Nel 1605 tredici uomini progettarono di far saltare in aria the House of Parliament. La notte del 5 novembre, un certo Guy Fawkes fu trovato in possesso di ben 36 barili di polvere da sparo e condotto in prigione. Il complotto fu così sventato e, per celebrare l’occasione, da allora, la notte tra il 4 e il 5 novembre viene rischiarata da falò e spettacolari fuochi d’artificio. La preparazione della festa avviene nel seguente modo. Si procede alla costruzione del “GUY”, un fantoccio che riprende le fattezze del traditore. Per tradizione i bambini percorrono le strade con il fantoccio, chiedendo soldi (secondo la formula “a penny for the guy”) con i quali provvedono a comperare i fuochi d’artificio per la sera. Il fantoccio viene poi bruciato sul grande falò, mentre i fuochi d’artificio risplendono nell’oscurità. La città inglese rinomata per le feste della notte di Bonfire è Lewes, nel sud-est dell’Inghilterra, ma la festa si svolge anche in posti lontani come la Nuova Zelanda e Newfoundland in Canada. Una curiosità: poiché tra i cospiratori, simpatizzanti cattolici, vennero erroneamente incriminati anche due Gesuiti Inglesi, la festa assunse dei toni molto polemici, tanto che, in tempi antichi, si usava bruciare un fantoccio del Papa insieme a quello di Guy Fawkes. Inoltre, dato che la festa era approdata nelle Colonie, sembra che, nel XVIII secolo, la notte di Bonfire fosse celebrata nel New England come “Pope Day”.