Una volta, tanto tempo fa, i clown si tingevano la faccia di bianco ed era pallore e chiarore lunare proprio come quello del cuculo della canzone scout. Poi arrivò Al Jolson che se la tinse di nero per interpretare un cantante di Jazz, ma quello era un film anzi, il primo film sonoro della storia del cinema. Ieri, con tutt'altro piglio e scopo, l'attore-clown-fine dicitore-bifolk singer leghista, Gianluca Bonanno, ha pensato di rinverdire i fasti dei Pierrot all'incontrario, tingendosi durante il suo intervento alla Camera, la faccia di nero. “Se questo è l'unico modo – ha detto Bubu – di farsi ascoltare dallo Stato, ebbene signor presidente della Camera, eccomi qua”. Peccato che dei coulored, il povero Gianluca non abbia né il fisico né lo sprint, altrimenti sarebbe Speedy Gonzales. In compenso, il suo segretario federale, il padano vero Matteo Salvini, ha sottoscritto sempre ieri con la signora Marie Le Pen, un patto di ferro per introdurre la xenofobia in Europa cancellandone il reato. Si allungano così gli aggettivi distintivi del microcosmo telefonico della Lega: razzisti, xenofobi, estremisti, ultranazionalisti, nazionalsocialisti, negazionisti, antisemiti. Certo che di aggettivi i leghisti sono pieni, peato gli manchino i voti.E parliamo di cose serie. Renzi lo aveva detto e lo farà, per la nuova legge elettorale sentirà tutti ma proprio tutti, quindi anche Silvio. C'è già stato l'incontro con il plenipotenziario Denis Verdini, da oggi a breve ogni momento è buono per lo splash down al vertice fra il leader del Pd e quello di Forza Italia. A una prima lettura, questa storia ci ha causato un conato di vomito ripensando, soprattutto, alla legittimazione che D'Alema dette a Silvio con la Bicamerale. Ma poi abbiamo pensato: possibile che Renzi, memore delle cazzate di Baffetto, faccia lo stesso errore? Cada nella stessa trappola? Se c'è caduto il politico più intelligente degli ultimi 151 anni, possibile che ci caschi pure il De' Medici di voialtri? Improvvisamente però, ci è venuto un flash. E se Matteo non fosse il politico più intelligente ma semplicemente il più furbo? C'è da dire che se il pregiudicato Berlusconi dovesse varcare la soglia della sede del Pd, a qualcuno potrebbe venire uno sturbo. Almeno D'Alema, oltre che a casa Letta (lo zio) per il patto della crostata, lo incontrava solo a Montecitorio.
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Bonanno fa il clown e Renzi incontrerà Silvio. Ma Matteo ci fa, ci è o è solo furbo?
Creato il 16 gennaio 2014 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Una volta, tanto tempo fa, i clown si tingevano la faccia di bianco ed era pallore e chiarore lunare proprio come quello del cuculo della canzone scout. Poi arrivò Al Jolson che se la tinse di nero per interpretare un cantante di Jazz, ma quello era un film anzi, il primo film sonoro della storia del cinema. Ieri, con tutt'altro piglio e scopo, l'attore-clown-fine dicitore-bifolk singer leghista, Gianluca Bonanno, ha pensato di rinverdire i fasti dei Pierrot all'incontrario, tingendosi durante il suo intervento alla Camera, la faccia di nero. “Se questo è l'unico modo – ha detto Bubu – di farsi ascoltare dallo Stato, ebbene signor presidente della Camera, eccomi qua”. Peccato che dei coulored, il povero Gianluca non abbia né il fisico né lo sprint, altrimenti sarebbe Speedy Gonzales. In compenso, il suo segretario federale, il padano vero Matteo Salvini, ha sottoscritto sempre ieri con la signora Marie Le Pen, un patto di ferro per introdurre la xenofobia in Europa cancellandone il reato. Si allungano così gli aggettivi distintivi del microcosmo telefonico della Lega: razzisti, xenofobi, estremisti, ultranazionalisti, nazionalsocialisti, negazionisti, antisemiti. Certo che di aggettivi i leghisti sono pieni, peato gli manchino i voti.E parliamo di cose serie. Renzi lo aveva detto e lo farà, per la nuova legge elettorale sentirà tutti ma proprio tutti, quindi anche Silvio. C'è già stato l'incontro con il plenipotenziario Denis Verdini, da oggi a breve ogni momento è buono per lo splash down al vertice fra il leader del Pd e quello di Forza Italia. A una prima lettura, questa storia ci ha causato un conato di vomito ripensando, soprattutto, alla legittimazione che D'Alema dette a Silvio con la Bicamerale. Ma poi abbiamo pensato: possibile che Renzi, memore delle cazzate di Baffetto, faccia lo stesso errore? Cada nella stessa trappola? Se c'è caduto il politico più intelligente degli ultimi 151 anni, possibile che ci caschi pure il De' Medici di voialtri? Improvvisamente però, ci è venuto un flash. E se Matteo non fosse il politico più intelligente ma semplicemente il più furbo? C'è da dire che se il pregiudicato Berlusconi dovesse varcare la soglia della sede del Pd, a qualcuno potrebbe venire uno sturbo. Almeno D'Alema, oltre che a casa Letta (lo zio) per il patto della crostata, lo incontrava solo a Montecitorio.
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