- Cercare di utilizzare le boiate accumulate fino ad ora.
Ecco, con questa ghirlanda l'ho rispettato in pieno!
In realtà era mia intenzione passare in merceria ma il bancomat deve stare un pochino a riposo (ho comprato una aspirapolvere nuova giusto venerdì) e quindi mi sono fatta coraggio ed ho affrontato le scatole della "Stanza delle Cose".
Credetemi, con il bordello che c'è lì dentro è una impresa non da poco (nota: inserire tra i buoni propositi del 2014 la sistemazione
Questo il materiale che ho recuperato non senza difficoltà (la maggiore sta nel ricordare dove ho messo la roba).
- Una ghirlanda in polistirolo piatta;
- Tulle nero (io lo avevo "morbido" ma anche quello rigido va bene);
- Ritagli arancioni in TNT derivanti dalla rottura accidentale di uno di quei contenitori da utilizzare per riporre le coperte (che sono fatti di sputo. Sapevatelo!);
- Un nastro di raso arancione.
Materiale che non appare in foto ma indispensabile nelle operazioni:
- Forbice;
- Cutter;
- Coltello con lama liscia.
Una volta ritagliato il TNT a striscioline le infilziamo nel polistirolo, aiutandoci con le punte della forbice, alla come viene viene.
Questa tecnica, che io uso qui per la prima volta, l'ho vista nella preparazione delle palline di Natale in polistirolo.
Ho cercato di distribuire in modo uniforme sulla parte più alta e bombata della ghirlanda le striscette in modo tale da poter verificare la resa e la copertura della parte bianca.
Non sarebbe stata una cattiva idea dare una mano di colore al polistirolo.
Col senno del poi....
Con un cutter (*) incido i bordi della parte posteriore della ghirlanda per poterla poi rivestire.
Io preferisco rifinire anche il lato B, ma non è che se non lo si fa arriva l'ispezione della "Brigata Controllo Ghirlande" quindi possiamo dormire sonni tranquilli.
Però il lavoro è più accurato, ecco.
Rifinire la parte piatta con il TNT è stato il lavoro più rognoso, molto più semplice lavorare con il cotone. Ma quello c'era e me lo sono fatto andare bene!
Ah, nelle ghirlande piatte che preparo solitamente ricopro la giunta con la passamaneria.
Siccome non ne avevo di nera o arancione ho rifinito infilando nella fessura le striscette di tulle.
Per rendere più pienotta la ghirlanda e coprire eventuali spazietti bianchi infilziamo qua e là qualche ciuffetto di tulle nero.
Ed arriviamo alle decorazioni.
In casa ho recuperato dei pipistrelli come questo che, detto tra noi, mi pare un pochetto tristanzuolo...
... ma mi è bastato fare una giretto in rete ed eccoli qui.
(se in una qualsiasi ricerca mettete la parola kawaii si apre un mondo di faccine buffe ed occhi stellati!).
Avrei voluto realizzarli in feltro nero ed applicare loro gli occhietti mobili ma ne ero sprovvista e, sempre per tener fede all'impegno assunto con me stessa (e il mio bancomat), ho ripiegato sul semplice cartoncino e una penna argentata (Lidl).
Quindi, una volta scelti i piccoli pipistrelli li ho ricopiati e poi ritagliati
Per fissarli ho usato degli spilli.
E per concludere, sempre utilizzando degli spilli, applico il nastro che mi permetterà di appenderla.
Vi dico subito che questa non è una ghirlanda da battaglia.
Io non la affiderei a mio figlio e ai miei gatti, per dire.
Le striscette, se maltrattate, tendono a sfilarsi quindi una volta appesa lasciatela tranquilla a fare la sua parte (farsi guardare) senza stress aggiuntivi.
Io la preferisco senza pipistrelli ed è per questo motivo che non li ho applicati con la colla a caldo
A Edoardo però sono simpatici, e chi sono io per contraddirlo?
E se, dopo tutto questo, avete ancora voglia di leggere vi lascio il link del post che l'anno scorso ho dedicato alla festa di Halloween.
Ora mi aspetta la mia apirapolvere nuova fiammante!
Evviva.
Stasera cercherò di ritagliarmi un piccolo spazio blog per passare a salutarvi!
(*) ogni volta che uso il cutter mi viene in mente questa scena.
Io, giovin fanciulla, entro nella ferramenta del mio paese chiedendo un cAtter.
Mi guardano stralunati (titolari e clienti in attesa) e mi dicono:
"cos'è che vuoi?"
io "un taglia balsa, un taglierino..."
"aaaaah. Un cUtter!"
io "... si un cUtter".
Risatona generale di compatimento con tutti di sicuro a pensare:
"è una donna, cosa vuoi che sappia".
Domanda, sono solo io che lo chiamo cAtter?
§§§
“Partecipo al Linky Party by Topogina”