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Etcì, etciù, etcià..etciùetciùetciù..eeeetciiiiii..etciuuuuuu..EEEEE...EEEEEEEE...EEEEEEEEE............ETCIUUUUUUUUUUUUUUU!!!!(ingrandite l'immagine vi prego!) XD
Così è iniziata la mia giornata, e così credo che continuerà, grazie alle mille fioriture di questi giorni soleggiati.Ma non oserò mai lamentarmi, dato che di pioggia ne ho piene le..scatole!E quest' ariettina fresca aiuta a guardare le cose in modo positivo, mentre i pensieri cattivi svolazzano via..
Quest'oggi voglio dare il mio contributo alla "Book Blogger May" organizzata da Strawberry, di cui vi ho già parlato QUI.Ricordiamo l'argomento di questa settimana:"L’importanza di chiamarsi… CLASSICOLeggere i classici è ancora importante?"Risposta: SI'. ASSOLUTAMENTE SI'
Anche se sono la prima che dice dicema poi non fa, leggere i classici ci permette di aprire la mente a storie di altri tempi; anche se a volte la scrittura non è proprio scorrevole come quella dei romanzi a cui siamo abituati oggi, leggerli è un ottimo esercizio per la mente, che deve sforzarsi un pò di più per comprendere a pieno il significato della storia.Secondo me, infatti, il rischio della semplicità di molti romanzi attuali porta il cervello a "riposarsi": trovandosi davanti delle frasi semplici con termini altrettanto semplici, non siamo portati a ragionare su quello che leggiamo e non ci poniamo neanche il problema di capire le parole, dato che fanno comunque parte del parlato abituale.I classici, invece, ci fanno compiere uno sforzo in più, portandoci anche a dover cercare i vocaboli usati e contribuendo in questo modo a un miglioramento del nostro lessico.Con questo non voglio dire che i classici siano "faticosi" da leggere, ma che è importante dedicarcisi almeno ogni tanto per tenere il cervello allenato e assorbire nuove conoscenze.
Detto questo, eccovi"I tre classici che porterei con me su un'isola deserta"Isaac Asimov
"Io, robot"Perchè io, in fondo, sono una nerd paurosa e leggere questo libro è stata un rivelazione.Pur essendo ambientato nel futuro sembra di trovarcisi nel bel mezzo in ognuno dei 9 racconti.Uno splendido libro in cui viene discussa l'eticità delle tre leggi della robotica nelle loro contraddizioni e tutto quello a cui potrebbero condurre.Chissà se un giorno dipenderemo anche noi dai robot?
Oscar Wilde"Il ritratto di Dorian Gray"La bellezza: una fortuna averla, ma non di certo un talento.A parer mio un libro terribilmente attuale, visto che oggi viviamo in una società che obbliga ad essere sempre super bellissimi a qualsiasi età e dove l'apparenza sembra essere l'unica cosa che conta.A discapito magari dell'anima che marcisce fino al midollo.Apocalittica come visione, ma in certi casi veritiera.Anyway, un bellissimo libro che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine (pur conoscendo già la storia)!
Fëdor Dostoevskij
"Delitto e Castigo"Ebbene sì, non disdegno il caro Fëdor: a dire il vero ci ho messo un bel pò a leggerlo, intervallato da momenti di pausa, però posso dire di averlo finito.E anche che mi piacerebbe rileggerlo.Un percorso doloroso che logora il protagonista dal momento del suo duplice omicidio al momento della confessione a Sonja, fino a condurlo verso l'accettazione e il superamento di ciò che ha fatto.Un bellissimo quanto tragico percorso interiore di castigo in un uomo schiacciato dalle diversità sociali e dalla povertà del periodo storico.Lo ammetto, una storia non proprio allegra, ma che merita davvero di essere letta.
Ed ecco concluso il mio intervento "classico", che ne dite dei libri che ho scelto? Ne avete letto qualcuno?Intando vi invito caldamente a visitare il blog di Strawberry: Una Fragola al Giorno.
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