Bonsai belli e possibili

Creato il 14 giugno 2011 da Yellowflate @yellowflate

Bonsa-sai significa letteralmente albero in vaso. Se per la cultura occidentale le piante possiedono fondamentalmente un significato estetico,per il mondo orientale il Bonsai rappresenta molto di più. Esso infatti trae le origini dall’esigenza di spazio e di facilità di trasporto, ma trova la sua finalità soprattutto come esercizio spirituale, teso alla ricerca dell’armonia uomo-natura, secondo i principi della disciplina Zen. Per i monaci taoisti, in particolare, diviene simbolo sacro dell’immortalità e studio della possibilità di scoprire e applicare le qualità magiche della natura.

Chi si occupa dell’arte del bonsai, pertanto, mira alla ricerca della combinazione tra il suo mondo interiore e quello esteriore, con l’obiettivo di controllare e indirizzare in una determinata via le forze della natura. Alcuni stili d’arte bonsai traducono addirittura nell’albero, e nel suo modo di crescere e svilupparsi, la rappresentazione della vita dell’uomo.

La storia dei bonsai ha origine in Cina e le fonti storiche permettono di determinare tale periodo a prima del 1000 a.C.: ma, un bonsai di pino, è stato individuato all’interno della tomba del IV imperatore della dinastia Shang (1700-1066 a.C.).

E’ però intorno al 200 d.C. che la coltivazione si diffonde in tutta la Cina, diventando particolarmente popolare durante la dinastia Tang, come esercizio importante per gli uomini di cultura, letterati e artisti, che lo prendono a simbolo di essenzialità ed equilibrio. Una delle date fondamentali per la storia del bonsai è in ogni caso il 1195d.C.; secondo quanto si legge in una pergamena avveniva in quell’anno l’esportazione di quest’arte verso il Giappone, per mano dei monaci buddisti.

Qui l’arte si diffonde rapidamente con nuovi stili e si impone come oggetto privilegiato di doni presentati dai feudatari allo Shogun, il capo supremo delle forze armate.

In Europa sono gli inglesi, grazie alla capillare struttura mercantile e al loro amore per la natura, ad introdurre, intorno al 1400, piante di varie specie, e nel tempo l’arte del bonsai viene fatta conoscere attraverso svariate esposizioni internazionali. Da allora, il bonsai ha raccolto praticanti e appassionati in tutto il mondo; considerato da alcuni arte, magica, in realtà è di facile applicazione per chiunque si armi di buona volontà e pazienza.

In apertura dicevamo che l’arte bonsai è stata fortemente influenzata dalla filosofia Zen. Questa scuola di pensiero, nata e sviluppatasi in Cina cinquecento anni prima della nascita di Cristo, venne introdotta in Giappone da un monaco buddista verso la fine del XXII secolo, è da questo momento che tale filosofia si evolve in un vero e proprio sistema di vita, non solo per i monaci, ma anche per i laici; una nuova cultura che coglie l’essenza della natura attraverso l’esercizio spirituale e la trasferisce in arte. Allo stesso modo anche il bonsaista deve applicarsi allo studio attento dell’esemplare prescelto e venire in contatto con lui, ascoltandone i messaggi e cogliendone l’essenza; solo a questo punto utilizzando le tecniche conosciute, potrà iniziare a modellarlo, puntando alla sua Forma

L’artista dei bonsai coltiva e cura la sua creazione in un piccolo contenitore, cercando di riprodurre uno scorcio di natura, che conservi l’armonia delle proporzioni, pur in dimensioni notevolmente ridotte. Egli cerca di trarre dalla pianta tutto il suo splendore, esaltandone la forma e le qualità, perché anche gli alberi hanno una propria forma, tipica della specie di appartenenza, popolano foreste, boschi e praterie: noi dobbiamo tentare di ricreare questo nei nostri bonsai. La linea di contorno, sarà il vaso entro cui otterremo il giusto rapporto contenitore e contenuto, evitando sproporzioni e squilibri. Per un ottimo risultato del nostro progetto,terremo conto anche del colore delle foglie e dei fiori e delle sfumature che andranno variando con il susseguirsi delle stagioni.

Altre regole sono il movimento ed il ritmo delle chiome che non dovrà essere simmetrico, ma dovrà colpire l’occhio nei suoi dettagli particolarmente interessanti. Nella scelta dell’albero che vorremo “adottare” dobbiamo in fine tenere presenta dello spazio di cui disponiamo, cioè se la specie si adatta all’interno o all’esterno della nostra abitazione, per non incorrere in un possibile fallimento.

Pazienza, passione e qualche regola basilare: l’esperienza farà il seguito.


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