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BomboNight edizione 2013....gli eroi.

Da Motociclistidatavola
Finalmente il racconto della BomboNight, edizione 2013. Forti di quanto appreso lo scorso anno, decidiamo di replicare la tradizione e di tornare al Bar da Giovanni per i bomboloni serali. Decidiamo di provarci a Luglio, in modo da avere più luce. Metto in giro la voce e raccolgo 11 adesioni, non male. La notizia bomba è che ci sarà anche ElBlack, macina chilometri come pochi. All'ultimo minuto purtroppo deve dare forfait RobyViola che lo scorso anno si era guadagnato l'appellativo de E Cazadòr.
BomboNight edizione 2013....gli eroi.
Comunque, alla partenza da Ravenna i presenti sono: Danilo, Luigi, Alvaro, El Black, Paolo, il Babber ed io. A Forlì recuperiamo Andrea, Marco e Mudman (alla partenza non sapeva che quello sarebbe stato il suo nome). Arrivati a Forlì però esitiamo, il cielo sopra al Muraglione è nero. Mando un messaggio ad Alex che sapevo essere partito prima per avere notizie. La risposta è lapidaria: A Rocca diluviava, siamo tornati tutti indietro. A quel punto siamo in dieci, con dieci moto e non tutti con indumenti a prova d'acqua. E' il momento in cui si traccia un solco nell'esistenza di ogni individuo, è il momento in cui si decide se si vuol rimanere nella metà dedicata ai caporali o nella metà destinata agli uomini. Chi se non Luigi e Mudman, che poi saranno accomunati lungo il viaggio, potevano dare l'impulso giusto: proviamo per me ha già smesso. E' deciso, dieci Uomini hanno deciso di fare ciò che rende un uomo tale, il gesto che permette ad ogni individuo di entrare nell'età adulta senza rimpianti: una cazzata colossale. Sì perchè è vero che si potrebbe dire che siamo eroici però direi che sfidare un temporale per due bomboloni è più una cazzata che un atto eroico. Comunque partiamo, lungo la strada incontriamo motociclisti fermi al bar che si sbracciano intimandoci di non salire. Niente, la decisione è presa, noto che tutti e dieci guidiamo con il petto in fuori, con quell'orgoglio che solo le vere idiozie ti fanno provare. Tutto sembra tenere, le strade sono umide, segno che il maltempo è già passato, le auto che incrociamo sono asciutte. Forse Luigi ha ragione, non solo la carta di identità lo rende più saggio, è uomo di mondo, saprà leggere un cazzo di meteo. Dopo poco comincia a sgocciolare, Danilo si ferma: ragazzi che facciamo? Pausa, lunga. Basta un solo “torno indietro” e l'impresa salta, basta solo uno con un po' di ingenio. E quando la situazione è critica che salta fuori l'uomo di esperienza: ancora Luigi si propone di proseguire e sottolinea la sua determinazione dicendo che non indosserà la tuta da pioggia. Lo seguo nell'idea, darò l'esempio di comandante impavido che non si spaventa con due gocce. Mentre ci prepariamo a ripartire ci supera un Goldwing guidato da un biker in magliette e pantaloncini. E' l'auspicia che gli Auguri Romani leggevano nel volo degli uccelli. Ripartiamo, fondo umido, due minuti di gocce e poi basta. Solo che dopo cinque minuti dalla ripartenza vediamo il Goldwing tornare indietro, perchè gli dei sono così ambigui coi loro messaggi. Andiamo avanti, Danilo è l'uomo giusto per guidarci, conosce la strada, conosce le curve. La salita procede tranquilla, due grossi spaventi per via del fango colato sulla strada che causa restringimenti alla zona rettale per tutti noi e crea la leggenda di Mudman il quale, stando in scia a Luigi, viene lavato completamente da testa a piedi. Giunti a Portico tutto migliora, lì sembra che non abbia proprio piovuto, strade asciutte, manto in ordine. La salita procede tranquilla, l'asfalto trasuda nebbia che ci avvolge dandoci un nuovo sapore epico, ormai siamo un po' “Compagnia dell'anello”, un po' “Trono di spade”, un po' “Highlander”, un po' “Braveheart”. Arriviamo ai tornanti con un buon passo, fatta la tara di visibilità e tutto il resto, che ci annunciano la fine dell'andata. In cima siamo solo noi ed un manipolo di enduristi che han vagato per monti e calanchi. Non c'è la ressa dell'altra volta, in tanti si son girati e son tornati indietro, non noi, non questi dieci uomini che guardo negli occhi mentre mangio il secondo bombolone e che parlano di moto, giri, borse, valige, prestazioni. Hanno tutti lo sguardo da leggenda, sanno tutti di essere arrivati là dove molti si son fermati. I bomboloni son più buoni, sono una ricompensa, un premio. La discesa è, come sempre, molto suggestiva. Spero che il video renda bene l'idea, io mi son messo per ultimo per godermi il treno di dieci moto illuminate che attraversa tornanti, curve e bosco. BomboNight edizione 2013....gli eroi.
BomboNight edizione 2013....gli eroi.
Grazie, come sempre, ai compagni di viaggio. Non è facile tenere assieme 10 moto ed invece ci siamo riusciti benissimo. Le condizioni non erano il massimo ma l'impresa è fatta. Un grazie particolare a Mudman e a Luigi che ci hanno creduto più degli altri dandoci sempre l'input giusto per non fermarci.
Alcuni dati significativi dato: 23 bomboloni; 5 fra focacce e piade; bibite e birre; 6 caffè. Bravi.

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