Si può usufruire del Bonus mobili anche se si paga con finanziamento, lo dice Federmobili (Federazione nazionale dei negozi di arredamento) nella Guida operativa agli incentivi, vale a dire alla detrazione 50% sull’acquisto di mobili in un contesto di ristrutturazione della casa (se stai facendo lavori di ristrutturazione).
In caso di finanziamento, precisa Federmobili nella Guida, sarà il rivenditore al momento del caricamento della pratica ad indicare con le dovute modalità che si tratta di acquisto per il quale verrà richiesta la detrazione. Le società finanziarie si stanno attrezzando per adeguare i moduli già utilizzati per altri beni detraibili ai mobili.
Il Bonus Mobili 2013 è una misura di incentivazione fiscale che consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese documentate relative all’acquisto di arredi da destinare agli immobili che sono stati oggetto di ristrutturazione o che lo saranno in futuro. La misura è contenuta nel decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013 che contiene anche diverse misure per il rilancio dell’edilizia tramite la promozione e la diffusione di interventi di riqualificazione energetica (per saperne di più, vai alla Pagina Speciale Detrazione 65%).
Qauli mobili sono inclusi nella detrazione? Quali sono esclusi? Quali sono le “direttive” di Federlegno? Quali sono le modalità di pagamento? Se vuoi saperne di più, vai alla pagina speciale dedicata al Bonus mobili.
Sono 4 i “concetti” essenziali legati al Bonus Mobili 2013, riassunti sinteticamente qui di seguito.
1. Detrazione 50%
La detrazione che può essere sfruttata per l’acquisto di mobili e arredi è stata fissata al 50%. La cifra massima che è possibile ottenere come sconto è di 5.000 euro su una spesa massima sostenuta di 10.000 euro. Esisteva anche una precedente versione risalente al 2009 del Bonus Mobili, ma molto meno conveniente (l’agevolazione prevista era solo del 20%).
2. Il numero delle rate
Il nuovo Bonus Mobili 2013 prevede che la cifra da portare in detrazione sia ripartita in 10 rate annuali di pari importo che potrà essere scontata tra gli aventi diritto. Come per quanto riguarda le disposizioni relative alla Detrazione 50% per le ristrutturazioni e alla Detrazione 65% per la riqualificazione energetica, anche per il Bonus Mobili non è previsto un periodo “corto” di ammortamento per i contribuenti over 75 o over 80.
3. Tetto di spesa
La spesa massima per l’acquisto di arredi che può essere portata in detrazione è stata fissata a 10.000 euro. Questa spesa è in aggiunta allo sconto fiscale che si ottiene con la Detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie che rimane fissata a 96.000 euro. Entrambe gli sconti fiscali (Bonus Mobili e Detrazione 50% ristrutturazioni) saranno valide fino al 31 dicembre 2013. Non sono previste ulteriori proroghe nel 2014.
A onore del vero, l’articolo 16 del DL 63/2013 non specifica una data di “scadenza” per il Bonus Mobili. In attesa di un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’attuale formulazione sembra escludere una fine dell’agevolazione. E la cosa, naturalmente, sembra molto improbabile.
4. Importo massimo della rata
Il conto è presto fatto. Chi porterà in detrazione il massimo importo di spesa coperto dal Bonus Mobili 2013 (10.000 euro) potrà beneficiare ogni anno e per 10 anni di una rata di sconto pari a 500 euro. Anche se il periodo di rientro è più lungo rispetto alla versione 2009 dell’agevolazione sugli arredi, l’importo della rata è decisamente più alto e conveniente.