Buongiorno amici lettori. Eccoci oggi a partecipare alla seconda edizione della “Book Blogger Hunt”, iniziativa promossa da Juliette del blog “Sweety Readers”, Denise del Blog “Reading is believing” e Bliss di “Libri per passione”. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa vi rimando al post di Juliette QUI mentre QUI vi segnalo il percorso che voi amici dovrete seguire per arrivare al premio finaleJ
Eccoci oggi
alla terza tappa di questa speciale caccia al tesoro tra i vari blog letterari:
dopotutto maggio è o non è IL MESE DEI LIBRI?
QUI la prima
tappa sul blog “Sweety Readers”;
QUI la
seconda tappa sul blog “My sweet book”;
L’argomento del giorno è:Ebook VS Cartaceo Tema alquanto attuale e controverso. Un argomento che mi sta particolarmente a cuore tanto da aver deciso di trattarlo nella mia tesi di laurea triennale. Una tesi, che a parere del mio professore, si è rivelata approfondita e completa. Ma che ad oggi, a solo 1 anno e mezzo di distanza, si rivela antiquata e obsoleta. Perché gli eBook, soprattutto negli ultimi mesi, hanno invaso sempre più il mercato editoriale italiano che, rispetto ad altri paesi, si è dimostrato stare sempre un passo indietro. Complice anche il fatto dell’arricchirsi della varietà di dispositivi disponibili che hanno incentivato una sana concorrenza tra i produttori con un conseguente abbassamento dei prezzi. Cercherò oggi di essere obiettiva, elencandovi pregi e difetti non solo dei testi digitali, ma anche dei dispositiva utilizzati per leggerli. Dico cercherò poiché sono un’utilizzatrice di eBook Reader da oltre 1 anno e mezzo (è stato il mio regalo di Laurea: regalo perfetto no?;) Gli eBook nascono nel lontano 1971, anno in cui il 24enne Michael S. Hart crea il Project Gutemberg (progetto Gutemberg in italiano) , progetto che aspirava a costruire una biblioteca formata esclusivamente da riproduzioni elettroniche di libri a stampa (testi liberamente fruibili da parte del pubblico a: perché privi di copyright o diritti d’autore; b: in quanto decaduti i termini; c: testi protetti da copyright, ma per i quali si è ottenuta l’autorizzazione alla pubblicazione dal detentore del diritto stesso). Non è poi un caso che Hart abbia voluto rinominare il suo progetto con il nome di colui che ha rivoluzionato, nel XV secolo, la trasmissione dei saperi, introducendo la stampa, universalmente considerata la terza rivoluzione in questo delicato processo (dopo il passaggio dall’oralità alla scrittura e dal rotolo al libro in forma di codice): Gutemberg. Da allora l’evoluzione degli eBook non si è mai fermata, sino a giungere alla nascita dell’ePub, considerato il formato principale per i testi digitali, utilizzabile su quasi tutti i dispositivi di lettura digitale. Oltre all’ePub, molto utilizzato è anche il PDF e il Mobi, (ha un uso ristretto, poiché utilizzabile su un numero limitato di dispositivi). Leggere un eBook, nell’epoca della digitalizzazione, è ciò che di più facile esista. Si possono leggere eBook su PC, su smartphone, su palmari e ovviamente su Tablet e eBook Reader. Gli ultimi due hanno ovviamente dato una spinta notevole alla diffusione di testi digitali.
Quali sono le differenze tra Tablet e eReader? Vi elencherò solo le principali!
La prima,
ovvia, è la retroilluminazione. I tablet presentano una retroilluminazione che
a lungo andare può affaticare la vista (anche se la luminosità viene messa al
livello minimo); al contrario gli eReader montano display costruiti con una
particolare tecnologia, ovvero inchiostro elettronico (eInk) che rende la
lettura su questi dispositivi del tutto simile alla lettura di un qualsiasi
libro cartaceo, per quel che concerne l’affaticamento visivo. Fino a qualche
mese fa avrei detto che il difetto dell’eReader sarebbe stata l’impossibilità
di leggere al buio a meno che non ci fosse una fonte di luce (naturale o
artificiale). Questo problema è stato superato di recente grazie all’introduzione
di luci all’interno degli eBook reader: ma attenzione, nonostante i dispositivi
presentino la possibilità di illuminare i display, è scorretto parlare di
retroilluminazione. Piuttosto si parla di dispositivi illuminati! Anche in
questo caso l’affaticamento visivo è praticamente equiparabile a quello della
lettura notturna di un libro, letto magari grazie a quelle luci da orecchio che
fanno tanto comodo a noi lettori;)
Una seconda
differenza tra Tablet e eReader sono le dimensioni: generalmente più grandi e
pesanti i primi; più piccoli e leggeri i secondi.
Terza distinzione:
i Tablet sono a colori, gli eReader, per ora, sono solo in bianco e nero,
quindi il loro utilizzo è alquanto limitato se si vuole leggere un testo con
immagini a colori (esistono prototipi di dispositivi con dispaly eInk a colori,
ma per ora non sono ancora disponibili sul mercato: pansate semplicemente che
quando mi sono laureata gli eReader illuminati erano solo un prototipo, invece
ora l’illuminazione è praticamente il must degli ultimi modelli!)
