Chi si occupa dell’arte del bonsai, pertanto, mira alla ricerca della combinazione tra il suo mondo interiore e quello esteriore, con l’obiettivo di controllare e indirizzare in una determinata via le forze della natura. Alcuni stili d’arte bonsai traducono addirittura nell’albero, e nel suo modo di crescere e svilupparsi, la rappresentazione della vita dell’uomo.
La storia dei bonsai ha origine in Cina e le fonti storiche permettono di determinare tale periodo a prima del 1000 a.C.: ma, un bonsai di pino, è stato individuato all’interno della tomba del IV imperatore della dinastia Shang (1700-1066 a.C.).
E’ però intorno al 200 d.C. che la coltivazione si diffonde in tutta la Cina, diventando particolarmente popolare durante la dinastia Tang, come esercizio importante per gli uomini di cultura, letterati e artisti, che lo prendono a simbolo di essenzialità ed equilibrio. Una delle date fondamentali per la storia del bonsai è in ogni caso il 1195d.C.; secondo quanto si legge in una pergamena avveniva in quell’anno l’esportazione di quest’arte verso il Giappone, per mano dei monaci buddisti.
Qui l’arte si diffonde rapidamente con nuovi stili e si impone come oggetto privilegiato di doni presentati dai feudatari allo Shogun, il capo supremo delle forze armate.
In Europa sono gli inglesi, grazie alla capillare struttura mercantile e al loro amore per la natura, ad introdurre, intorno al 1400, piante di varie specie, e nel tempo l’arte del bonsai viene fatta conoscere attraverso svariate esposizioni internazionali. Da allora, il bonsai ha raccolto praticanti e appassionati in tutto il mondo; considerato da alcuni arte, magica, in realtà è di facile applicazione per chiunque si armi di buona volontà e pazienza.
Altre regole sono il movimento ed il ritmo delle chiome che non dovrà essere simmetrico, ma dovrà colpire l’occhio nei suoi dettagli particolarmente interessanti. Nella scelta dell’albero che vorremo “adottare” dobbiamo in fine tenere presenta dello spazio di cui disponiamo, cioè se la specie si adatta all’interno o all’esterno della nostra abitazione, per non incorrere in un possibile fallimento.
Pazienza, passione e qualche regola basilare: l’esperienza farà il seguito.