse cambiare siamo disponibili a ritirare immediatamente la messa in mora»..«Abbiamo fatto questa scelta anche per mettere fretta agli eventuali acquirenti. È una decisione che abbiamo preso a malincuore, la nostra speranza è che si risolva tutto e che la società finisca in mano a professionisti seri che hanno a cuore il bene del Bologna. Nessuno se ne vuole andare da qui, vorremmo solamente tornare a fare solo i giocatori senza occuparci di cose che non ci competono. La cosa che più ci dispiace è la penalizzazione in classifica che alle fine del campionato potrebbe finire per vanificare i nostri sforzi».
Entro venti giorni la società può mettersi in regola altrimenti i giocatori potranno andarsene senza vincoli verso altre società già nel mercato di Gennaio. Per le comproprietà la società partecipe potrà riscattare il giocatore solo pagando gli stipendi arretrati, come nel caso di Ekdal in comproprietà con la Juventus.
Il Bologna, assicurano i giocatori, "continuerà a scendere in campo con lo stesso impegno delle ultime giornate quando sono arrivati sei punti in due partite. E con lo stesso spirito cercherà di far punti domenica contro il Milan capolista. Con l'auspicio che dalle prossime settimane il Bologna abbia una nuova proprietà con voglia, passione e che voglia bene al Bologna per rimettere in carreggiata la società. I giocatori saranno allora pronti a mettersi al fianco dei nuovi proprietari".