Ulteriore
differenza sono i possibili utilizzi: gli eReader sono alquanto limitati poiché
nascono con la funzione principale (e in alcuni casi unica) di leggere: certo
alcuni ti danno la possibilità di navigare su internet (sempre in bianco e
nero!), di caricare musica, di fare qualche giochino), ma sono sempre funzioni
molto limitate; al contrario il Tablet è molto più pratico: puoi navigare in
Internet, vedere film, mandare mail, giocare, fare foto,…. Insomma, il
disposito va scelto soprattutto tenendo conto dell’utilizzo che se ne intende
fare: lo utilizzerò SOLO per leggere oppure la lettura è una delle tante cose
che voglio fare con un dispositivo mobile?
Ma quali
sono i pregi e difetti della lettura di eBook? E quali sono i vantaggi di restare
fedele al cartaceo?
Vantaggi: • risparmio economico; • risparmio di carta; • possibilità di trasportare numerosi libri senza affaticare la schiena;
Svantaggi: • assenza del coinvolgimento sensoriale; • delicatezza, usura, obsolescenza; • prezzo elevato dei dispositivi; • nel caso dei dispositivi retroilluminati, affaticamento della vista.
In
conclusione: meglio eBook o meglio il classico libro cartaceo? La risposta è
semplice e per me ovvia: ENTRAMBI!! Non potrei mai vivere senza il mio eReader,
ma l’idea di non leggere mai più un libro cartaceo mi manda letteralmente in
iperventilazione. A volte si è costretti a scendere a compromessi pur di
leggere: ho poco spazio; i libri digitali solitamente sono più economici (anche
se su questo punto si potrebbe aprire un ulteriore discorso: prezzo eBook VS
prezzo cartaceo); devo partire e non voglio portarmi dietro troppi libri,…però
bisogna dire che ci sono certi libri che, l’idea di non averli concretamente in
mano, non sfogliarne e odorarne le pagine; non guardarlo con orgoglio in
libreria, ti manda letteralmente al manicomio. Un esempio che mi riguarda?
Harry Potter! Ogni mattina mi alzo e guardo con fierezza tutti i 10 libri belli
sistemati in libreria: mai e poi mai li vorrei “possedere” solo in edizione
digitale! Altri libri, invece sono felice di averli solo in digitale: almeno
non occupano spazio prezioso in libreria testi che non meritano di farne parte!
Dopo questo
lungo articolo e qualche risata, voglio brevemente dirvi la mia sulla questione scuola/eBook.
Numerosi progetti promosso negli scorsi anni in istituti selezionati hanno dimostrato
che l’utilizzo di questa tecnologia ha favorito un migliore apprendimento nei
ragazzi, i quali sono incentivati a studiare su qualcosa di diverso rispetto ai
classici libri e a scrivere con qualcosa di diverso rispetto ai tradizionali “carta
e penna”. È auspicabile una scuola moderna, tecnologizzata, per essere al passo
con l’evoluzione tecnologia. Ma è davvero così attuabile in un Paese dove nelle
scuole non può essere nemmeno garantito l’indispensabile? Dove agli studenti
non è garantito nemmeno un ambiente sicuro e pulito? Dove i ragazzi sono
costretti a studiare in classi con sempre più sempre più studenti e con sempre
meno docenti? Io sono favorevole alla riforma tecnologica delle scuole, è un
diritto dello studente. Ma prima bisogna provvedere a garantire i diritti
primari dello studente: la certezza di andare a scuola e trovare davvero “una
seconda casa”, dove non c’è il rischio che ti crolli l’intonaco; dove se vai in
bagno trovi un ambiente pulito e sano; dove quando stai in classe hai un
docente che riesce a fare lezione a una classe con un giusto numero di studenti
e riesce a seguire bene nono solo il programma ma anche lo studente nel suo
percorso di formazione personale e scolastica !!
Vi segnalo due siti da cui potete scaricare eBook. Sono per lo più classici e sono presenti lbri in varie lingue)! -Il primo è in inglese: "Project Gutemberg" (http://www.gutenberg.org/wiki/Main_Page ) ; -Il secondo è in italiano. Si tratta del corrispettivo nostrano del Project Gutemberg, ed anche in questo caso il nome è emblematico: "Progetto Manuzio" promosso da sito Liber Liber (http://www.liberliber.it/progetti/manuzio/ ).
Indizi per la definizione #3: 1) Si tratta del personaggio maschile co-protagonista del racconto. Si tratta di un nome composto da 3 nomi (anche se spesso si parla di lui usando solo il primo nome e il cognome!); 2) L’opera entro cui appare questo personaggio è stata scritta da un autore irlandese; 3) Il racconto è stato scritto all’inizio dell’ultimo venticinquennio del secolo … ! Può sembrare difficile ma non lo è! State attenti alle trappole presenti negli indizi ;) Percorso: La prossima tappa sarà sul blog "Books review"






